«Maledetto bastardo» lo accusò Draco entrando come una furia nell'ufficio del corvino.
«Ma cosa-..»
«Domani è il tuo compleanno e non mi hai detto niente!» andò verso di lui, il viso a pochi centimetri di distanza.
Harry alzò un sopracciglio «Cioè tu sei entrato qui con questa faccia e insultandomi perché non ti ho detto che domani è il mio compleanno?» non poteva credere fosse serio.
«Esatto!» confermò «Tu sei pazzo Harry, pazzo!» imprecò «Devo farti il regalo e organizzare qualcosa, dovevi dirmelo prima!»
«Cosa? No, no, no» lo fermò alzandosi dalla sedia per stare alla sua altezza, gli prese il viso fra le mani «Tu non devi farmi nessun regalo e non devi organizzare nulla» scosse la testa nel contempo.
«No, devo» lo guardò «Te lo meriti»
«Draco» lo richiamò «Non voglio nulla, davvero»
«Non mi interessa, qualcosa ti farò» insistette.
Il corvino sospirò arreso «Non riuscirò a farti cambiare idea, giusto?»
«Giusto» sorrise il biondo.
Harry scosse la testa divertito e si rimise seduto con l'intento di riprendere il suo lavoro ma Draco si abbassò alla sua altezza per guardarlo meglio.
«Stanotte ti ho sognato» ammise.
Il ragazzo fece un mezzo sorriso «E cosa hai sognato?»
«Temo che il mio sogno erotico di vederti piegato a novanta sulla scrivania del mio ufficio sia appena cambiato» sussurrò.
«Spero tu l'abbia cambiato con qualcosa di più eccitante» sussurrò anche lui avvicinandosi con il viso a lui.
«Tu con un paio di parigine addosso» gli disse «Cazzo Harry, mi sono svegliato con una fottuta erezione. Ti stanno da dio»
Le guance di Harry assunsero un leggero colorito roseo, mai si sarebbe immaginato che a Draco sarebbe piaciuto vederlo con un paio di calze prettamente da donna.
«Non penso mi vedrai mai con una cosa del genere addosso»
«Sappi che se dovesse venirti la strana idea di farlo, non ne uscirei vivo. Mi condanneresti ad una morte certa»
Il corvino ridacchiò dolcemente «Vedremo cosa deciderà il destino per noi» svagò «Però nel frattempo mi hai fatto venire voglia» mugolò alzandosi di nuovo dalla sedia «Hai da fare?»
«No. Ma cosa credi di fare? Se ci beccano-..»
«Ho una specialità in questo» sussurrò mettendogli un dito sulle labbra per interromperlo.
Lo prese per mano e lo portò nel bagno, si chiusero in quello degli uomini.
«Cosa-..»
Harry lo interruppe di nuovo posando una mano sul cavallo dei suoi pantaloni, gli tirò giù la lampo con un colpo secco. E quando si inginocchiò, Draco sgranò gli occhi. Non era pronto a quello.
Non ebbe molto tempo per metabolizzare la cosa, il corvino fu troppo veloce e riuscì a tirargli giù pantaloni e boxer prima di fare o dire qualsiasi altra cosa. Poi lo prese in bocca senza nessun tipo di difficoltà e quello bastò per mandarlo completamente fuori di testa.
«Porca puttana» si ritrovò a imprecare per la seconda volta nell'arco di pochi istanti, chiuse gli occhi poggiando la testa sul muro dietro di sé.
La bocca del ragazzo aveva avvolto l'erezione e aveva iniziando a muoversi con la testa avanti e indietro senza vergogna. Draco si rifiutò categoricamente di abbassare lo sguardo per guardare il trattamento che quelle labbra stavano riservando al suo cazzo, era troppo e se l'avesse guardato sarebbe venuto nel giro di dieci secondi.
STAI LEGGENDO
Finché ci saranno le stelle - Drarry
FanfictionParigi, anni 2000. Harry Potter, professional designer, è ben deciso a fare della sua passione un lavoro ma nulla sembra essere all'altezza delle sue aspettative. All'alba dei suoi venticinque anni però, verrà contattato da un'azienda famosa, la Dor...