Quella conversazione aveva scatenato nei due ragazzo un sorriso a trentadue denti e aveva fatto sì che la giornata continuasse nel migliore dei modi possibili.
Harry non avrebbe mai creduto che sarebbe davvero riuscito di nuovo ad innamorarsi di qualcuno dopo tutto quello che aveva passato ed era felice del fatto che quella persona fosse proprio Draco. Si erano odiati sin dal primo momento, era vero, ma quando avevano capito che non era più il caso di continuare a farlo, avevano smesso.
Non erano ancora in grado di dire se si amavano ma sicuramente ci tenevano, ci tenevano da morire e nessuno dei due sembrava intenzionato a lasciar andare l'altro.Il giorno dopo arrivò e anche il momento di tornare in quell'azienda che negli ultimi giorni gli stava togliendo fin troppo. Si alzarono - stranamente - di buon mattino e, dopo essersi rotolati un po' fra le coperte, avevano deciso di iniziare a vestirsi per fare il via a quella giornata.
Ma la loro quiete venne interrotta dal suono del campanello. I due si guardarono e aggrottarono la fronte non riuscendo effettivamente a capire chi potesse essere a quell'ora della mattina ma poi il corvino si decise ad andare ad aprire dato che fra i due era sicuramente quello più vestito.
Aprì la porta con una mossa sola e davanti ai suoi occhi verdi si pararono una ragazza dai lunghi capelli castani ondulati e un bambino - di forse appena quattro anni - che lo guardò inclinando la testa da un lato.
«Uhm, ciao..Draco è dentro?» chiese dolcemente la giovane.
«Ehm sì, ma posso sapere chi siete?» chiese curioso il corvino.
«Draco non ti ha detto nulla?»
«Cosa avrebbe dovuto dirmi?»
«Sono la sua ex ragazza e lui..beh, è suo, nostro figlio» lo informò e Harry giurò di aver sentito il mondo fermarsi per un attimo, perché non glie l'aveva detto?
«Draco» lo richiamò andando verso la stanza «C'è qualcuno per te» usò un tono gelido, non poteva credere a ciò che stava accadendo.
«Chi è?» alzò un sopracciglio.
«Tuo figlio» calcò bene le due parole dandogli un peso maggiore.
Il biondo si raggelò sul posto e il fiato gli mancò per qualche istante.
«Harry-..»
«Non mi interessa» lo interruppe bloccando ogni suo tipo di scusa «Vado in bagno» e uscì dalla stanza per chiudersi in bagno dove fu costretto a poggiarsi alla parete per evitare di svenire. Draco. Un figlio. Ma come gli era venuto in mente di non dirglielo? Perché non lo aveva fatto?
Sbatté la porta con violenza lasciando il biondo in piedi, nella stanza, perso fra i suoi mille pensieri. Rilasciò un sospiro pesante e uscì per raggiungere la ragazza e il bambino che erano ancora fermi sulla soglia della porta.
«Ciao» la salutò «Non mi avevi detto saresti passata» si abbassò per arrivare all'altezza del figlio che prontamente si buttò fra le sue braccia, non lo aveva visto per troppo tempo.
«Volevamo farti una sorpresa ma non mi sembra sia stata molto gradita» disse la giovane ammiccando al corvino che si era palesemente arrabbiato davanti a quella scena.
«Non lo sapeva, non puoi giudicarlo» prese in braccio il bambino per poi rimettersi in piedi.
«Non l'ho fatto, infatti» si difese «Senti Draco, non pensi sia il caso di smetterla con il portarti al letto tutti questi ragazzi. Forse è il caso ti trovi un ragazzo serio, no?»
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Finché ci saranno le stelle - Drarry
FanfictionParigi, anni 2000. Harry Potter, professional designer, è ben deciso a fare della sua passione un lavoro ma nulla sembra essere all'altezza delle sue aspettative. All'alba dei suoi venticinque anni però, verrà contattato da un'azienda famosa, la Dor...