Chapter 38 - In The Hope That..

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Il funerale della ragazza aveva portato nella Dorian's Agency una nuvola di tristezza su tutte le persone che in quel momento erano lì intente nel loro lavoro.

Harry e Ron erano sicuramente le due persone che avevano pianto di più e spesso si erano ritrovate a stringersi e abbracciarsi davanti a tutta quella gente che non avrebbe mai potuto capire il loro dolore.
I genitori della giovane erano ancora scossi, la madre aveva passato la maggior parte del tempo a piangere mentre l'uomo al suo fianco - che doveva essere il marito - si stava preoccupando di accarezzarle la schiena dolcemente. Avevano ringraziato chiunque avesse deciso di prendere parte a quel funerale, erano sicuri del fatto che Hermione ne sarebbe stata contenta se solo fosse sopravvissuta.

Quando il funerale terminò, quelli che erano i colleghi della giovane tornarono in azienda e ripresero le mansioni che avevano lasciato a metà e calò un silenzio tombale; probabilmente quel posto non era mai stato così silenzioso come quel giorno.

Il corvino si era chiuso nel suo ufficio lontano da tutto e tutti, non voleva vedere niente e nessuno se non quella miriade di fogli dove erano stati disegnati degli abiti che ora si stava prendendo la briga di colorare lentamente. Nel momento esatto in cui poggiò il colore sulla scrivania, la porta si aprì rivelando Ginny che teneva in mano una scatoletta rosata: era yogurt.

«Draco mi ha detto che preferisci gli yogurt ai cornetti» le disse, che grandissimo bugiardo era stato.

«Draco sta iniziando a stancarmi» si lamentò guardandola entrare.

La rossa si abbassò sulle ginocchia e gli porse la scatoletta «Tieni, ti farà bene»

Harry lo prese iniziando a rigirarselo fra le mani, era alla fragola.

«Grazie» le dedicò un mezzo sorriso, era da quando aveva chiuso con Draco che non ne mangiava uno e non aveva nemmeno il coraggio di andare al supermercato per comprarli; solo il pensiero di vedere tutto quel cibo lo faceva sentire male.

«Che fai?» gli chiese poi alzandosi da terra, posò lo sguardo sui mille fogli sparsi per la scrivania.

«Stavo colorando gli abiti che ho disegnato in questi giorni» le rispose «Vuoi vederli?» chiese poi.

«Sì» sorride «Hai una sedia?» si guardò intorno alla ricerca dell'oggetto.

«Vieni qua» si allontanò leggermente con la sedia dalla scrivania, sbatté una mano sulla sua coscia per farle capire dove dovesse mettersi.

Per un primo momento, le guance di Ginny assunsero lo stesso colore dei suoi capelli ma poi, dopo qualche secondo di esitazione decise di lasciarsi andare e sedersi. In qualsiasi caso gli piacevano i ragazzi quindi non sarebbe potuto succedere niente. O almeno credeva.

Il ragazzo prese i fogli e li avvicinò a lei «Tieni, sfogliali»

Ginny sorrise e iniziò a guardare ogni singolo disegno attentamente: venne immediatamente rapita dal modo delicato di disegnare e di colorare del giovane, non aveva mai visto una mano così leggera e precisa.

«Wow» si complimentò mentre prendeva un altro foglio dove c'era disegnato un vestito con la gonna a balze.

«Ti piacciono?» sorrise felice il giovane, poggiò il mento sulla spalla della ragazza che si mise più comoda; era poco più bassa di lui.

«Tantissimo» ne guardò uno colorato «Questo colore è bellissimo, e le sfumature..» le guardò «Adesso capisco perché parlano così tanto di te»

Harry ridacchiò imbarazzato «Ancora devo farci l'abitudine a stare al centro dell'attenzione»

«Non ti piace starci?» domandò curiosa.

Finché ci saranno le stelle - DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora