Chapter 21 - Unpleasant Surprises

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Era sera, Harry e Draco avevano finito il loro turno in azienda da qualche ora e appena avevano varcato la soglia della porta, si erano affrettati a dirigersi a casa di Harry dove avrebbero passato il resto della serata.

Da quando quella loro cosa era iniziata, non riuscivano più a stare a casa da soli. Necessariamente dovevano sempre stare in compagnia dell'altro, non erano più abituati a stare soli e per questo avevano deciso di alternarsi in modo tale da stare un po' a casa propria e un po' a casa dell'altro. Avrebbero potuto prendere un unico appartamento per questioni di comodità ma era un passo troppo grande che ancora non si sentivano di fare. Ci avrebbero pensato più avanti.

«Draco, no!» rise Harry mentre si buttava sul letto per ficcarsi sotto le coperte.

«Vieni qui!» lo rincorse, salì sul letto e gli tolse le coperte di dosso. Si posizionò a cavalcioni sulle sue gambe per bloccargli i movimenti di esse.

«Dai lasciami» mugolò dolcemente assumendo un tono quasi innocente.

«Dammi il telecomando e me ne vado» lo guardò.

«E se non volessi dartelo?»

«Allora non mi leverò da qui» incrociò le braccia al petto.

«Tu dammi un bacio e poi deciderò che fare»

«Potevi dirlo che era tutta una scusa per ricevere un mio bacio» lo prese in giro avvicinandosi con il viso a lui.

«Certo, è da quando siamo tornati che mi ignori per quell'assurdo programma che c'è in tv!»

«Sono i Griffin e hanno la priorità su tutto» rispose offeso.

Harry sbuffò divertito «Ti muovi a darmi questo bacio?»

A quel punto Draco fece un sorriso e fece combaciare le loro labbra in un dolce bacio. Nel momento esatto in cui le loro lingue entrarono in contatto, il campanello suonò e i due ragazzi furono costretti a staccarsi scocciati.

«Aspettavi qualcuno?» gli chiese Draco.

«No» scosse la testa «Pensavo che tu aspettassi qualcuno»

«No» scosse la testa anche lui «Vado a vedere, tu mettiti una maglia» gli rubò un bacio a stampo e si tolse da sopra di lui, scese dal letto e uscì dalla camera per dirigersi verso la porta.

Quando la aprì, la figura di un uomo e di una donna gli si pararono davanti: il primo era alto e magro, aveva i capelli corvini e la pelle era leggermente abbronzata mentre la seconda - anche lei alta e magra - aveva i capelli mori. La cosa che li accumunava erano sicuramente gli occhi, quegli smeraldi li avrebbe riconosciuti ovunque.

«Draco, chi è?» interruppe il silenzio Harry facendo il suo ingresso in stanza ma quando lo raggiunse il sangue gli si raggelò nelle vene. Il cuore smise di battere per un istante e il respiro gli mancò.

«Oh tesoro, ciao» sorrise la donna appena vide il ragazzo «Non fare quella faccia, dovresti essere felice di vederci»

«Tu dovresti essere il ragazzo che è apparso sul giornale insieme a mio figlio, bella faccia tosta che hai» si complimentò ironicamente l'uomo guardando Draco.

«Voi cosa..» il corvino si fermò, la voce tremava ed era sull'orlo di una crisi di nervi, prese un bel respiro per cercare di calmarsi e solo quando ci riuscì continuò la frase «Perché siete qui? Non mi sembra di avervi chiamato o chissà che altro. E come diavolo fate a sapere il mio indirizzo?!»

«Quante domande tesoro, dovresti saperlo che essere i tuoi genitori porta dei vantaggi. Abbiamo semplicemente chiamato in azienda, ci ha risposto un certo Dorian e gli abbiamo detto che volevamo farti una sorpresa. Non ci ha pensato due volte a darci quell'indirizzo» raccontò la madre «E per quanto riguarda l'essere qui..me l'hai detto tu al telefono no? Se avremo voluto vederti saremo dovuti venire noi, ed eccoci qui» continuò sorridendo ampiamente. Harry si sentiva così tremendamente preso in giro.

Finché ci saranno le stelle - DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora