Chapter 36 - Two Weeks

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Draco lo prese dolcemente di peso fino a fargli allacciare le gambe intorno alla sua vita, poggiò le mani sopra le sue natiche stringendole notevolmente tanto da far fuoriuscire dalle labbra del corvino un mugolio di approvazione.

Lo adagiò poi sul letto e fece combaciare le loro labbra come due pezzetti di puzzle; passarono pochi istanti prima che il ragazzo potesse staccarsi e puntare le sue iridi verdi in quelle argentee del biondo.

«Che c'è?» chiese dolcemente, spostò una ciocca di capelli da davanti il suo viso.

«Ti prego, fammi stare sopra» soffiò.

Draco sospirò roteando gli occhi al cielo «Ne abbiamo già parlato»

«Farò piano, lo giuro» passò una mano sul suo viso pallido.

«Harry..»

«Solo questa volta» assunse un'espressione tenera che non poté passare inosservata al ragazzo biondo.

Sospirò ancora e si tolse da sopra di lui «Solo perché non so resisterti quando mi fai questa faccia» borbottò e Harry sorrise.

Si alzò e gli prese il viso fra le mani baciandolo ripetutamente.

«Non te ne pentirai» cercò di tranquillizzarlo.

«Già l'ho fatto» mugolò.

Il corvino scosse la testa divertito e nel momento in cui si abbassò per baciargli il collo, il ragazzo si affrettò a cambiare le posizioni per metterlo sotto di lui.

«Ma..ehi!» sbuffò ormai arreso.

«Stai così bene sotto di me che quasi mi dispiace invertire le posizioni» ghignò malefico.

«Allora non le invertire» lo guardò «Rimani sopra» posizionò le mani sui suoi fianchi.

«Fa meno male?» chiese dolcemente.

«In verità non lo so» gli rispose.

«Tu come l'hai fatto la prima volta?» inclinò la testa da un lato.

«Posizione classica, quella che si fa di solito»

«Quindi mi devo mettere sotto di te?» quasi rise.

Harry non rispose, semplicemente invertì di nuovo le posizioni mettendolo sotto di lui. Lo baciò per evitare che potesse dire qualsiasi cosa e si affrettò a togliersi la maglia che buttò a terra. Nonostante il suo brutto rapporto con il cibo in quel periodo, la palestra e gli allenamenti che aveva fatto durante la sua vita erano stati utili a qualcosa. Il corpo era ancora ben scolpito e Draco aveva da sempre avuto un debole per quel fisico; probabilmente non aveva mai incontrato un ragazzo che avesse un corpo come quello del corvino.

Senza che potesse rendersene conto, Harry aveva già spostato le labbra sul collo pallido del ragazzo e slacciato i pantaloni. Gli lasciò un morso senza però fargli male e Draco, in quel momento, infilò una mano fra i suoi capelli corvini.

In un attimo buttò a terra i pantaloni e i boxer del giovane e fece combaciare di nuovo le loro labbra.

Quando anche i suoi pantaloni e i suoi boxer furono a terra, puntò i suoi occhi contro quelli del biondo che prontamente posò una mano sul suo viso.

Harry si infilò fra le sue gambe facendo in modo che potesse allargarle un minimo.

«Non è così terribile come stai pensando» passò il pollice sulla sua guancia.

«Tu pensa solamente a fare piano, ne riparliamo dopo» borbottò.

Il corvino dovette trattenere una risata, si avvicinò per mordergli il labbro inferiore giocosamente prima di lasciargli un bacio a stampo.

Finché ci saranno le stelle - DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora