Chapter 60 - Jealousy

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Harry, dopo quella chiamata, si era affrettato a vestirsi per poter raggiungere l'azienda prima possibile. Draco aveva insistito molto affinché potesse andare con lui ma il corvino si era rifiutato categoricamente poiché riteneva necessario rimanesse a casa con Scorpius.

Il giovane, dopo essersi vestito, lasciò un bacio a stampo al ragazzo che ricambiò quasi incerto. Non conosceva quel tipo e non rientrava tra i suoi interessi conoscerlo ma quella situazione lo preoccupava e non poco.

Appena Harry giunse in azienda, un Simon con un enorme sorriso dipinto sul viso lo accolse e allargò le braccia per abbracciarlo. Il corvino, dopo qualche secondo di esitazione, decise che sarebbe stato educato ricambiare l'abbraccio e così si avvicinò per stringerlo a sé.

«Ti ricordavo più piccolo» ironizzò il giovane dai capelli castani.

«Beh, calcolando che sono passati undici anni..» ironizzò anche lui staccandosi dall'abbraccio.

Simon ridacchiò «Scusa se ti ho disturbato nel tuo giorno libero, giuro che non lo sapevo»

«Non potevi saperlo» lo guardò «Seguimi in ufficio, parliamo bene lì»

«Con piacere» sorrise.

«Ciao Dorian» salutò l'uomo, Harry.

«Ciao anche a te, Harry» sorrise «Pensavo che avresti portato anche Draco con te»

«Oh no, è rimasto a casa con il bimbo. Perché? Avrei dovuto? Se vuoi-..»

Dorian lo interruppe «No, tranquillo» lo tranquillizzò «Tanto è una cosa veloce, basti anche solo tu»

«Bene» sorrise «Ci vediamo tra poco allora» e lo salutò con un cenno del capo prima di salire le scale seguito dal ragazzo che aveva tenuto per tutto quel tempo gli occhi fissi su di lui.

Quando Harry aprì la porta del suo ufficio, si spostò da un lato per far entrare Simon e subito dopo entrò lui chiudendosi la porta alle spalle.

«E quindi sei diventato papà?» aprì l'argomento Simon mentre osservava il corvino sedersi dietro la scrivania e recuperare alcuni fogli.

«No» rispose «Non è mio figlio»

«Draco, quindi..»

«Già» annuì e prese una matita.

«Da quanto state insieme?»

«Sei qui per sapere come procede la mia vita sentimentale o per ordinare un vestito per un matrimonio?» alzò un sopracciglio curioso.

«Sono solo curioso, è da tanto che non ci vediamo» si difese.

«Lo so che è da tanto che non ci vediamo ma non mi sembra io ti stia chiedendo niente» lo guardò.

Il ragazzo sospirò «Bene, allora non ti chiederò nulla» gli disse.

«Ci siamo capiti» rispose «Dimmi, che ti serve?»

«Un vestito per un matrimonio. So bene che avrei dovuto rivolgermi a negozi che lo fanno di lavoro ma volevo qualcosa di alta sartoria e ho seguito molto le vostre sfilate in questi mesi, sono venuto fin qui per chiedere informazioni e fortunatamente il tuo capo non si è tirato indietro»

«Chiamare ti faceva schifo?» ironizzò «Abbiamo il telefono apposta»

«Ne ho approfittato per farmi un viaggio, Parigi è sempre stata la mia meta dei sogni»

«Mi ricordo»

«Ti ricordi troppe cose» fece un mezzo sorriso.

«Forse hai ragione» annuì «Ma la vita è fatta di ricordi, no?»

Finché ci saranno le stelle - DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora