Lentamente Harry si allontanò dal viso del biondo e con ancora il labbro inferiore fra i denti, indietreggiò verso la porta della sua stanza, gli occhi smeraldo fissi in quelli argentati del ragazzo di fronte a sé che lo stava seguendo senza nessun tipo di esitazione.
Quando furono in stanza, le mani pallide di Draco si poggiarono sui fianchi morbidi del corvino che aveva allacciato le braccia intorno al suo collo.
«Non ero l'ultima persona al mondo con cui saresti uscito?» soffiò Harry mantenendo il contatto visivo.
«Lo eri, hai detto bene» ricambiò lo sguardo «Ma le cose cambiano»
«Ush, vedo che cambiano in fretta» fece un mezzo sorriso.
«Che ne dici di smettere di parlare?» si avvicinò al suo viso.
«Fammi smettere di parlare tu» lo provocò.
E in un attimo le labbra rosee di Draco furono su quelle fine di Harry che per un momento ebbe la sensazione di mille farfalle che impazzivano nel suo stomaco.
Le loro labbra iniziarono sin da subito a muoversi ritmicamente facendo in modo che gli schiocchi dei baci che si stavano scambiando riempissero il silenzio di quella stanza.
Il biondo indietreggiò verso il letto fino a sedercisi sopra, le labbra ancora incollate in quelle di Harry che si affrettò a mettersi a cavalcioni sulle sue gambe.Le mani agili di Draco finirono sulla camicia bianca del ragazzo iniziando a slacciarla velocemente mentre quelle di Harry si posarono sul suo viso per attirarlo maggiormente a sé e aumentare il contatto tra di loro.
Il sedere del corvino, dopo continui spostamenti, finì sul cavallo dei pantaloni del platino che sussultò sulle sue labbra appena sentì il contatto. In poco tempo, la camicia di Harry cadde sul pavimento e quella di Draco la raggiunse pochi attimi dopo.
«Cazzo, non ho i preservativi dietro» si ricordò il biondo staccandosi dalle sue labbra per guardarlo.
Il ragazzo sbuffò «Sei un uomo inutile, mi spieghi come fai ad andare in giro senza preservativi?» si alzò dalle sue gambe per avvicinarsi al cassetto del comodino, lo aprì.
«Me li sono dimenticati, non scopo tutti i giorni» gli ricordò.
«Eh lo so ma dietro vanno sempre portati, non si sa mai» glie ne lanciò uno «Ringrazia dio che ci sono io che se non ho i preservativi dietro non esco di casa»
«E io che pensavo facessi il passivo..»
«Cosa?!» si affrettò a girarsi verso di lui, sgranò gli occhi.
«Giuro» si alzò per raggiungerlo «Non hai la faccia da uno che lo mette»
«Non ho la faccia di uno che lo prende caso mai» lo corresse.
«Ti sbagli invece» il tono era divertito «Ero convinto facessi il passivo»
«E invece..sorpresa»
«Fatto sta che oggi lo farai» si affrettò a dire.
«Assolutamente no» quasi rise «Tu farai il passivo»
«Scordatelo» lo fulminò con lo sguardo «Non farò mai il passivo Harry, non devi nemmeno pensarla una cosa del genere»
«Io non farò il passivo, sono attivo da parecchio tempo e non cederò per un tuo capriccio»
«Scusa, allora per quale assurdo motivo mi hai dato il preservativo se l'attivo vuoi farlo tu? Pensavi te lo volessi mettere io?» alzò un sopracciglio.
Il ragazzo boccheggiò come per cercare una risposta che però non arrivò, sospirò pesantemente.
«Te la do' io la risposta» soffiò il biondo «Darmi il preservativo è stata una cosa naturale perché con me hai sempre pensato che ti sarebbe piaciuto fare il passivo e non l'attivo come fai di solito. È stato un gesto spontaneo perché il tuo desiderio è più grande di qualsiasi altra cosa» terminò «Dimmi che mi sbaglio»
Harry lo guardò per qualche secondo, come faceva a sapere sempre tutto?
Si avvicinò di più a lui, gli prese il mento fra due dita per avvicinarlo alle sue labbra.
«Scopami» sussurrò, una scarica di brividi percorse il corpo del platino che non voleva sentirsi dire altro.
A quel punto lo baciò di nuovo e lentamente lo fece sdraiare sul letto, si mise su di lui.
Scese a baciargli il collo dove lasciò dei leggeri morsi e segni che probabilmente il giorno dopo non si sarebbero nemmeno più visti. I pantaloni abbandonarono i loro corpi solo dopo minuti interi e alcuni secondi dopo i boxer di entrambi i ragazzi volarono a terra insieme a tutto il resto degli abiti.«Domani non sarà successo niente» soffiò Harry mentre allargava le gambe per far spazio a Draco.
«Non volevi darmi una possibilità? Ci hai già ripensato?» alzò un sopracciglio.
«Non in questo modo però, di solito prima ci si conosce. Il sesso viene dopo o sbaglio?» alzò un sopracciglio anche lui.
«Ah, quindi la stai prendendo sul serio?»
«Perché tu no?»
«Non ti avrei mai stressato così tanto se non volevo una cosa seria anche io»
«Allora da domani si fa sul serio e con "serio" non intendo sesso e basta»
«Il sesso viene dopo» ripetè la frase che pochi istanti prima aveva detto il corvino.
Harry fece un piccolo sorriso «Vedo che il concetto è arrivato forte e chiaro»
«Non parli a vuoto con me, dovresti iniziare a capirlo» soffiò allineando la sua erezione all'entrata del ragazzo che prese un respiro profondo «Ti prego, non dirmi che è la prima volta. Giuro me ne vado» ironizzò.
«No, certo che no» si affrettò a dire «Però sai com'è..non mi capita di prenderlo tutti i giorni»
«Povero, ti preoccupi troppo di fare l'attivo eh?» ridacchiò.
«Smettila» ridacchiò anche lui «Mi piace di più, che vuoi?»
«Ti piace di più perché non hai mai trovato una persona che ti facesse apprezzare davvero l'arte dell'essere passivo» spiegò.
«E ora questa persona saresti tu?» usò un tono divertito.
«Certo, che domande» ghignò «Ho i miei talenti e le mie doti» passò una mano sul suo viso «Dimmi quando posso andare però, sennò mi si ammoscia a forza di parlare»
«Sei tu quello che sta attaccando bottone, io sto aspettando» fece spallucce innocentemente.
E in un attimo l'erezione del biondo fu dentro il corvino che fu costretto a chiudere gli occhi per abituarsi alla sua presenza.
«Stai bene?» si preoccupò di chiedere il platino.
Harry annuì aprendo gli occhi «Sì, era solo il momento» gli fece un mezzo sorriso.
Passarono alcuni secondi prima che Draco iniziasse a muoversi dentro di lui, la stanza ben presto si riempì dei loro ansimi e degli schiocchi dei loro baci.
Una mano del ragazzo dagli occhi smeraldo finì nelle testa bionda del giovane, gli tirò i capelli leggermente senza fargli male per poi scendere fino alla schiena dove lasciò dei segni rossi con le mani.
Harry inarcò la schiena e mandò la testa all'indietro, dalle sue labbra rosse fuoriuscì l'ennesimo gemito che giunse alle orecchie di Draco come una melodia. Avrebbe potuto sentire quei suoni anche per tutta la vita, erano vera e propria musica.
Ben presto la mano del biondo raggiunse quella del corvino che era posta vicino alla sua testa, dolcemente fece intrecciare le loro dita.
Bastarono poche spinte ed entrambi i ragazzi vennero. In quel momento i loro occhi si incrociarono, le labbra rosse, le guance arrossate e i respiri irregolari. L'argento nel verde, due fiumi troppo diversi ma con l'intenzione di sfociare nello stesso canale per riuscire ad unirsi nel migliore dei modi possibili.Non sapevano se ci sarebbero riusciti ma ci avrebbero provato, si sarebbero dati una possibilità, magari quella giusta per riuscire ad essere completamente felici.
Quella notte, quei due ragazzi si addormentarono uno stretto all'altro, le gambe intrecciate fra le lenzuola e la consapevolezza che se solo avessero voluto, sarebbe andato tutto bene.
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Finché ci saranno le stelle - Drarry
FanfictionParigi, anni 2000. Harry Potter, professional designer, è ben deciso a fare della sua passione un lavoro ma nulla sembra essere all'altezza delle sue aspettative. All'alba dei suoi venticinque anni però, verrà contattato da un'azienda famosa, la Dor...