Cap. 7 Un biondo familiare

1.2K 83 34
                                    

Hyunjin si aggirava per i corridoi dell'istituto con i suoi due amici; erano dall'altra parte dell'istituto, ovvero dalla parte del classico, considerata noiosa e "infernale". Nei corridoi riempiti da ragazzi più piccolo e più grandi, si sentivano varie voci di alunni e urla di professori imbestialiti o che semplicemente facevano lezione, spiegando la loro materia. I pochi ragazzi fuori dalle loro aule, si erano stanziati sull'uscio della porta delle stanze, a chiacchierare e appena il loro sguardo ricadeva sui tre giovani, le diverse reazioni che potevano avere erano tre, al 55% erano spaventati, come può essere qualsiasi persona dopo che sente parole e racconti così cattivi, bruschi e aggressivi, tutti attribuiti ad uno gruppo formato da tre semplici ragazzi. Altri gli serbavano sguardi affascinati, quasi innamorati, e come biasimarli, tale bellezza non poteva certo essere sorvolata. Infine, c'era chi non aveva intenzione di mettersi in mezzo al loro cammino e, per essere sicuro di non essere notato, rientravano in classe facendo finta di niente.

Stavano camminando da un paio di minuti ormai, e senza neanche rendersene conto erano arrivanti davanti ad una delle tre seconde, Anche loro avevano un'ora buca effettivamente, visto che quasi tutti i ragazzi erano fuori a scherzare usavano il telefono senza preoccuparsi di non dover essere visti dall'insegnante; loro, stranamente, avevano anche una professoressa a "sorvegliarli" anche se a dirlo sembra volergli fare un complimento: non badava minimamente a loro, facevano molta confusione ma neanche una parola uscì dalla sua bocca per calmare quel caos.

Hyunjin non si abbassava al livello di nessuno, guardava tutti dall'alto verso il basso; fin da quando aveva messo piede in quella scuola, tutti avevano avuto para di lui, neanche aveva capito bene il motivo, forse il suo rendimento e andamento scolastico? Forse il suo cognome? Forse erano veramente stati i suoi genitori a rendergli la vita così complicata, ma al momento non gli interessava: se doveva essere spaventoso agli occhi di tutti, lo avrebbe fatto con stile.
Erano passati pochi minuti da quando Chan aveva deciso di fermarsi per parlare con un suo amico che stava in 1'E, quando notò una chioma bionda spuntare da dietro una porta; seduta ad uno dei banchi infondo alla classe. La figura, che poco dopo aveva capito non essersi immaginato, era quella di un ragazzino molto più piccolo della sua età. Biondo, capelli lunghi fino alle spalle e occhietti grandi e neri; dei semplici e larghi occhiali dalla montatura color oro poggiati sul naso. Era... piccolo? Se non avesse preso in mano il libro di lingua e cultura greca, non avrebbe mai pensato che avesse potuto fare la 1' liceo.

Effettivamente non lo aveva mai visto ne sentito parlare, in generale; sarà nuovo? Ma perché è arrivato a metà anno? Era in questa classe ieri non può essere arrivato da Lunedì allora quando? ma chi è? Come si chiama? Dove abita?

Delle semplici, ma al contempo complicate da rispondere, domande che giravano per la testa del moro, che intanto si era incantato a guardarlo da almeno 5 minuti.

Notò, dopo un'accurata attenzione, che sul libro del biondo vi era scritto un nome e se la vista del biondo non lo aveva ingannato ciò che vi era scritto era: Lee Felix.

Chan e Minho nel frattempo stavano litigando per una delle loro solite cavolate, ovvero Chan aveva per sbaglio pestato un piede a Minho e lui si era arrabbiato allora avevano iniziato a menarsi scherzosamente, per questo non si erano accorti dello stato di trans dell'amico.

Hyunjin si risveglio appena il biondo girò la testa verso gli occhi del moro. Si osservarono allungo; notò delle piccole macchioline sulle sue guance interrotte sotto l'occhio con una piccola ferita che stava diventando una crosticina, da sotto la felpa gigante che stava indossando si potevano benissimo vedere le clavicole molto marcate e le spalle fini.

Ma soprattutto notò quando il nanetto gli guardò le labbra, e riconobbe il rossore vivido chiaro simbolo di vergogna, tingergli le gote. Abbassò subito dopo lo sguardo e d'istinto a Hyunjin venne una risatina leggera, ma comunque udibile al piccolo.

Io e TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora