Cap. 35 Colazione

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POV' s narratore

La luce calda d'un sole di Novembre penetrava dalle finestre della casa, illuminandola leggermente; i giovani raggi si posavano sulle mensole e sui ripiani, sul pavimento e sui muri; coloravano in oro tutto quel che incontravano sul suo cammino, impreziosendolo d'una bellezza innata. Stessa cosa accadde con la pelle pulita del piccolo Felix; le morbide guance riflettevano la luce tiepida e le lentiggini erano quella piccolezza a rendere il dipinto piacevolmente sbagliato. Ma non perché fosse diverso.
No, lui era unico. La semplicità della sua immacolata bellezza, non si poteva, può e potrà mai esprimere a parole, non esistono neanche le lettere giuste per poter comporre, parole talmente perfette da riuscire ad esprimere la meraviglia celestiale che si mostrava senza timore di fronte agli occhi di Hwang Hyunjin.

Un leggero spiffero della porta aveva fatto rigirare nell'aria un fil di vento freddo, che era andato in seguito ad interrompere il delicato sonno del moro. Non stava sognando, o almeno anche se lo avesse fatto, non si ricordava niente, quindi la sua immaginazione e la sua mente erano completamente concentrati su Felix, e sulla sua purezza unica; sembrava essersi incantato a contare i piccoli respiri e il rumore del suo cuoricino che batteva, formavano la melodia perfetta per poter dare quel senso di calma, che da tanto desiderava Hyunjin. Ma orami era passato troppo tempo e il biondo sembrò sentire la presenza dello sguardo del maggiore su di se; ciò lo fece svegliare definitivamente.

Il biondo si stiracchiò emettendo un gridolino leggero, che fece sorridete intenerito l'altro.

«Buongiorno raggio di sole, dormito bene?»

Sussurrò Hyunjin con la solita voce rauca che lo accompagnava ogni mattina, facendo rabbrividire Felix.

«'Giorno»

Rispose guardandolo: era poggiato col gomito sul cuscino chiaro e la testa sulla mano, i capelli setosi ricadevano scompigliati sull'avambraccio scolpito. Gli cascò lo guardo su quest'ultimo notando quando il basket avesse modellato il suo corpo, ma subito dopo riguardò Hyunjin in viso, un ghigno si apriva in esso.

«Perché non hai la felpa?»

Chiese senza neanche pensarci, rendendosi conto dopo di averlo detto.

«Avevo caldo e l'ho tolta, perché? Ti da fastidio?»

Aveva un fare ovvio, consapevole del fatto che essere a petto nudo, in qualsiasi situazione può mettere a disagio una persona. E il biondo inconsapevolmente tenne lo sguardo sul suo petto latteo, arrossendo notevolmente.

POV's Felix

Mi vergognai di me stesso; in certe situazioni preferirei tornare indietro, al periodo in cui avevo paura anche solo a guardare negli occhi una persona. Mi ammutolii nascondendo la faccia sotto il cuscino, mugolando contrario alla sua risata divertita dal mio comportamento.

«Non ridere»

Mugugnai da sotto il cuscino, facendolo ridere ancora di più; lo guardai spostando di poco il cuscino trovando il suo viso molto vicino al mio, che ancora ghignava.

«Basta»

Protestai nascondendomi nuovamente, questa volta alzando anche il piumone.

Sentì lui ridere nuovamente e dopo pochi secondi un peso sopra di me, scostai il piumone scoprendo la sua figura che si era completamente abbandonata sul mio corpo; bene, iniziamo benissimo la giornata direi. Dopo poco lo sentì sussurrare.

«Hai fame?»

Pensai a quella domanda, ed effettivamente sì, avevo fame; ma la paura che il mio metabolismo non accettasse del cibo era più forte, allora semplicemente rifiutai.

Io e TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora