Cap. 48 Qualsiasi cosa accada

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«Hyunjin, tesoro, ti sei innamorato?»

E ora? Cosa avrei dovuto dirgli? Rimanere sul sicuro, e mentire, ma avere la consapevolezza che non mi conoscesse veramente, o dire la verità e rischiare fino all'ultimo...

«Amore innamorarsi è normale, delle volte ci si rimane male, ma altre si hanno esperienze bellissime e si incontrano persone meravigliose. Se non vuoi dirmi altro, sei libero di non farlo, mi basta solo che tu abbia accettato i tuoi sentimenti. »

Mi sorrise accarezzandomi il viso, girandolo verso la sua direzione, così che fossimo faccia a faccia.

«Non negarti di essere felice, non fare il mio errore, segui quello che ti dice questo. »

E dicendo l'ultima frase portò l'indice sul mio petto dalla parte sinistra. Mi diede un ultimo bacio materno sulla guancia e si alzò avvicinandosi alla cucina.

«Mi faccio una tisana thai, vuoi assaggiarla? »

Con quale coraggio gli sto tenendo nascosto tutto...

«Mamma... »

La richiamai, facendola girare; presi fiato e una volta per tutte decisi che sarebbe stato meglio per me e Felix essere sincero. Ero stanco di sparare cazzate una dietro l'altra, e anche se non lo dava a vedere, sapevo che sotto ci era rimasta male del mio silenzio totale.

Continuai a guardare in terra, non avevo il coraggio necessario per reggere il suo sguardo, e non potevo permettermi di piangere.

«Se questa persona fosse un "lui"... Sarebbe sbagliato? »

Sentii il suo respiro fermarsi per qualche secondo e alzando gli occhi la vidi boccheggiare un attimo, spaesata. Non ressi. Gli occhi mi diventarono lucidi, e la vista si annebbiò completamente. Stavo correndo troppo? Probabilmente avrei prima dovuto parlare, e chiederle cosa ne pensasse, senza metterci me in prima persona.

«Hey, no, no, no. Amore non è successo nulla. Va benissimo, se tu sei felice così, non è certo un problema. »

Venne sul divano e mi abbracciò coccolandomi come solo quando ero piccolo, faceva. In quel momento, tra le carezze e i baci che solo una madre sa dare, ricordai tutti i momenti di puro smarrimento che in questo periodo avevo. Ero perso, navigavo in un campo inesplorato pieno di mine pronte a esplodere sotto i miei piedi.

«Hai voglia di parlarmi un po' di lui? Domani è Natale, magari posso aiutarti per un regalo carino... »

Ammiccò un sorriso più divertito rispetto agli altri. Sembrava Jisung quando gli scattava la vena da Fangirl innamorata dei bl.

«Comunque, se non vuoi non ti costringo, tranqui- »

«Si chiama Lee Felix... »

La interruppi.

«Abita in questa via, si sono trasferiti da circa un mese e mezzo... »

La vidi annuire assottigliando gli occhi, capendo di chi stavo parlando.

«Vengono dall'Australia e Felix è il nome inglese, ma qui lo chiamano Yongbok -Risi mentre parlavo- lui odia quel nome, e preferisce che lo eviti. Allora lo chiamo Lixie. »

Lei sorrise con me e prese parola.

«Ti si sono illuminati gli occhi... Si vede che sei innamorato -respirò assumendo un'aria divertita- Maa... State insieme? »

«Cos- No! Mamma! »

«Eddai era per sapere. Quando ne parli sembra tu stia parlando di un Dio sceso in terra, possibile che ancora non stiate insieme?»

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