Ginnastica..
Divisa scolastica..
Pantaloncini..
Maglietta a maniche corte..
Tagli..
Cicatrici..
Bende..
Occhi che lo fissano indiscreto..
Risate..Tutto ciò a cui il biondo riusciva a pensare, erano solo le ore che aveva passato a piangere per tutte le risate, le prese in giro e il bullismo che in questi anni aveva passato tutte le scuole che avevano frequentato e lasciato poco dopo, per il troppo dolore che quest'ultime gli avevano procurato.
Tutte le città che aveva visto e in cui aveva abitato, anche se per poco per via dei traslochi continui. Tutto era un semplice ricordo, perché "ormai era cresciuto ed i soldi per altri spostamenti erano assenti per questo o riusciva ad adeguarsi forzandosi di essere normale o pace" queste erano state le parole dei suoi genitori.
Ma perché a lui? Perché? Quali erano le cause di tutto questo odio verso i suoi confronti? Cosa aveva fatto di così sbagliato nella sua vita passata per meritarsi questo?
Felix non riusciva proprio a capirlo... Lui si sentiva normale, non trovava niente di diverso in lui quando si metteva a confronto con i sui compagni di scuola.. ma questi pensieri iniziarono a cambiare nel giro dei primi 2 trasferimenti. Iniziò a pensare di essere lui quello sbagliato della società.
Fino a doversi procurare dolore per fargli capire che lui dopotutto, nonostante gli innumerevoli tentativi di farla finita era sempre vivo, un essere umano. Umano sbagliato.
Così ora si ritrovava a fare ciò, coprire con bende sempre più strette, fino a lasciarli la fitta sulla sua pelle pallida, i tagli e le cicatrici che ormai per anni si ammucchiavano come della polvere in una soffitta vecchia e abbandonata.
Tutta la felicità che il biondo stava provando per il suo piccolo, ma grande gesto, era svanita con uno schiocco di dita.
Ora si stava vestendo con dei semplici jeans blu chiaro ed una maglia a collo alto bianca e sopra ad esso un una camicetta azzurra proprio come i pantaloni. Infine per rifinire il tutto delle semplici scarpe bianche anche se la suola era un po' ingiallita per via del tempo, proprio come le stringe, che al contrario erano grigie.
Mancavano solo gli occhiali. Così appena data una sistemata ai capelli, il biondo si avvicinò al lato destro della testiera del letto proprio nel posto in cui solitamente posava gli occhiali la sera, prima di andare a letto.
Andò un po' alla cieca non riuscendo a vedere quasi nulla senza gli occhiali, e appena posò la mano sul comodino le sue mani finirono su degli oggetti a tatto freddi e di materiale quasi metallico..
Erano tondi e spessi con grandezze pressoché simili.. non capiva erano.. ANELLI!?
Erano anche fin troppo grandi per stare a Felix, e scartò l'idea che fossero regali da parte dei suoi genitori. Ma allora di chi potevano essere.. ma soprattutto come ci erano finiti li?
Li osservò attentamente: erano all'incirca una decina di anelli spessi e argentati. Guardò in particolare uno.. H.H. erano le lettere incise su di esso.
Era nei guai e lo sapeva anche lui.
Erano gli stessi anelli che quel giorno -in quel bagno scolastico- aveva visto e dal quale aveva capito stare per iniziale del più temuto di tutta la scuola... o almeno così sentiva dire in giro.
Decise che glieli avrebbe ridati quello stesso giorno non voleva tenerli neanche un minuto di più.. Non sapeva come ma in qualche modo lo avrebbe fatto..
Era l'ora di partire di casa, per andare a scuola così presa la tuta da ginnastica e dato da mangiare ad Brownie, prese lo zaino e si incamminò verso scuola, arrivando -come sempre prima di tutti- e mettendosi a sedere nel suo solito banco isolato dal resto dei compagni; anche se non lo dava a vedere lui era più che spaventato ed in ansia per ciò che sarebbe successo alla terza ora nonché all'ora di ginnastica.
Ma se Felix aveva avuto una brutta mattinata, anche se per qualche minuto era stato fiero di se stesso, dall'altra parte Hyunjin saltava di gioia, non vedendo l'ora di fare ginnastica o più che altro di dover allenare i più piccoli in assenza del professore.
Era saltato giù dal letto in un lampo e come ogni mattina aveva dato i buongiorno al mondo con un vaffanculo (*mood. ), per essersi nuovamente scordato di non essere riuscito a trovare gli anelli neanche la sera prima, come ormai da una settimana a questa parte faceva.
Vestito e lavato, uscì di casa non salutando nessuno ed avviandosi verso scuola stranamente in orario. Era appena arrivato ed entrato in classe, notò che di presente non c'era quasi nessuno; ovviamente arrivarono tutti in ritardo e la professoressa quasi si congratulò con lui, per essere arrivato addirittura in anticipo!
Le prime due ore di Hyunjin passarono con Matematica, mentre quelle di Felix con Latino e Letteratura coreana. Appena scoccato l'inizio della ricreazione al biondi presse quasi un'infarto. Aveva intenzione di ridare gli anelli al proprietario ma non sapeva assolutamente come fare.
Se lo avesse accusato di essere un ladro? Se lo avesse picchiato? Se la scuola venisse a sapere di tutto quel che era successo? Lo avrebbero preso in giro? Lo avrebbero minacciato? Lo avrebbero seguito? Domande -alcune quasi da manicomio- passavano per la mente del giovane, mentre, se parliamo del più grande.. Beh.. Lui era elettrizzato. E si notava.
«Hey amico tutto bene? Come mai sei così felice?»
Gli chiese scherzosamente Chan, accorgendosi del suo strano comportamento.
«Niente di che.. Sono solo felice che finalmente ci sia ginnastica, più che altro voglio vedere come se la cavano i ragazzi delle prime e delle seconde..»
Sintetizzò il moro; finse. Non voleva far sapere che gli intrigavano quegli occhietti cioccolato puro. Allora Minho lo guardò dritto negli occhi e notò una punta di imbarazzo nello sguardo del moro.
«Sei sicuro che non sia per quel Lee Felix di qui ci hai parlato quando eravamo davanti alla 1'E? Sarà una delle classi che alleneremo, giusto Channie?»
Si girò verso l'altro ed appena avuta conferma rise sotto i baffi ed insieme si incamminarono verso la palestra scolastica.
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Io e Te
Fiksi PenggemarHyunlix - io e te Felix, un ragazzo sensibile, con problemi a socializzare e con fin troppi traslochi alle spalle. Hyunjin, nato come il classico ribelle della storia, cattiva condotta ma popolare e con situazione familiare discutibile. Due ragazz...