Ormai ben tre giorni erano passati da quella strana avventura nel bagno scolastico, ma nonostante questo, i due non hanno più avuto occasione di vedersi; almeno fino ad oggi. Era ormai arrivato il venerdì. Nonché ultimo giorno di scuola per quella settimana e Felix avrebbe avuto educazione fisica, ovvero, il suo più grande terrore da tutta la vita.
Arrivato a scuola in anticipo, ormai era diventata sua abitudine arrivare prima per prendersi il solito posto in fondo all'aula isolato da tutti, prese i libri di letteratura greca, il dizionario e gli appunti, e si mise a ripassare per il compito che avrebbe avuto subito alla prima ora.
Per l'ora dopo prese il libro di geografia e l'atlante, la cartina geografica e le risposte alle domande che l'insegnante aveva dato come compito per casa.
Sapeva benissimo che non avrebbe mai parlato davanti a tutti ma per correggere gli esercizi doveva per forza prenderli.Passata l'ora di geografia ci sarebbe dovuta essere ricreazione, ma il biondo aveva già deciso che non l'avrebbe mai più passata chiuso nel bagno. Dopo l'ultima volta avrebbe voluto non doverci più entrare i quella stanza per paura che ciò che era successo, accadesse di nuovo. Sapeva che non aveva fatto niente ma aveva paura lo stesso, aveva sentito dire che quel ragazzo era molto bipolare e se si arrabbiava avrebbe potuto farti molto, molto male; per questo, almeno per il momento, sarebbe stato meglio stargli alla larga.
Dopo aver fatto la ricreazione che Felix ha passato seduto al suo banco con la testa china sul telefono e una cuffia -seppur spenta- nell'orecchio, toccava all'ora di algebra che passò molto velocemente visto che l'insegnante ha interrogato. Tutti sembravano spaventati, ma il biondo non lo era; aveva già fatto quelle cose nelle vecchie scuole e non gli sembravano difficili.
Purtroppo ogni ora che passava non c'era secondo nel quale il ragazzo non pensasse a ginnastica, tutto di quella materia odiava, anche il semplice correre era in se una cosa che non sopportava per niente.
Appena arrivati in palestra il moro si addentro negli spogliatoi con i suoi compagni e andò a cercarne una cabina libera, non gli andava di stare in quello comune, preferiva la privacy ed inoltre avrebbero sicuramente visto le cicatrici e le bende sul suo corpo; non gli sembrava il caso in quel periodo era già abbastanza tenuto sott'occhio per la sua improvvisa comparsa, figuriamoci se si venisse a scoprire cose del genere.
Si mise i pantaloni lunghi scuri e una semplice maglietta nera, con sopra la felpa con stampato lo stemma scolastico, era l'uniforme che la scuola gli forniva.
Arrivato in campo il professore li fece sedere per osservare il gioco di veri professionisti, ovvero i ragazzi inscritti ad un corso che li allenava negli sport -in quel caso il basket- che si stavano allenando per la semi-finale.I ragazzi erano molto alti e muscolosi, portavano dei pantaloncini e una maglietta abbastanza lunga e larga, bianca e rossa. Erano sudati e spesso quando atterravano dai salti la maglietta si alzava e lasciava sfuggire i pettorali scolpiti di alcuni.
Tutto ciò fece andare in tilt il cervello delle ragazze sedute vicino a Felix che continuavano a fare il tifo per il numero 07 che il moro riconobbe subito, si trattava di un certo moro che a detta della maglietta e delle grida delle ragazzine con gli ormoni a mille si chiamava Hyunjin Hwang.
In effetti quando, quel giorno nel baglio, le mani del più grande, erano vicino alla sua faccia tra gli anelli si potevano notare delle lettere incise su uno di essi: appunto H.H. probabilmente poteva essere quello il suo nome.
Durante la partita molti giocatori sudavano e prendevano un asciugamano per asciugare il sudore. Purtroppo però, ironia della sorte, Hyunjin, se lo era dimenticato a casa, così alla fine della partita che durò circa un'oretta, prese il bordo della sua maglia e lo alzò per riuscire a portarselo fino alla faccia ed asciugare le gocce di sudore.
Ciò mostrò tutti i pettorali scolpiti, la pelle chiara era molto umida e macchiata qua e là da nei scuri.
Avrebbe pregato tutti i santi che quella visione non finisse più, peccato che le ragazze a quella vista si misero ad urlare ancora di più, detto sinceramente erano diventate alquanto noiose..
Addirittura Felix era riuscito a guardarle male, stessa cosa fece Hyunjin e stanco della partita e di tutte quelle ragazzine che continuavano ad urlare, chiese con occhi che supplicavano pietà, all'allenatore di farle smettere, così il professore lo accontentò rendendosi conto della situazione e del disagio del moro.
Qualche ora dopo il professore dopo essersi congratulato con i ragazzi per la bellissima partita, chiese a loro di aiutarlo in futuro con le prime classi visto che sarebbe partito per due settimane, avrebbero dovuto allenare alla bene meglio la 1' B e la 1'E ovvero la classe che la stava guardando prima. I ragazzi se pur stanchi acconsentirono senza fiatare, ci sarebbe stato da divertirsi.
La lezione continuò senza troppi intoppi e il professore riuscì a non far fare del male a nessuno.
Mentre Felix si era rifugiato nel bagno della palestra per il resto dell'ora, con l'ossessiva paura che entrasse qualcuno, ma tutto pur di non fare ginnastica.Era il momento di tornare a casa e come ogni volta, Felix silenzioso prese le sue cose e si avviò.
𝐀𝐧𝐠𝐨𝐥𝐨 𝐚𝐮𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞/𝐭𝐨𝐫𝐞:
Mi sono svegliato bene oggi, quindiiiii.. doppio aggiornamento:))
Mi amate? Io personalmente si シ︎ANYWAY.. remember, love yourself, always<33
Kisskiss
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Io e Te
FanfictionHyunlix - io e te Felix, un ragazzo sensibile, con problemi a socializzare e con fin troppi traslochi alle spalle. Hyunjin, nato come il classico ribelle della storia, cattiva condotta ma popolare e con situazione familiare discutibile. Due ragazz...