#43. Piccoli Seth

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43. Piccoli Seth

Ogni tanto penso che dovrei solo stare zitto, ma la mia bocca ha un controllo tutto suo ed io non ho la forza per zittirla, anche se mi mette solo in imbarazzo, tipo quella volta che stavo chiaccherando con Alice Paciock e le ho detto che quel taglio di capelli faceva schifo. Giuro, il pensiero non è riuscito neanche a formularsi nella mia testa ed era già uscito dalle mie labbra, in mia difesa quel taglio di capelli faceva veramente schifo, la faceva sembrare il bobtail di mia nonna, quel cane ha una capigliatura piu ingestibile del suo carattere di merda. Una volta gli ho pestato una zampa involontariamente e lui mi ha mandato all'ospedale a farmi mettere dei cazzo di punti su una gamba, mi sono dovuto far toglierela cicatrice da un medico qualche mese dopo, ho avuto gli incubi su quel cagnaccio, ogni volta che lo vedo gli mando maledizioni sperando di portargli una disgrazia.

Comunque, mi sono perso, ancora, è come lavora normalmente il mio cervello, ogni frase è uno spunto per un'altra, ogni situazione si collega ad un'altra fino a quando qualcuno non mi interrompe.

"Will" In questo caso colui che mi interrompe è Seth, il mio migliore amico. Ha gli occhi attenti anche se abbiamo bevuto un po' e mi fissa in un modo che se non ci sei abituato lo dichiari inquietante, ma io faccio un sorriso irriverente e mi stiracchio.

Cosa stavo dicendo? Ah, parlavamo di Sonia. "Non capisco cosa ci trovi in lei" affermo fissando il moro seduto al mio fianco.

Lui alza le spalle e poi le gambe per appoggiarle sul tavolino di fronte a se, accanto alle mie. La bottiglia di firewhisky che ci passiamo è a metà e ci ha rilassati abbastanza per smettere di bere se non vogliamo ubriacarci, infatti Seth la fa sparire e chiude gli occhi inclinando la testa all'indietro fino a sistemarla sul bordo dello schienale. "È carina" afferma.

"No, è che si fa scopare come preferisci tu e le piace pure" Dico divertito. Chiudo gli occhi qualche secondo e quando li riapro Seth mi fissa.

"Non fare lo stronzo" mi rimprovera lanciandomi un'occhiata fredda. Seth non giudica mai nessuno, è troppo buono anche se non sembra, e mi riprende ogni volta che lo faccio io.

"È una cozza, ti sta attaccata come se volesse avere dei piccoli Seth" Dico. L'alcol mi ha calmato i nervi per la partita persa e ora vorrei tanto sbronzarmi, ma Seth non me lo permetterebbe mai, è come un papà iperprotettivo anche se ha a malapena diciotto anni.

Lui sospira. "Dici?" Chiede un po' incerto. È questo che amo di Seth, è capace di essere uno stronzo gelido ma di fronte a chi ama veramente si scioglie e mostra l'incertezza e la timidezza che cerca costantemente di nascondere con la fredda calma che lo caratterizza.

"Si amico, quella tra poco si innamora, se non lo è già" Dico tranquillo. Appoggio una mano sul suo ginocchio per rassicurarlo. "Vuoi che la molli io per te?" Chiedo.

È da stronzi ma non è la prima volta che lo faccio, Seth è uno che si annoia in fretta se sa che non ne vale la pena e Sonia non ne vale decisamente. "No, lo farò io domani" borbotta sospirando. "Ha tentato di venire qui a tirarmi su il morale" Scoppio a ridere e lui fa un mezzo sorriso. "Come se non sapesse che passo le sconfitte con te e Scorpius"

Sbuffo. "Scorpius ci ha mollati per Rose" Seth fa un sorriso. "Crede che siamo stupidi, eh?" Gli chiedo. Ride, adoro la sua risata. "Dici che ce lo dirà, prima o poi?"

"Vogliono la segretezza, facciamo finta di non saperlo" Seth mi fa un sorriso complice ed io gli stringo un ginocchio, divertito.

Eravamo in quattro, nella nostra stanza, ma due anni fa Kurt Goyle ci ha lasciati, senza finire gli studi, e siamo rimasti solo io, Scorpius e Seth. Meglio così, Kurt era un deficente e la sua roba puzzava sempre. Quindi ora siamo solo noi due, dato che Scorpius è andato a divertirsi con una corvonero, come se non sapessimo che lui e Rose stanno insieme minimo dall'anno scorso, e ora sono mezzo sdraiato accanto a Seth.

Red like Weasley (And More)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora