#59. Posto sicuro

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N.a: Ciao, sono viva e vegeta e mi scuso per la mia assenza lunghissima!
Mi siete mancati e mi è mancato scrivere, quindi spero vi piaccia!
Baci

🔴🔴

59. Posto sicuro

"Cazzo" È la prima e unica cosa che mi viene in mente.

"Mh" geme aprendo gli occhi e guardandomi. "James" piagnucola ed il mio cuore si spezza. Sono confuso e paura mi stringe lo stomaco.

"Emmy" mi chino immediatamente e la prendo in braccio, portandola in casa e chiudendo la porta. "Che cazzo..." non capisco e la poso delicatamente sul divano.

Lei abbandona la testa contro lo schienale e geme di dolore - ha le mani e il corpo pieni di sangue, una ferita sul viso e un livido sulla mascella.

Non la vedo da cinque anni. Da quando abbiamo rotto, da quando la sua famiglia di mangiamorte non mi ha quasi ucciso.

"Emmy" Ripeto chinandomi su di lei. "Hai qualcosa di rotto?" Chiedo.

"Forse una costola incrinata" Sussurra. "Oh, Jamie" Tira su con il naso. "Scusami, non sapevo dove andare"

Mi sento il naso pizzicare ma stringo i denti e mostro sangue freddo. "D'accordo, sdraiati. Chiamo Al"

I suoi occhi scuri sembrano spaventati. "No" dice subito. "Non puoi, nessuno può vedermi così"

"Mio fratello è medico e ti può aiutare, io non posso curarti, Emmy, lo sai" La ignoro e mando un patrono ad Albus, poi la guardo. "Chi?"

Le trema il labbro inferiore. "Nessuno" mormora senza guardarmi. "Aiutami e basta"

"Non ti aiuterò, Emmy, se non mi dici cosa cazzo è successo" Sibilo. "Dimmi perchè cazzo la mia ex ragazza si è presentata a casa mia coperta di sangue e picchiata, dopo cinque anni"

Una lacrima le scivola sulla pelle chiara e lei la scaccia con una mano tremante. "Ho sbagliato" Dice, ancora non mi guarda. "Ho sbagliato e ne ho pagato le conseguenze"

Un brivido di preoccupazione mi attraversa la schiena, ma io sto lì dritto, la guardo freddamente. "Non ne volevi uscire, Emory" dico. È raro che la chiami con il suo nome completo, e questo mostra quanto sono serio ora. "Non ne vuoi uscire"

"Non posso... mh" geme, una mano sale sul suo fianco ed io le tiro su la maglietta, guardo il sangue sulla sua pelle.

Stringo i denti - voglio odiarla, voglio che mi stia lontano, eppure non ci riesco e vado in cucina, prendo uno straccio bagnato e torno da lei.

"Sdraiati, Emmy" Dico sistemando un cuscino sul lato del divano. "Per piacere"

Lei trattiene un singhiozzo, si asciuga un'altra lacrima ma poi si sdraia ed io le passo lo straccio sul sangue, pulendole la ferita. "Grazie" dice.

Guardo il marchio nero sul suo avambraccio, mi fa venire voglia di vomitare. Lei nota il punto in cui è fisso il mio sguardo e gira il braccio per nascondermelo.

Nessuno dei due fa in tempo a dire nulla che mio fratello si smaterializza nel mio salotto.

"Che cazzo ci fa lei qui?" Albus la fissa, il camice da medico ancora addosso. "Non mi hai chiamato per curarla spero, sai che non lo farò"

Emmy geme e si copre gli occhi con una mano. "Mi gira la testa" sussurra. "Cazzo"

Guardo Al. "Ti prego" lo supplico.

Lui contrae la mascella, gli occhi verdi incazzati, poi le si avvicina e fa comparire un kit medico. "Deve svestirsi, devo vedere cosa ha"

Annuisco e mi avvicino ad Emmy. "Ti tolgo i vestiti, okay?" Lei annuisce e mi guarda, gli occhi scuri arrossati mentre la svesto - poso la maglietta sul suo seno, quando noto che è nudo. "E ora?" Chiedo ad Al quando ho fatto.

Red like Weasley (And More)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora