#45. Babbo Natale

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45. Babbo natale

"Dai dolcezza, siediti sulle gambe di Babbo Natale e raccontagli i tuoi piu oscuri desideri"

Non è cominciato tutto così, lo giuro. Non è che mi sono svegliata la vigilia di Natale e ho deciso di concedermi allo stronzo seduto lì, vestito con il costume da Babbo Natale più sexy che io abbia mai visto - niente finta barba, niente cotone per fingersi sovrappeso e, assolutamente, niente maglietta sotto la giacca rossa aperta sul petto e sulla meravigliosa tartaruga che si vede spuntare.  

È cominciato tutto moooolto prima. Precisamente quando il sopracitato stronzo, al momento vestito di rosso e bianco, mi ha chiesto con poca gentilezza di dargli il compito di Trasfigurazioni in cambio, cito testualmente, dell'orgasmo più bello della mia esistenza - questo è accaduto un anno e mezzo fa, a proposito.

Io sono arrossita alla sfacciataggine e poi gli ho dato il compito dicendogli che doveva essere parecchio disperato per fare un accordo del genere, e gli ho ripetuto, per l'ennesima volta quell'anno, che non gli avrei fatto vedere la mia farfallina neanche con il binocolo. Lui ha riso al termine farfallina ed io gli ho dato un calcio sullo stinco prima di andarmene irritata.

Poi mi ha rincorso per il resto dell'anno scolastico per darmi la parte del mio accordo, che non ho ancora ricevuto, tra l'altro, perchè l'ho mandato a fare in culo più volte di quante ne possa contare.

Ma ora sono triste e irritata dalla mia cotta, detto anche Albus Potter, che ha deciso di pomiciare con la mia migliore amica, Ingrid Parkinson, quindi cazzo, mi siederò su quelle gambe meravigliosamente muscolose e forse permetterò a James Potter di darmi il mio premio.

Mi lascio cadere sul suo grembo e lui mi circonda prontamente la vita mentre mi accomodo su una sua coscia, le mie gambe sull'altra. "Wow, non me l'aspettavo proprio" dice con divertimento.

"Già" appoggio il gomito su una sua spalla e giocherello con il pompon del cappellino da babbo natale che indossa. "Non sapevo fosse una festa in costume"

Forse, e dico forse, sono un po' derisoria, anche se non dovrei, perchè James Sirius Potter in veste di Santa Claus è appena diventato una mia immagine da autoerotismo, infilata in quel cassetto della mia mente insieme a Tom Holland e Bob Morley che recita come Bellamy Blake nella serie tv babbana.

"Allora, bambina, sei stata buona quest'anno?" Mi chiede con un tono grosso. Rido e annuisco divertita e parecchio sarcastica, a lui brillano gli occhi e il mio sorriso si amplia.

"No" metto un piccolo broncio. "Ho messo della pozione salterina nel caffe di Olive, la mia collega, dopo che lei mi ha rubato il pranzo dal frigorifero in comune" ammetto fingendomi dispiaciuta. "Ha saltato per tre ore di fila, ho riso come una matta"

"Crudele" Il Potter ridacchia. "Continua a elencare i tuoi peccati" batte una mano sul mio fianco, che mi stringe per non farmi cadere.

"Uh, ho tradito la mia dieta sana per mangiarmi una torta al triplo cioccolato"

James annuisce con solennità, io rido. "Comprensibile"

"Ho detto a mia madre che avevo un appuntamento dal dottore per rimandare la cena dove voleva farmi conosce il figlio di un suo amico" dico facendo una smorfia. "Questo ha trentacinque anni e vive ancora dai suoi! Io ne ho diciannove cazzo, non volevo conoscerlo, credo sia tipo ai limiti della pedofilia"

Mia mamma è pazza e quell'uomo è ricco ed è l'unica ragione per cui voleva farmelo conoscere.

"Dimmi qualcosa di più cattivo, coraggio Nott, su"

Red like Weasley (And More)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora