Red like Weasley (And More)

#60. Cioccolatino

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60. Cioccolatino

"Raccontamelo di nuovo"

Rido. "Quante volte te lo devo ripetere, Gigi?" Chiedo sbuffando, so che però a lei diverte.

"Dai" Gigi mi supplica.

"Okay, allora" sbuffo. "Sono uscita con Siena, mi sono portata a casa un gran figo e siamo stati insieme, poi mi sono svegliata, e il mio cioccolatino era scomparso così come lui"

Gigi ride ancora. "Ti sei fatta derubare dalla tua botta e via"

Alzo gli occhi al cielo. "Non vedevo l'ora di mangiarlo" borbotto guardandomi attorno nella centrale auror. "Possiamo andarcene, mi guardano tutti mal..." Mi interrompo, quando incontro due iridi grige. "Uh?"

Lui si blocca, mi guarda confuso, come se stesse cercando di ricordare dove mi ha visto, ed io impazzisco.

Sgrano lo sguardo e mi metto in piedi. "Tu!" Alzo la voce e ora molti più auror mi stanno fissando. "Brutto stronzo"

"È lui...?" Gigi sembra terrorizzata.

"Sì! Il ladro di cioccolata!" Avanzo verso di lui e Gigi mi segue.

"Sei stata a letto con lui?" Chiede sussurrando, e sembra veramente spaventata. "Salazar, Mor..."

"Lo sai, che era un cioccolatino svizzero rarissimo? Mh?" Chiedo ignorando la mia migliore amica. "E che costa più del tuo stipendio? Mia mamma me ne ha regalato un pacchetto, e tu hai mangiato l'ultimo! Stronzo!" Strillo - qualcuno sussulta, ma li ignoro.

L'uomo mi fissa senza emozioni, non dice nulla - nonostante ricordo bene che mentre era dentro di me, aveva le parole più sporche che avessi mai sentito.

"Come?" Dice finalmente, il tono duro.

"Ladro!" Sibilo proprio di fronte a lui. Devo alzare la testa per guardare i suoi bei occhi, dato è più alto della maggior parte delle persone che ho conosciuto.

"Che ci fai qui?" Mi chiede, sembra un po' confuso. "E cosa è che avrei rubato?"

"Ieri, abbiamo scopato, e quando mi sono svegliata il mio cioccolatino era scomparso!" Sibilo, e sento altri sussulti - ma che cazzo ha che non va la gente?.

L'uomo, Zenith, alza le sopracciglia, poi guarda Gigi. "Auror Waston, questa è tua amica?" Le chiede.

"Si signore" Gigi non ha paura di molte cose, e il fatto che tema questo stronzo è tutto dire.

"Questa?" Chiedo. "Non mi chiamavi così ieri sera!" Lui mi fissa e i suoi occhi si spostano sugli auror attorno a noi, come se gli importasse cosa pensano. "Amore era la tua parola preferita" dico, rincarnando la dose - anche troia ma non lo aggiungo.

Lui assottiglia lo sguardo. "Hai finito il turno, Waston?" Chiede tornando a guardare Gigi. Lei annuisce. "Allora prendi la tua amica e vattene"

Spalanco la bocca. "No" batto un piede a terra. "Dammi il mio cioccolatino!"

"Mor!" Mi sussurra Gigi.

L'auror sospira, poi mi afferra per un braccio e mi trascina con lui. "Stai lì, Waston" ordina. Io guardo Gigi mentre quasi inciampo cercando di stargli dietro.

Quando entra in un ufficio e chiude la porta dietro di noi, finalmente mi lascia. I suoi occhi grigi si posano su di me e incrocia le braccia al petto.

"Allora?" Chiedo.

Sospira. "Mi dispiace se ho mangiato il tuo prezioso cioccolatino, ero di fretta e se non avessi messo in bocca degli zuccheri sarei svenuto a lavoro"