12.

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Mentre cammino accanto ad Hunter verso la sua motocicletta tanti pensieri si fanno spazio dentro la mia testa.
La sua espressione seria e il suo silenzio mi impediscono di capire che cos'abbia. Ho paura che sia arrabbiato con me.
Forse gli ha dato fastidio che lo abbia ignorato senza un motivo e vuole parlarmi solo per dirmi di non farmi vedere mai più.

D'altronde non gli darei torto.

Okay, no, forse sto esagerando, ma non riesco non pensare al peggio ora come ora.

"Dove andiamo?" chiedo sussurrando, giusto per spezzare questo silenzio assordante.

C'è una tensione tra noi che si può tagliere con un coltello.

"Al parcheggio" risponde senza guardarmi, apre il cruscotto della moto e ne fa uscire due caschi neri.

"Okay.." borbotto fissando il pavimento.

Non mi piace questo distacco da parte sua, mi ferisce in un modo che non so spiegare.
Hunter è sempre stato gentile e sorridente con me, ora invece sembra che gli abbia ucciso il gatto. Sempre se ce l'abbia un gatto.

Decido di restare in silenzio e lo guardo mentre sfila una sigaretta dalla tasca dei jeans per portarsela alle labbra e accenderla.
Il fumo annebbia la mia vista per alcuni attimi prima di scomparire completamente e darmi una visione incantevole di Hunter che aspira la nicotina con una sensualità destabilizzante.

Fisso le sue labbra avvolte intorno al filtro con insistenza.. mi chiedo che cosa si prova a baciarle.

Saranno morbide? Screpolate? Che sapore avranno?

Arrossisco ai miei stessi pensieri e scuoto la testa, sembro davvero una maniaca.

"Non sapevo fumassi" mi lascio scappare.

Lo vedo fare un lungo tiro prima di pizzicarsi la punta del naso col pollice.

"Non lo faccio spesso, solo quando sono nervoso" borbotta.

"Sei nervoso?" chiedo quindi, ma dalla sua occhiata non capisco se lo sia o no.

"Un po'" dice, dopodiché decido di non fare altre domande a riguardo.

"Da quanto tempo fumi?" cerco di intraprendere una conversazione, e anche sapere qualcosa in più su di lui.

Hunter non sembra infastidito da questa mia iniziativa, ma neanche contento, ha un'espressione talmente impassibile che non lo capisco.

"Molto, avrò cominciato a quindici anni più o meno.." corruga le sopracciglia ricordando.

"Perché così presto?"

"Stavo passando un periodo un po' particolare e poi ero un ragazzino, mi facevo coinvolgere in fretta" dice facendo un'altro tiro.

"Hai mai fumato una canna?" domando dopo alcuni secondi di silenzio.

Alla mia domanda alza un sopracciglio mentre sulle sue labbra scorgo l'ombra di un sorriso, il primo da quando mi ha raggiunto. Questa cosa mi riscalda il cuore.

"Come mai tutte queste domande?" inclina il viso di lato, guardandomi.

"Sono solo curiosa" faccio spallucce facendogli scuotere la testa divertito.

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