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Ritornare a scuola dopo così tanto tempo è strano.

Mi ero abituata così tanto alle pareti spoglie di camera mia che mi ero dimenticata per un po' cosa significasse respirare l'aria aperta circondata da persone che non fossero solo la mia famiglia.

Dopo che Tyler e Kim avevano passato giorni a farmi discorsi motivazionali sul fatto che dovessi riprendermi al più presto, ho deciso di tirarmi su dal letto e ritornare come prima.

Anche se il mio cuore era ferito e il pensiero di Hunter insieme a Grace ancora fresco nella mia mente, non avevo la minima intenzione di farmi trascinare via da quei pensieri e diventare la persona triste che non sono mai stata.

Hunter non mi aveva più chiamata, non ricevevo più i suoi messaggi, e la cosa mi faceva male, ma allo stesso tempo mi aiutava molto.
Riuscivo a non pensare a lui e al fatto che mi avesse presa in giro.

Era già un passo avanti.

D'altre parte però, quella era l'ennesima conferma che io non ero mai stata nulla per lui e che se aveva smesso di cercarmi era perché non gli importava.

Avrei tanto voluto odiarlo per quello che mi stava facendo, ma non ci riuscivo.

Quello che provavo per Hunter non era soltanto una cotta, e mi sembrava incredibile come un sentimento così bello sia anche stato quello che mi ha quasi trascinato nel buio.

Stringo saldamente lo skate tra le mani e mi faccio spazio tra la miriade di persone che occupano il corridoio, cercando di arrivare al mio armadietto sana e salva.
Arrivo a destinazione dopo alcuni minuti e faccio un sospiro di sollievo aprendo l'anta di metallo. È sempre stata una fatica camminare in mezzo a tutto quel casino.. questo non mi era mancato.

"Belle!" sento urlare mentre sono intenta a posare lo skate nell'armadietto. "Porca troia, non ci credo, sei davvero tu?" dice la ragazza dai capelli rosa piantandosi di fronte a me.

"Ciao anche a te Kim" ridacchio divertita dalla sua espressione sconvolta.

Lei mi ignora e si butta su di me, abbracciandomi.

Spalanco gli occhi colta di sorpresa, ma poi ricambio la stretta e mi ritrovo ad essere stritolata tra le sue braccia neanche fossi un pupazzo di peluche.

Dopo alcuni minuti sono certa di star perdendo il fiato, ma Kim non sembra intenzionata a staccarsi, anzi, stringe la presa ogni secondo che passa.

"Kim.. non sto.. respirando.." annaspo nei suoi capelli, e a quel punto ritorno a respirare quando finalmente mi lascia libera.

"Non posso credere che sei ritornata a scuola, mi sembra un miraggio. Non sei finta giusto?" aggrotta la fronte dandomi un pizzicotto sul braccio.

"Hey!" esclamo portandomi una mano sul punto dolente.

A quel punto spalanca di nuovo gli occhi e ritorna ad abbracciarmi, cosa che non le ho mai visto fare prima.
Non ho mai ricevuto così tanto affetto da parte sua tutto in una volta, e se non fosse che le voglio bene, le starei già urlando contro di lasciarmi in pace.

"Cazzo, Belle, mi sei mancata così tanto" borbotta stringendomi forte.

"Kim, sei sicura di star bene?" mormoro quasi preoccupata.

"Benissimo, perché me lo chiedi?" dice staccandosi e mettendo su un sorriso.

Alzo un sopracciglio e la guardo scettica.

Kim non è il tipo da smancerie del genere, specialmente in pubblico, quindi deduco che dietro questo suo comportamento ci sia qualcos'altro che la renda così euforica.

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