"Isabelle!" la voce di mia madre mi distrae dai libri davanti a me.
Sullo schermo del mio cellulare segnano le cinque e quattro del pomeriggio, quindi sono passate circa tre ore da quando mi sono seduta alla scrivania per fare i compiti.
Non mi sono accorta di quanto tempo fosse passato, di solito quando faccio i compiti sembra che intorno a me vada tutto a rallentatore.Mi volto verso la porta della mia camera per vedere mamma fare la sua entrata.
Con la coda dell'occhio le vedo fare una smorfia contrariata verso il mucchio di vestiti sparsi sul letto e sul pavimento.
L'ordine è una cosa che generalmente non sopporto.. io sono più il tipo che si trova a suo agio nel proprio caos.
"Cosa c'è?"
"Stavi facendo i compiti?" domanda notando i libri sulla scrivania, annuisco.
Probabilmente è venuta qui a controllare che non stessi perdendo tempo.
Non è più assillate rispetto a quando ero bambina ma non ha mai perso il vizio di venirmi a dare un'occhiata."Ho quasi finito" le dico, e lei annuisce.
"Ascolta, non volevo interromperti, ma volevo avvisarti che domani sera io e tuo padre a casa non ci saremo"
"Oh, come mai?"
"Andiamo a cena fuori. Papà ha la giornata libera e quindi abbiamo pensato di passare un po' di tempo insieme" dice facendomi sorridere leggermente.
È sempre bello vedere come l'amore tra di loro non sia scemato a distanza di anni.
Molto spesso alcune coppie dopo il matrimonio cominciano a non provare più gli stessi sentimenti, l'affetto viene meno e non c'è più quella complicità di prima.
Per i miei genitori è diverso. È grazie a loro se credo nell'amore eterno, nell'amarsi tutta la vita, nonostante gli ostacoli e i momenti bui.Vorrei tanto che un giorno qualcuno mi guardasse come papà guarda la mamma, o che mi cercasse come la mamma cerca papà appena torna da lavoro.
Sarebbe davvero un sogno.
"Ti andrebbe di venire con noi?" propone, ma io scuoto la testa.
"Non capita spesso che papà abbia la giornata libera, quindi vi lascerò in pace. E poi non mi va molto di uscire domani, credo rimarrò a casa" faccio spallucce.
"Ma domani è sabato, non hai nessuno con cui uscire?" aggrotta la fronte.
"No, però non fa nulla, voglio rimanere a casa" la rassicuro.
Non mi mancano gli amici con cui uscire, volendo potrei chiedere a Kim e Ty, ma di solito non mi faccio mai avanti per organizzare.
Preferisco aspettare che siano gli altri a chiedermi di uscire, altrimenti io non lo faccio."D'accordo, però se cambi idea fallo prima di domani sera" mi avverte.
"Non preoccuparti" sorrido, lei scuote la testa e poi esce fuori lasciandomi di nuovo sola.
Sospiro e per una frazione di secondo mi viene in mente Hunter.
Mi chiedo cosa stia facendo ora. Sarà al parcheggio? In giro sulla sua moto? Magari mi starà pensando come faccio io?
Dall'ultima volta che l'ho visto, cioè ieri, non faccio altro che pensare a lui.
Non ho ancora la più pallida idea di cosa mi stia succedendo, ma ho paura che non sia nulla di buono, viste le circostanze.
Sto andando fuori di testa per un ragazzo che ho letteralmente conosciuto poco meno di una settimana fa, di cui so soltanto il nome, ma che è tremendamente bello.I suoi occhi azzurri mi sono rimasti impressi nella mente come un pennarello indelebile, e ogni volta che mi perdo un attimo nei miei pensieri, li rivedo lì, davanti a me, come se mi stesse davvero guardando.

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Unforgettable
RomantikIsabelle è una ragazza di diciassette anni piena di determinazione, un sorriso dolce, e lo skate sempre a portata di mano. Quando ha bisogno di sfogarsi, scappare, o stare da sola, si rifugia nell'unico posto che la fa sentire libera di essere se st...