Se c'è una cosa che mi fa incazzare quelle sono le persone che quando parlano lo fanno senza pensare, e sparano cazzate a destra e manca.
Jordan Martinez è la persona più stupida che abbia mai incontrato, e il suo modo di etichettarmi "imbranata" solo per avermi visto andare sullo skate una sola volta, lo conferma.Io non sono per nulla l'imbranata che crede lui, e glielo dimostrerò.
Kimberly mi ha detto che non ho bisogno di vincere una gara per far capire quell'idiota di che pasta sono fatta, e ha ragione, ma a me non piacciono le cose fatte a metà.
Se mi sono prefissata un obbiettivo ho intenzione di raggiungerlo col massimo dei risultati, senza scuse.Quindi eccomi qui nel mio parcheggio preferito esercitandomi su alcuni trick, sperando di migliorarmi il più in fretta possibile.
Ci sto lavorando da parecchio e non sono ancora in grado di eseguirli correttamente, il che mi provoca parecchia 1frustrazione.
Un'altra cosa che non sopporto e non sapere fare le cose come vorrei.
"Vaffanculo!" sbotto calciando via lo skate all'ennesimo fallimento.
Esso va abbattere contro una colonna, ma poco mi importa, visto che sono nel pieno di una crisi nervosa.Sono letteralmente due ore che ripeto lo stesso trick, ma c'è sempre qualcosa che mi impedisce di farlo bene.
Mi passo una mano nei capelli e sbuffo, prima di dirigermi verso lo skate per riprenderlo e riprovare, finché non mi verrà bene.
Si, facile dirlo.
Mentre cerco di rifarlo correttamente sento avvicinarsi il rumore di una motocicletta a me familiare, ma non mi volto, non volendo perdere la concentrazione su quello che sto facendo.
Sono due giorni che non lo vedo, l'altro giorno dopo scuola sono venuta qui per allenarmi, e anche ieri, ma di lui nessuna traccia.
Ora è qui, e mentirei se dicessi che la cosa non mi rende felice.
Mentirei anche se dicessi che in questi due giorni non ho sperato fino all'ultimo che tornasse per stare insieme a me.Cacchio, sto perdendo la testa.
"Ciao" dice dietro di me, e io mi mordo il labbro inferiore per non sorridere.
Mi fa un effetto strano quando mi è vicino, e non so se sia una cosa bella o brutta.
Nel caso, faccio finta di nulla e lascio succedere le cose come vuole il destino.Sperando che esso non esageri.
"Ciao" ricambio mentre lo sento avvicinarsi, fino a che non avverto il suo petto attaccato alla mia schiena.
"Vedo che sei impegnata" mormora al mio orecchio, facendomi scordare per un attimo quello che stavo facendo.
"Ehm.. sì, mi stavo allenando con lo skate" cerco di sembrare indifferente, ma il suo braccio che va a circondare improvvisamente il mio stomaco manda al diavolo tutti i miei propositi.
Il suo respiro si infrange nei miei capelli mentre io mi mordicchio le labbra fino a farle sanguinare.
La rabbia che provavo fino a qualche minuto fa sembra scomparsa.
È come se tutto intorno a me si spegnesse quando c'è lui. È una sensazione a dir poco strana."Sbaglio o poco fa hai buttato via lo skate con un calcio?" ridacchia facendomi sospirare frustrata.
"Mi hai vista, vero?"
"Si, e ho visto anche quando sei caduta col culo sul pavimento" continua facendomi morire dalla vergogna.
"Mi stavi spiando quindi?" volto il viso verso di lui alzando un sopracciglio.
Faccio finta che i nostri visi non siano a una distanza davvero poco ragionevole e incrocio i suoi occhi azzurri per avere un contatto con lui.

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Unforgettable
RomanceIsabelle è una ragazza di diciassette anni piena di determinazione, un sorriso dolce, e lo skate sempre a portata di mano. Quando ha bisogno di sfogarsi, scappare, o stare da sola, si rifugia nell'unico posto che la fa sentire libera di essere se st...