39.

179 8 0
                                    

  {

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

  {...}

È come se un treno mi fosse appena venuto addosso.

Suo figlio.

Guardo Hunter cercando di capire se quella che mi stia dicendo sia la verità oppure uno scherzo, ma capisco che non è così quando brivido mi passa per la schiena.

I suoi occhi, le sue labbra, i suoi capelli.. è la sua copia. Ma c'è anche qualcos'altro.

Qualcosa che Hunter ha ancora più paura di confessare, e non si tratta di Jace e del fatto che sia suo figlio.

Non ho la più pallida idea di cosa possa essere, ma anch'io ho paura.

Riesco a riflettere il mio timore nei suoi occhi, mentre mi fissa pietrificato.

Il silenzio riempie la stanza per un tempo così lungo che mi sembra quasi di star vivendo in un'altra realtà.

Tutti i sospetti avuti poco prima, adesso sembrano polvere in confronto alla verità.

Ho detto ad Hunter che non importa cosa sarebbe successo, io sarei stata al suo fianco. Gli ho dimostrato di essere sicura di quello che stavamo facendo e di fidarmi di lui.

Non ho lasciato che la paura prendesse il sopravvento. Ma adesso c'è l'ho. Non riesco a nasconderlo.

Mi sembra una cosa così surreale e.. comincio a pensare che forse non ero pronta a tutto questo.

Hunter mi guarda con occhi stanchi, come se avesse tenuto questa confessione con se per così tanto tempo che adesso non sa davvero cosa fare.

Forse riesco anche a capirlo, perché sono qui e neanch'io so cosa fare.

Davvero non lo so.

"È mio figlio" ripete posando lo sguardo su di lui.

Lo guarda in un maniera così persa che il cuore comincia a farmi male.

Un manto di apatia copre i suoi occhi azzurri, come se stesse osservando qualcosa di strano e sbagliato.

E sento il mio stomaco ribaltarsi quando sposto lo sguardo su Jace e vedo solo un bambino innocente, senza alcuna colpa, riposarsi in un culla costruita di errori.

Lo guardo come se non riuscissi davvero a credere che suo padre sia Hunter, ma cerco di sforzarmi ad accettare che questa sia la realtà.

Sembra tutto così surreale.

"Come.." mi schiarisco la voce. "Come è successo?" dico, e mi viene voglia di prendermi a schiaffi ripetutamente.

Il mio tono esce incerto, e all'improvviso mi sembra di essere tornata a quando avevo paura di chiedergli qualsiasi cosa per timore di una sua reazione.

"È stata colpa mia" dice senza guardarmi.

"Ero stato invitato ad una festa, molto tempo fa. Non ricordo di chi fosse ne dove si sia fatta, ma non è importante.." comincia giocando nervosamente con uno dei suoi anelli.

"Ero ubriaco. Lì dentro girava una quantità di erba infinita, ovunque ti girassi c'era gente che fumava dappertutto. Stavamo giocando ad obbligo e verità; io ero un coglione e mi facevo trascinare molto facilmente, quindi i miei amici decisero di obbligarmi a farmi una striscia, e io lo feci senza pensarci due volte" si ferma.

Io lo ascolto in silenzio, immaginandomi un Hunter che beve e si sballa di continuo, e mi sembra che stia parlando di un'altra persona.

"Da lì in poi non ricordo molto. Non mi ero mai fatto di cocaina prima d'ora, quindi l'impatto che ha avuto su di me è stato più forte del previsto. Avevo continuato a bere, ma per il resto ero molto confuso. So solo che un momento prima mi stavo divertendo, mentre quello dopo avevo un mal di testa atroce e mi dicevano che avevo fatto sesso senza il preservativo" si lascia scappare un mezzo sorriso che di divertito non ha nulla.

Non riesco a frenare la sensazione sgradevole che provo nell'immaginarmi Hunter con un'altra ragazza, e non è neanche questa la cosa peggiore.

Quella ragazza è anche la madre di Jace e il motivo per cui Hunter si trova in questa situazione.

Non so come sentirmi a riguardo.

Se quella notte non avesse fatto sesso con quella ragazza, adesso sarebbe tutto diverso.

Forse non saremmo qui a parlare di questo, e forse non ci saremmo neanche mai incontrati.

Solo a pensare ad una cosa del genere mi viene da piangere.

La mia vita non sarebbe quella che è adesso se non lo avessi mai incontrato, e nonostante mi abbia spezzato il cuore.. sono felice di essere qui.

Rifarei tutto daccapo.

Lo guardo in cerca di qualcosa da dire, ma dalle mie labbra non esce niente.

All'improvviso si volta verso di me. Si passa una mano tra i capelli e si schiarisce la voce; sembra a disagio.

Non fa altro che guardarmi nervosamente negli occhi e giocherellare con gli anelli intorno alle sue dita.

Sta palesemente aspettando che dica qualcosa, ma non so che dire.

Non ho la più pallida idea di cosa pensare, quindi faccio l'unica cosa che possa mettere a tacere i miei pensieri.

Lo abbraccio.

Lui sembra preso alla sprovvista dal mio gesto, ma poi ricambia la stretta e infila la testa nei miei capelli, stringendomi a se.

Accarezzo i suoi capelli e cerco di infondergli un po' di tranquillità; è ancora agitato, posso sentirlo.

Lui accetta le mie carezze, e rimaniamo così, abbracciati e in silenzio, persi tra i pensieri e il calore dei nostri corpi.

"Non è stata colpa tua" mormoro dopo alcuni minuti.

Alle mie parole sento che si irrigidisce, stringendo la mia maglia e andando a rifugiare la testa nell'incavo del mio collo.

Posso sentire il suo respiro abbattersi contro la mia pelle, lasciandomi una marea di brividi.

"Credi a quello che ti dico Hunter. Non è stata colpa tua" ripeto, sperando davvero che mi creda.

Tutti facciamo degli errori, tutti ci pentiamo delle azioni fatte senza pensare, ma non esiste niente al mondo che ci impedisce di perdonare ed essere perdonati.

È quando si tratta di perdonarsi, allora non ci riusciamo.

E Hunter ci ha provato, ha fallito, e nessuno gli ha mai detto che non ha mai avuto bisogno di farlo.

Lui non risponde; continua a stringermi, e a me sta bene così.

Basta che lo sappia, che sia consapevole che non deve chiedere scusa a nessuno, tanto meno a se stesso.

Quel silenzio calmo e dalle mille sfumature viene spezzato da dei versi provenienti alle nostre spalle.

Hunter si stacca dall'abbraccio e si volta verso la culla, dove adesso si trova un Jace sveglio e pimpante, che ci guarda con occhi sgranati, blu come il mare.

Mi incanto a fissarlo, persa in quelle iridi piene di luce e curiosità, mentre con la coda dell'occhio Hunter si gira verso di me.

"Ti va di conoscerlo?" mormora stringendo il mio fianco.

"Si" sorrido.

S/A
Doppio aggiornamentoo❤️
Spero vi sia piaciuto, e nel caso fatemelo sapere con una stellina o un commento💕✨

Un bacio e alla prossima <3

PS. potete dirmi se riuscite a visualizzare le immagini a inizio capitolo in quelli precedenti? Perché io non riesco più a vederle, ma non capisco se sia un problema mio o in generale😭😭

Unforgettable Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora