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Il cuore non smette di battere.

Sento le orecchie fischiare, il suono del mio respiro amplificato. Mi sembra tutto un sogno, o forse un incubo.

I suoi occhi sono incollati ai miei e il suo azzurro si scontra con il mio castano, facendomi trasalire.

Il cellulare che impugna in mano cade a terra, provocando un tonfo che si propaga in tutto il parcheggio, mentre io sento che tra un momento all'altro potrei scoppiare a piangere, ma non capisco se per la rabbia o la felicità.

Ho pensato tanto a cosa sarebbe potuto succedere se io ed Hunter ci fossimo rincontrati.

Per un periodo ho fatto solo quello.

Credevo che la sera in cui tutto finì sarebbe stata anche l'ultima in cui l'avrei visto.

Non avrei mai pensato di rivedere quegli occhi stupendi, neanche da lontano.

Vorrei fare tante cose, urlargli contro, insultarlo, ma non ci riesco. Non so che fare.

Sbatto le palpebre cercando di rinsavire e così facendo una lacrima scende sulla mia guancia.

Le mani cominciano a tremarmi.

Capisco ben presto che le emozioni stanno prendendo il sopravvento, quindi faccio l'unica cosa che la situazione mi permette di fare: scappare.

Lascio cadere lo skate a terra e i miei piedi muoversi soli sulla tavola.

"Isabelle!" la sua voce mi trafigge le orecchie come mille lame affilate.

Spingo con i piedi contro l'asfalto, cercando di allontanarmi il più possibile, ma ogni mia speranza va in frantumi quando due braccia circondano la mia vita e mi alzano in aria, arrestando la mia corsa.

"Lasciami!" urlo cercando disperatamente di non scoppiare in lacrime.

Sento la mia schiena aderire al suo petto, il suo respiro affanno tra i miei capelli, e subito tutti i ricordi di noi due stretti l'uno all'altro riaffiorano nella mia mente, facendomi perdere per un attimo la concezione della realtà.

"Ti ho detto di lasciarmi!" continuo ad agitarmi, ma rimango come paralizzata quando Hunter mi stringe più forte, togliendomi il respiro.

Le sue labbra si scontrano contro il mio orecchio e una scossa elettrica mi attraversa la schiena.

"Non scappare, ti prego"

Chiudo gli occhi, li stringo forte, poi li riapro ma rimane tutto uguale.

Hunter continua a soffocarmi nella sua morsa di sofferenza, mentre io respiro col cuore che potrebbe uscirmi dal petto da un momento all'altro.

"Lasciami" ripeto con voce stanca e tremante.

Mi stai uccidendo, vorrei dirgli, ma l'unica cosa che riesco a fare è arrendermi.

Il mio corpo si abbandona contro il suo.

Lacrime salate cominciano a scivolare silenziose, atterrando impotenti sul dorso della mia mano, posata sul braccio di Hunter.

Lui rimane dietro di me, col petto che fa su e giù contro la mia schiena.

Passano i secondi, quando all'improvviso mi ritrovo faccia a faccia col suo addome.

La mia vista è appannata dalle lacrime e lui così vicino a me non fa altro che scombussolarmi.

Sento le sue mani toccarmi i fianchi. Percepisco le sue dita accarezzarmi le braccia, le spalle, il viso.

I palmi delle sue mani prendono a coppa il mio viso e cominciano ad accarezzarlo. Raccoglie le mie lacrime e mi sfiora con calma.

Non so come reagire. Mi sembra tutto così surreale e sbagliato, ma allo stesso tempo non riesco a farne a meno.

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