15.

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"Sai, è strano vederti fare la spesa" dice Hunter mentre afferro il burro dal banco frigo.

Mi volto per posarlo nel carrello e lo trovo a fissarmi sfacciatamente il sedere.
Arrossisco mentre lui incrocia il suo sguardo col mio, puntato insistentemente sulla sua figura.

È sporto in avanti con le braccia poggiate sul corrimano del carrello.
La sua collana col crocifisso penzola avanti e indietro sul suo petto, scoperto parzialmente della maglietta larga.
Le sue mani ornate da alcuni anelli sono unite tra di loro rendendolo mille volte più sexy.

È illegale.

"Tigre?"

"Mh?" alzo lo sguardo trovandolo a ghignare maliziosamente.

Ricordandomi improvvisamente delle sue parole, faccio finta che non mi abbia appena beccato in fragrante a fissarlo e mi schiarisco la voce.

"In realtà faccio la spesa molto spesso" confesso proseguendo lungo la corsia.

"Wow, chi l'avrebbe mai detto" mi prende in giro, e io lo guardo male.

"Neanche tu sembri il tipo che fa la spesa se è per questo"

"Davvero, e perché no?" ghigna affiancandomi col carrello.

"Beh, partendo dal fatto che con la tua motocicletta e il modo in cui ti vesti sembri essere un detenuto uscito da poco di prigione.."

"Oh bene, quindi è questo quello che pensi quando mi guardi? Che sono un criminale?" alza un sopracciglio.

"È quello che pensavo quando ti ho visto la prima volta" specifico.

"È adesso?"

"Penso lo stesso, ma al contrario di quando ci siamo incontrati non ho il timore che tu possa uccidermi da un momento all'altro"

"E cosa ti fa pensare che invece non possa farlo anche ora?" arresta la mia camminata piazzandosi difronte a me.

Fa avvicinare i nostri petti e mi guarda dall'alto del suo metro e novanta, ghignando compiaciuto quando mi vede in difficoltà sotto di lui.

"Lo so e basta" riesco a dire prima di sorpassarlo e continuare a camminare.

Sento i suoi occhi bruciarmi la schiena, ma decido di non farci caso.
Poco dopo lo sento seguirmi col carrello e insieme ci dirigiamo verso la corsia dedicata agli utensili da cucina.
Mi avvicino ad uno scaffale per prendere un pacco di fazzoletti e nel mentre Hunter mi informa che si allontana un attimo per prendere una cosa.

Annuisco distrattamente, e mentre lui scompare in un'altra corsia, io cerco in tutti i modi di afferrare quei dannati fazzoletti.

Mi sono davvero rotta di questi scaffali alti sette metri, è impossibile fare la spesa così!

"Serve una mano?" parla una voce dietro di me.

Mi volto e quasi spalanco gli occhi nel trovarmi davanti un ragazzo uscito da una rivista di Vogue.

La prima cosa che noto è che ha dei profondi occhi verde smeraldo, i capelli lunghi e biondi portati indietro da un ciuffo ordinato, e un leggero filo di barba sulle guance.
È alto e molto muscoloso, cosa che posso notare dalle braccia scoperte dalla maglietta che indossa. Lo guardo in viso e rimango folgorata dal suo sorriso bianco come la luce.

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