I
Colonello venne legato a un palo, in una stalla alle spalle della locanda del gran cinghiale. Il prossimo destinatario era Damiano Rota, un mercenario specializzato nell'uccidere streghe.
Alcide aprì la porta della locanda e udì un gran baccano. Le persone bevevano e cantavano a squarciagola, le cameriere giravano succinte per i tavoli, venendo importunate dai clienti. Il barista era intento a riempire le pinte di birra e intrattenere la gente al banco. L'intenzione del messaggero era quella di trovare la persona, dargli la pergamena e andarsene subito.
Damiano era in fondo alla sala, avvolto dal fumo creato dalla sua erba pipa. Sedeva insieme a dei compagni di bevuta attorno a un tavolo. Era un uomo dai capelli neri, lunghi raccolti dietro in due piccole code a modi guerriero. portava una barba rasa, che copriva un volto dai tratti caucasici e dalla carnagione dorata, classica degli uomini del sud. Sulla sua guancia sinistra c'era una piccola cicatrice che risaltava il suo aspetto da duro.
«Ehi, ieri sono stato con una nana davvero niente male e le ho proprio fatto vedere le stelle» disse fiero Damiano a uno degli amici.
«Ma sono troppo basse, come fai?» gli domandò un altro.
«Ma tu hai mai provato? Ti dico che sono più flessibili di quanto si pensi e lì sotto sono calde ed accoglienti come tutte le femmine... e gridano anche di più»
Damiano imitò il suono dei gemiti delle nane, scaturendo le risate euforiche dei suoi compagni.
Il messaggero provò a farsi sentire in mezzo a quella bolgia.
«Scusate?» nessuno rispose.
«Scusate?» ancora non ebbe risposta da parte di nessuno dei presenti.
«SCUSATE!» disse urlando stavolta.
La gente per un attimo si zittì e il messaggero poté farsi ascoltare.
«Sto cercando Damiano Rota»
«Sono io»
Gli rispose dal tavolo, mentre si stava asciugando la bocca con il braccio. I suoi occhi color manto di monaco guardarono in fondo alla sala, dove il messaggero stando fermo come una statua di cera, deglutì in maniera nervosa.
«Non è che sei il marito della nana?» disse sarcastico Damiano e tutti i suoi amici risero alla battuta.
«No» rispose con timore.
«No? Sei sicuro? Sei alto quanto lei» gli altri continuarono a ridere.
«No, vi dico di no»
«E allora chi cazzo sei?»
«Sono il messaggero di Re Edoardo e ho un messaggio per lei»
Damiano si alzò da tavola e camminando con spavalderia fece notare la sua possente mole ad Alcide, che era sempre più intimorito.
«Ah, tu sei un portalettere!»
l'energumeno diede una pacca sulla spalla al messaggero, che non attutì la botta e si fece male, rimanendo bloccato per un attimo dal dolore.
«O', ma tu sai solo portarle le lettere o sai anche leggerle?»
«Sì, so leggerle, ma è un messaggio privato»
«PRIVATO? Ehi amico io prima ho raccontato a tutti della mia scopata e tu mi dici che è PRIVATO? Qua siamo tutti una famiglia quindi leggi!»
Il messaggero aprì la pergamena con timore e cominciò a leggere.
«Messer Damiano Rota. A conoscenza delle capacità ed esperienze, vi si chiede di recarvi immantinente all'Augusta dimora del monsignor Tolomei, locata presso la cittadina di Rocca Leone, al fine di prestare le vostre capacità al servizio di un bene superiore. Tutte le ulteriori nuove vi saranno date presso la rocca, ma al fine di
consentirvi di prepararvi al meglio quivi si accenna all'opera che dovrete compiere: un atto di purificazione da streghe, similianti aberrazioni demoniache e il fluir del male più vero. Onde evitare il
vostro rammarico nel lasciare le vostre attuali occupazioni, si dispone di usare benevolenza verso di voi. A tal riguardo, vi sarà consegnato quale ripago della vostra opera una lauta ricompensa monetaria. Attendo vostra venuta a Rocca Leone, o vostro rifiuto per le mani del messaggero, porgitore della presente»
Damiano strappò da mano la pergamena e la lesse per conto suo. Dopo pochissimo sorrise e si avvicinò al messaggero, lo afferrò dandogli un'altra pacca sulle spalle.
«Amico, non ho capito un cazzo tranne che per "lauta ricompensa monetaria". Ti sei meritato una birra»
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Cronache di Stivalia - La condanna di Rocca Leone
FantasyUn fantasy medievale ambientato a Stivalia una penisola ispirata al territorio italiano dell'epoca. Gli avvenimenti di questa storia si svolgono a Rocca Leone, epicentro della rinascita di un'entità malvagia che trae il proprio potere dalle cattive...