CAPITOLO 8 - Arrivo a Rocca Leone

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I

La carrozza del nobile Guarnieri proseguiva sulla strada per Rocca Leone, al suo interno c'era anche Alcide, che dopo tanto viaggiare poteva stare seduto comodamente.

Nereo non era di molta compagnia e per tutto il viaggio lesse i suoi libri, spiccicando solo qualche parola.

Alcide stava dormendo profondamente, ma venne svegliato dal grido del cocchiere che fermò i cavalli.

«Mio signore siamo arrivati, potete scendere»

«Buon risveglio, come vede siamo arrivati in tempo, ora dovrà solo presentarci al monsignore e poi potrà tornare a casa» disse Nereo

«In realtà il compito affidatomi da Re Edoardo, non si limita solo a questo» rispose Alcide mentre si stiracchiava «Dovrò rimanere a Rocca Leone e aggiornarlo di tutto quello che succede in questa città. Solo alla fine della vostra missione potrò far ritorno dalla mia famiglia»

«Allora mi auguro per lei di fare in fretta»

I due scesero dalla carrozza e Alcide si avviò avanti, per slegare Colonello dalle briglie.

«Già sono stato qui in passato, le farò strada fino al castello»

Nereo seguì il messaggero e camminando notò l'insegna di una biblioteca "L'antro della conoscenza". Si fermò incuriosito.

«Un attimo, si fermi»

Il messaggero si fermò sorpreso e lo vide fissare l'orizzonte.

«È molto distante il castello?»

«No, siamo quasi arrivati» glielo indicò con un dito «Guardi è quello!»

«Bene, allora io mi fermo qui per il momento. Può andare, la

raggiungerò dopo come prestabilito»

Si salutarono e il messaggero si avviò al castello. Nereo guardò ancora l'insegna e la porta, per poi entrare.

II

La piazza del paese era affollata e Zoe camminava incuriosita, non aveva mai visto tanta gente assieme. Si guardò attorno notando le bancarelle del mercato, una più colorata dell'altra.

I commercianti si facevano sentire gridando le proprie offerte.

«Venite accorrete! Frutta appena raccolta, non rimarrete delusi!»

«Ho le stoffe più pregiate di tutta la regione, kashmir, seta, lino»

«Comprate le mie gemme! Gentile signorina, si avvicini, si avvicini... prego» Zoe si avvicinò al mercante di pietre.

«Buon giorno»

«Le andrebbe di comprare una collana? Questi smeraldi le starebbero d'incanto... posso farle uno sconto speciale»

«La ringrazio è bellissima, ma non sono qui per questo»

«Lasciatelo perdere! È tutta merce falsa. Venite da me che ho solo roba autentica» Disse un altro commerciante alla bancarella di fronte.

Il commerciante preso dall'ira afferrò lo scalpello e si diresse di corsa contro il suo concorrente. I due ingaggiarono subito una lotta feroce e la gente li circondò, per guardare i due che si stavano ammazzando. Zoe, immersa tra la folla, li guardò e mentre quello con lo scalpello stava per trafiggere l'altro a terra, sottovoce la maga sussurrò delle strane parole. Subito lo scalpello diventò incandescente e la mano del commerciante, ormai rovente, lasciò la presa.

Cronache di Stivalia - La condanna di Rocca LeoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora