I
Era passato un giorno, gli avventurieri si riunirono in un punto stabilito dove si accamparono. Stavano seduti attorno alle ceneri di un falò per decidere il da farsi e Gabriele volle subito organizzarsi. La sua iniziativa venne accolta con poco entusiasmo, visto che erano le prime ore dell'alba.
La stanchezza si faceva sentire, Damiano era quello che ne risentiva di più, le palpebre dei suoi occhi si chiudevano lentamente, per poi aprirsi di scatto. Per non crollare si reggeva la testa con una mano. Anche Tessa non nascondeva la voglia di rimanere a dormire, alternando stiracchiamenti delle braccia e plateali sbadigli. Zoe sembrava di buon umore e guardava il vuoto sorridendo, mentre Nereo batteva nervosamente le dita sulla gamba ed Elidoro aspettava, mentre sistemava le corde del suo mandolino. Tessa si accorse dell'espressione inebetita della compagna di stanza e le diede un pizzicotto sulla guancia per farsi notare.
«AHIA!»
«Ah allora sei tra noi, come è andata ieri? Che vi siete detti?»
«Direi più cosa abbiamo fatto...»
Tessa intuì subito e sorrise all'amica, proprio in quell'istante Gabriele si schiarì la gola.
«Mi dirai tutto dopo» disse sottovoce Tessa a Zoe.
Gabriele aveva uno sguardo determinato e il suo passo era lento, ma deciso. Raggiunse il centro e dopo aver dato uno sguardo a tutti incominciò a parlare.
«Oggi sarà un giorno risolutivo, in cui metteremo la parola fine a questa missione, troveremo le streghe, e dopo averle fermate, il flusso della fonte si esaurirà» si voltò verso Elidoro «Sei stato tu ad annullare gli effetti della barriera? Come hai fatto?»
«No per non prendermene i meriti, ma è stato del tutto casuale: è bastata la musica» Nereo lo guardò attentamente incuriosito «Per ingannare l'attesa ho cominciato a suonare e immediatamente si è dissolta»
«Come faremo a trovare il punto esatto in cui si trovano le streghe?» chiese Zoe.
«Ho studiato a lungo i flussi del male ed ho messo a punto degli strumenti per rilevarli e seguirli. Possono condurci nelle vicinanze della fonte, ma quando il flusso sarà più potente saranno inutili» gli rispose Nereo.
Damiano, sicuro di sé, fece una piccola risata e aprì bocca.
«A quel punto ci penserò io, non sarei un cacciatore di streghe se non sapessi come scovarle»
«E come ci riusciresti? Nemmeno i miei strumenti sono tanto precisi»
«Ho i miei metodi, ti basti sapere questo»
«Il problema è che questa montagna sembra essere pericolosa e sarà difficile non perdersi» constatò il cavaliere, ma Tessa lo smentì subito.
«Per voi semmai! Io la conosco bene, ci ho fatto parecchie escursioni quando ero piccola con mio padre. L'ultima volta che mi ci sono addentrata è stato circa un anno fa. Notai cose parecchio strane»
«Cosa notasti?»
«Ho notato che la vegetazione è più arida di quanto mi ricordassi e ho visto degli animali avere un atteggiamento abbastanza insolito»
«Di che tipo?» domandò Damiano.
«Ho visto un coniglio attaccare e mangiare una rana...»
Damiano fece un'espressione inorridita e rimasero tutti in silenzio per un istante, tranne Nereo.
«È sicuramente un effetto del flusso»
«Tessa sarai tu a guidarci visto che conosci questa montagna» ordinò Gabriele.
«Va bene» rispose sicura.

STAI LEGGENDO
Cronache di Stivalia - La condanna di Rocca Leone
FantasyUn fantasy medievale ambientato a Stivalia una penisola ispirata al territorio italiano dell'epoca. Gli avvenimenti di questa storia si svolgono a Rocca Leone, epicentro della rinascita di un'entità malvagia che trae il proprio potere dalle cattive...