CAPITOLO 50 - Pronto a tutto

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«Come hai fatto a capirlo?» chiese Zoe.

«Ieri sera Elidoro era teso e mi ha chiesto dell'alcool per rilassarsi...»

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«Beh? Sicuro di non volerne un po'? È assolutamente fantastica!» disse il bardo con voce brilla.

«Elidoro sei abbastanza rilassato ora, no? Perché non lasci stare e vai a dormire? Domani sarà una giornata pesante, quindi non per volerti avvelenare la serata, ma dovresti smetterla»

«Io sto benissimo e non sono per niente avvelenato. Di questo dovresti preoccuparti più tu»

«Che vuoi dire?»

«Eh, che voglio dire... pensi sia stupido? No, alchimista! Veditela tu e quegli altri lì! Fatti vostri...»

Elidoro si stese e si mise a dormire. Nereo rimase interdetto e prese una siringa.

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«Ho prelevato del sangue a Elidoro mentre dormiva, ho fatto lo stesso con me e.... con voi. Perdonatemi se non vi ho detto niente, ma non volevo allertarvi, quindi vi ho narcotizzato. Gli esami mi hanno rivelato che Elidoro non era stato avvelenato, mentre tutti noi si. Avevo già notato la particolarità delle sue corde, ma ieri sera le ho analizzate molto di più e ho deciso di sostituirgliele con altre che ho formato sul momento, con la stessa lucentezza e un simile suono, ma molto meno potente»

«Quindi siamo ancora in tempo per salvare le persone di Rocca Leone» constatò Gabriele.

«Allora che facciamo? Non possiamo tornare a Rocca Leone, l'intera città tenterebbe di ucciderci» disse Tessa.

«Non possiamo rischiare di essere sopraffatti dalla folla» ribadì la maga.

«Zoe sei in grado di creare un portale che ci porti direttamente lì?» gli domandò Nereo.

«No, quel tipo di magia non sono mai riuscita a impararla e potrebbe essere più pericoloso che percorrere la strada più diretta. Gabriele tu che dici?»

«Già avete rischiato la vita troppe volte per colpa mia, rischiereste di morire anche voi... Andrò da solo»

«Il sacrificio di Damiano non è colpa tua, è stata una sua scelta> disse Tessa per rassicurarlo.

«Avrei dovuto farlo io»

«Non puoi proteggere chiunque, puoi solo impegnarti con tutte le tue forze... e tu sei il più forte di tutti noi» gli disse Zoe.

«Damiano lo sapeva, non l'hai sentito? Ci ha affidati a te» ribadì la ladra.

«Va bene... prenderemo la strada più diretta, non vedo alternative. Dobbiamo raggiungere il monsignore al più presto, avvertirlo di Elidoro... ammesso che non sia già lì»

«Beh, visto che siamo in vena di follie, avrei qualcosa di estremamente pericoloso da proporti» gli disse Nereo.

«A questo punto va bene ogni cosa» gli rispose il cavaliere.

«In passato ho sintetizzato un siero che aumenta la forza, la velocità e la resistenza fisica di un uomo...» Gabriele guardò perplesso Nereo «Ma serve un fisico particolarmente forte per tollerare i suoi effetti. Forse incrociando la magia guaritrice di Zoe potremmo avere più possibilità che tu riesca a resistere, però ti avverto che potrebbe costarti la vita»

Gabriele era ancora più perplesso, si guardò attorno pensieroso, incrociando lo sguardo di Nereo, Zoe e Tessa, si fermò e sbuffò scuotendo il capo.

«D'accordo facciamolo»

II

Da dietro un cespuglio si sentivano le grida di dolore del cavaliere, alternate da un bagliore brillante.

Davanti ai cespugli Tessa era preoccupata, mentre Nereo era indaffarato con qualcosa di luminoso tra le mani.

«Come sta andando?» domandò Tessa, riferendosi al bagliore che proveniva dai cespugli.

«Sembra abbia reagito bene, curate le ultime ferite potremmo andare»

Nereo si rimise subito all'opera, e dopo qualche minuto, finì quello che stava facendo e allungò a Tessa una freccia con i capelli d'angelo avvolti sulla punta.

«Non sbagliare!» le disse con decisione.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 02, 2022 ⏰

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Cronache di Stivalia - La condanna di Rocca LeoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora