Metà della scuola non faceva altro che parlare di quella stupida festa. A parer mio le persone invitate erano troppe, dove le avrebbe messe Historia? Fatto sta che tutti ne parlavano, dicendo che sarebbe stata magnifica. A me non importava, o meglio, non volevo più andarci.
«Tu cosa indosserai?» mi chiese Mikasa.
«Un vestito?» le dissi sarcasticamente alzando gli occhi al cielo.
«Fin qui c'eravamo arrivate.» disse Annie.
Non volevo un vestito troppo corto, in quella festa ci sarebbero stati degli sconosciuti e non volevo attirare troppo l'attenzione.
«Magari potremmo prepararci tutte insieme, io non so truccarmi.» proposi.
Ero un disastro. La mia bravura nel makeup si limitava a saper mettere il mascara e qualche volta il rossetto; per il resto ero un disastro.
«Ci sto!» esclamarono insieme guardandosi.In quel momento arrivò mio fratello, insieme a Bertholdt e Eren. Quest'ultimo guardò Mikasa con sguardo interrogativo e lei si limitò con un gesto della mano a dirgli che più tardi ne avrebbero parlato. Jean mi sorrise.
«Ho saputo che verrai alla festa.» mi disse Eren.
«Qualche problema?» ecco la mia acidità che veniva fuori.
«Sei tu il problema.» non capii ma feci finta di niente.
«Annie e Mikasa vengono da noi prima della festa, vogliamo prepararci insieme, spero non ti dispiaccia se vengono da noi.» mi rivolsi a Jean, lui guardò Mikasa e sorrise. Che c'era tra i due?
«Non mi dispiace affatto.» questa volta abbassò lo sguardo. La cosa stava diventando imbarazzante.[⚠️: qui Jeankasa è canon]
«L'ultimo posto libero in macchina è mio, non voglio restare sobrio. Eren ti devi sacrificare.» Bertholdt gli diede una pacca sulla spalla.
[⚠️: Bertholdt è completamente diverso dall'anime]
«Siete degli stronzi.» disse Eren e se ne andò.
Quel ragazzo era strano e avevo voglia di seguirlo. Volevo in un certo senso "consolarlo". Ma perchè poi? Tornai alla realtà.
«T/n, non ti dispiace se ti accompagna Bertholdt a casa, vero?» mi chiese Jean. Scossi la testa e lui sorrise.Bertholdt era la persona più noiosa della terra. Il silenzio in macchina era troppo imbarazzante e maledissi la mia casa che era così lontana dalla scuola.
Quando scesi dall'auto mormorai un grazie e scomparii velocemente. Entrai in camera ed iniziai a fare i compiti. Dovevo sbrigarmi prima che venissero le mie amiche per andare alla festa.Mikasa era già truccata e quando arrivò da me, si mise all'opera prima su Annie e poi su di me. Lei si che ci sapeva fare. Il rossetto rosso che avevo sulle labbra stava benissimo con il mio abito nero, non troppo corto e non troppo stretto. Per una volta mi guardai allo specchio e fui soddisfatta di cio che vidi. Annie aveva legato i suoi capelli biondi e Mikasa aveva piastrato i capelli. Ci guardammo allo specchio e iniziammo a fare le sceme, fino a quando Annie non cadde a terra scatendo risate su risate.
«Aiutatemi invece di ridere!» ci urlò.
«Sei troppo buffa!» le disse Mikasa.
Dopo un po' scendemmo, dove Bertholdt e Jean ci aspettavano.
Jean guardò Mikasa e lei arrossì.
«Sei bellissima.» le disse facendole fare un giro.
«Andiamo?» chiese Annie.La casa di Historia non si poteva definire una casa, era troppo grande. Probabilmente i suoi erano ricchi da far schifo.
La musica si sentiva già da fuori e alla porta ci aprì un ragazzo ubriaco che ci urlò «Datemi una scopa e la renderò felice!»Tutti ballavano e bevevano come dei matti.
Era stato allestito un tavolo, pieno di alcolici di tutti i tipi. Io e Annie, rimaste sole, ci recammo lì.
Riempì due bicchieri e me ne porse uno. Lo presi e cominciai a bere.
Qualcuno mi urtò e per fortuna non sporcai il mio vestito.
«Hey, sta' attento!» urlai cercando di sovrastare la musica.
Il ragazzo di girò. Era Eren. Mi sorrise.
«Guarda chi si vede!» disse «Non dovresti bere alla tua età!»
«Ho 17 anni.» qualcuno mi spinse e finii tra le braccia di Eren. Mi allontanai subito.
«Ragazzi venite su! Stiamo giocando a Buffalo!» ci prese per mano e ci trascinò su. Eren rideva e mi guardò.
C'erano alcuni ragazzi seduti attorno ad un tavolo pieno di alcolici. Dove diavolo ero finita?
La ragazza ci fece sedere e ci porse dei bicchieri.
«E quando finisce il gioco?» chiesi.
«Di solito non ce lo ricordiamo.» disse un ragazzo.
"Bene T/n, stai facendo la più grande stupidaggine della tua vita."
Volevo andarmene, ma Eren mi confortò con lo sguardo.
«Stai tranquilla, ti porto via prima che tu perda il controllo.»
Stavamo messi bene.Il gioco iniziò e a turno ognuno beveva dal suo bicchiere. Arrivata al quinto quasi non capivo più niente. Eren si era fatto eliminare subito, ma io mi stavo divertendo. All'improvviso mi prese per mano e mi portò fuori.
«Dove mi stai portando?»
«A casa, o meglio, da tuo fratello.»
Mi fermai e lui mi tirò per un braccio.
«Io non voglio andarmene, restiamo un po'!»
Lui rise.Il suo sorriso era bellissimo. La cosa più bella che avessi mai visto.
«E poi come torni a casa?»
«Mi accompagni tu.»
"T/n, ma che stai dicendo?"
«E io cosa ci guadagno?»
«Scegli tu.» Mi appoggai al muro.
«Un appuntamento.» mi sorrise e io non capii più niente.Scendemmo giù, dove presi da bere. Non riuscivo a capire più niente.
[884 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐞]
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𝗒𝗈𝗎 𝖼𝗈𝗆𝗉𝗅𝖾𝗍𝖾 𝗆𝖾 . 𝖾𝗋𝖾𝗇 𝗃.𝗑𝗋𝖾𝖺𝖽𝖾𝗋
FanfictionNella nuova scuola, T/n Kirtschtein, una ragazza di 17 anni in cerca della sua vera felicità, conoscerà Eren Jaeger, un ragazzo molto particolare... Ci saranno disguidi, litigate ed incomprensioni ma sarà il cuore a comandare i nostri due protagonis...