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𝗲𝗿𝗲𝗻'𝘀 𝗽𝗼𝘃
- - - - - - - - - -Perché organizzavano sempre queste schifose uscite? Sembravamo dei bambini di quattro anni ad andare al boowling, tanto li avrei stesi tutti.
«Ci vediamo più tardi.» dissi sbattendo la porta e raggiungendo la mia auto.Il mio umore non era dei migliori, avevo litigato con Mina per una stupidaggine: doveva andare ad una festa di lavoro dei suoi e voleva essere accompagnata da me, io non volevo entrare ancora nella sua famiglia, perché voleva accelerare tutto? Non le avrei mai capite le donne.
Accesi il motore e partì a tutta velocità, ero già abbastanza in ritardo. Pensavo all'indomani e al coach che mi avrebbe sgridato. Non avevo risposto alle sue chiamate riguardo ad un'audizione. Ma cosa mi poteva importare a me se qualche stupido ragazzino voleva entrare nella squadra? Tanto non lo avrei mai fatto giocare, ci avrebbe fatto perdere tempo solamente.
Entrai nel parcheggio del boowling ed il mio telefono iniziò a squillare. Cosa voleva Jean?
«Sono qui deficiente.» gli dissi.
«Muovi il culo allora.» chiusi la chiamata ed entrai.
Marco, Colt e Porko stavano già giocando mentre gli altri erano attorno al tavolo di biliardo a guardare Armin e Levi che giocavano. Solo Jean mi stava aspettando con le braccia incrociate e sicuramente voleva dirmene quattro su come avevo mandato a quel paese Mikasa di fronte a lui. Ultimamente trattavo male tutti, non mi riconoscevo più.
«Ehy Eren, vuoi unirti a noi?» mi chiese Marco.
«Vuoi essere battuto?» si voltò, probabilmente offeso dalla mia risposta, che andasse al diavolo. Jean iniziò a parlare sui suoi stupidi problemi con mia sorella, su quanto l'amava e quelle robe simili, perché non potevo dire lo stesso di me e Mina? Quando ne ebbi abbastanza delle sue chiacchere mi uni agli altri attorno al tavolo.
Levi giocava contro Marco adesso.
«Avete saputo della new entry?» ci chiese Porko e Colt si alzò.
«Come mai non l'avete invitato?» chiese Armin ridendo.
«Tu pensi che una ragazza sarebbe venuta con noi?» quella di Colt sembrava più un'affermazione. Io e Jean ci guardammo e forse pensammo alla stessa persona. La stessa persona che aveva abbandonato la squadra delle ragazze, ma era impossibile
«Marco penso che anche gli altri vogliano i dettagli.» disse Colt.
«Ve l'ho già detto, è stata una stupida audizione noiosa come le altre, cosa volevate? Un tappeto rosso? Il coach non farà distinzioni.» disse poggiandosi sulla stecca, ma chi si credeva di essere?
«Ma chi è la ragazza?» chiesi.
«Vuoi farti pure lei Jack?» rise Porko.
«La sorella di Jean.» disse Colt. Strinsi forte il bordo del tavolo, non poteva averlo fatto davvero. Non poteva essere riuscita ad entrare nella squadra così facilmente. Tutta colpa mia! Se solo mi fossi presentato venerdì.
«E il signorino l'ha pure baciata.» continuò Colt.
«Cosa hai detto?» i miei occhi erano due fessure e la rabbia che avevo in corpo mi avrebbe ucciso a breve. Quel verme l'aveva baciata? E lei c'era stata?
«Ragazzi è solo un bacio.» rise, ma la sua risata non durò a lungo.
Gli diedi un pugno. Lui non la meritava, non doveva neanche immaginarsi accanto a lei. Ero quasi certo che T/n non lo considerasse neanche, ma lo aveva baciato.
«Eren ma che fai?» mi disse rialzandosi.
«Non provare mai più a rifarlo.» gli dissi.
«Eren non è un grosso problema, calmati.» lo spinsi. «Non merita di essere una tua conquista.»
«Lei non è una conquista. Stai esagerando.» mi mise una mano sulla spalla e io lo scansai violentemente.
«Eren andiamo via.» Levi mi afferrò per le spalle e mi portò fuori prima che potessi strozzare Marco con le mie mani. "Quel verme..."Diedi un calcio al muro.
«Vuoi calmarti?» mi disse Levi venendomi dietro.
«Dovrei essere io quello incazzato non tu!» aveva ragione, come dargli torto? Io dovevo fregarmene, io stavo con Mina.
«L'ha baciata!» urlai e mi misi le mani tra i capelli.Appena entrai a scuola la prima cosa che feci fu cercare il coach, doveva mandarla fuori, non potevo sopportare la sua vista, specialmente nella cosa che amavo fare di più.
Aprii la porta con violenza e me la ritrovai seduta di fronte a lui, in una delle due poltrone. I suoi occhi c/o mi scrutavano sorpresi, probabilmente si domandava perché ero così infuriato.
«Jaeger finalmente ti sei deciso a rispondere alle mie chiamate.» mi disse il coach.
«Ho avuto da fare.» gli dissi schietto.Cosa aveva da ridere?
«Beh ti presento la new entry.» la indicò e prima che potesse parlare intervenni.
«Deve mandarla via, io non ero presente durante il provino.» T/n mi lanciò un'occhiata che mi perforò l'anima. Mi avrebbe odiato, ma lo facevo per lei a starle lontana, lo facevo per me.
«Stai scherzando?» mi chiese lui.
«Non sono mai stato così serio.»
«Io non me ne vado.» disse lei. La sua voce, non faceva altro che distrarmi, lei, mi distraeva da tutto.
«Le posso parlare?» chiesi al coach facendo finta di non aver sentito T/n. Lui si alzò e mi raggiunse fuori. Questa storia doveva finire.Fu difficile convincerlo, ma alla fine vinsi io.
O T/n o io, doveva scegliere e alla fine scelse me.
L'indomani ci sarebbe stata dinuovo l'audizione e l'avrei mandata a casa, avevo già un bel po' di scuse pronte alle quali il coach doveva accontentarmi.
Durante gli allenamenti il livido di Marco era abbastanza visibile e alle domande dei ragazzi assenti aveva inventato una scusa. Era troppo codardo per dire la verità ed io ero troppo furioso per tenere a freno la mia lingua e le mie mani. La situazione peggiore era quella che non potevo parlarne ad Jean, non sapevo cosa dirgli, cosa fare. La porta della palestra sbattè e tutti si voltarono.
T/n venne verso di me, più furiosa che mai.
«Dobbiamo parlare.» mi disse con un tono così acido che mi fece infuriare di più.
La seguii fino al corridoio che conduceva agli spogliatoi, lì non ci avrebbe sentito nessuno e sinceramente più che parlare con lei preferivo fare altro, le sue labbra che si muovevano in quel modo mi facevano impazzire.
«Perché mi hai fatta cacciare?» mi chiese.
«Perché non meriti di entrare in questa squadra, non sei al nostro livello e porteresti solamente dei problemi.» l'avevo ferita con quelle parole, ma forse era meglio così.
«Problemi? Ma sei serio?» rise nervosamente ed indietreggiò.
«Certo, saresti capace di farti tutta la squadra, ci faresti litigare tutti.» le puntai un dito contro.
«Sei serio? Non sono come certe persone che frequenti!» mi urlò.
«Si che lo sei, hai già iniziato con Marco. Com'è stato baciarlo T/n?" andai verso di lei, ero veramente furioso. «Chi è il prossimo eh? Con chi altro vuoi far litigare tuo fratello?" iniziò ad indietreggiare «Chi altro vuoi fare impazzire?»
«Stai delirando!» mi disse. Ormai era appoggiata al muro.
«Sei tu che mi fai impazzire!» diedi un pugno al muro e la vidi sussultare «Perché non riesci a starmi lontano anche per due secondi? Ti odio T/n!» nel suo sguardo vidi la paura. Ripensai al tono di voce che avevo, al pugno dato al muro accanto a lei e improvvisamente mi sentì uno schifo, ero come Floch.
«T/n...» mi staccai da lei e la vidi andare via, le afferrai un polso.
«Lasciami Eren.» la sua voce tremava e mi strattonò per liberarsi.
Non le corsi dietro, non meritava di essere inseguita da uno come me. Avevo detto delle cose che non pensavo, dette con rabbia, ma per lei adesso erano la verità. Stavo rinunciando alla cosa più bella che era arrivata qui per caso e che aveva scombussolato tutta la mia vita.
Mi misi a correre verso di lei prima di commettere un altro errore lasciandola andare via.[1287 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐞]
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Chi pensa che Eren sia un rincoglionito commenti qui ️🙋♀️-->Vabbè oh tutto ciò mi sta piacendo.
Secondo voi come andrà avanti? Qua sotto vi lascio commentare con le vostre opinioni. Ciaoo<33🍓𝐨𝐩𝐧𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢𝐧𝐮𝐨 -->
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𝗒𝗈𝗎 𝖼𝗈𝗆𝗉𝗅𝖾𝗍𝖾 𝗆𝖾 . 𝖾𝗋𝖾𝗇 𝗃.𝗑𝗋𝖾𝖺𝖽𝖾𝗋
FanfictionNella nuova scuola, T/n Kirtschtein, una ragazza di 17 anni in cerca della sua vera felicità, conoscerà Eren Jaeger, un ragazzo molto particolare... Ci saranno disguidi, litigate ed incomprensioni ma sarà il cuore a comandare i nostri due protagonis...