Mi svegliai riposata, forse un po' troppo e poi mi ricordai, la scuola. Saltai giù dal letto e guardai l'ora sul mio telefono, ero in ritardo e a malapena sarei riuscita ad entrare in orario, dovevo entrare per forza a seconda.
«Eren svegliati!» dissi scuotendolo.
«Mmh...» si girò mettendosi un cuscino in faccia «Idiota è domenica.»
Mi fermai di botto e controllai meglio, ecco perché la sveglia non era suonata.
Tornai a letto o meglio, tra le sue braccia e chiusi dinuovo gli occhi.Mi svegliai con il telefono di Eren che squillava per la centesima volta, ma chi era?
«Che c'è?» disse rispondendo più incazzato che mai.
Mi voltai per guardarlo e sentii una serie di risposte fredde.«Avevo da fare.»
«Non ha un passaggio?»
«Non ci vengo.»
«Non mi interessa, sono affari suoi. Ciao.»
Posò il telefono con troppa forza sul comodino e si alzò, si stava preparando per uscire.
«Te ne vai di già?» chiesi dispiaciuta.
«Mi hanno rovinato la giornata.» tagliò corto.
«Cos'è successo?» chiesi mettendomi seduta.
«T/n ti risponderei male e non voglio litigare con te, poi ti spiegherò tutto.» mi guardò dubbioso «Ci sentiamo.» disse dandomi un bacio e andandosene aprendo la porta. Non riuscivo a capire se fossi più stupita per il fatto che mi avesse baciata, per il fatto che mi avesse detto a dopo o perché non mi aveva dato spiegazioni.Per il resto della giornata non mi sentii con Eren e neanche con Jean e venni a sapere da Colt che erano insieme, chissà cose avevano di così importante da fare.
Ne approfittai per studiare qualcosa e mantenere la mente impegnata.L'indomani andai a scuola con Jean e mi disse che erano stati tutto il tempo da Porko anche se Mikasa continuava a chiamare Eren e a dirgli di tornare a casa dove c'erano Mina e Hitch. Ero contenta che non ci fosse andato e che le avesse evitate.
«Buon giorno!» disse Pieck sedendosi sul muretto.
«Alla prima ora ho una verifica, non iniziare con la tua stupida felicità.» disse Sasha mentra mangiava una brioches incartata.
«lo me ne vado prima.» rise Jean.
«Dove vai?» gli chiese Pieck.
«Arriva mia nonna, sai, si trasferisce da noi.» me ne ero completamente dimenticata. La nonna si era stancata di vivere da sola, così mamma le aveva proposto di venire a stare da noi per un po' ed io come al solito mi ero dimenticata di un avvenimento importante.
Doveva arrivare anche mia zia con lei, per una "breve vacanza" come la chiamava lei. Ecco, mia zia mi preoccupava, ora ricordavo perché non ci avevo pensato molto.
«Magari mi porti con te.» rise Mina. Quanto odiavo la sua voce?
Mi voltai a guardarla e stava abbracciando Eren. Il mio cuore era diventato di pietra e avrei voluto spaccarle la faccia.
Eren vide il mio sguardo e si allontanò da lei. Prima che qualcuno potesse aggiungere qualcosa la campana suonò e velocemente cercai di raggiungere la mia classe.
«Ora scappi?» rise prendomi per un polso.
«Vai dalla tua amica- Ah, buongiorno.» dissi liberandomi.
«Sei gelosa?» mi raggiunse «Qualche problema?» rise.Entrai in classe prima di sentirlo parlare ancora e raggiunsi il mio banco.
Le ore di lezione furono le più brutte della mia vita, tutti i prof di quel giorno interrogarono e anche se non fui chiamata l'ansia c'era e quando le lezioni finirono ne ero sommersa.
«Vuoi un passaggio?» mi chiese Pieck.
«Come mai questa gentilezza?» risi.
«Un uccellino mi ha detto che non vuoi vedere certe persone...»
«Penso che l'uccellino sia bene informato.»
«Sapessi il passero!» continuò facendomi ridere più forte e aprendo la macchina.
«A me il passero ha detto una cosa invece.» dissi pensando a Porko. Sembrò capirmi al volo e il suo sorriso si spense.
«Sono confusa e imbarazzata e dovrebbe parlarmi.»
«Ha paura di farlo.»
«Anche io.» mi guardò pensierosa.
«Perché?»
«Perché non so come affrontare la situazione, è tutto nuovo per me.»
«Aspetta, quindi ti piace Porko?» domandai.
«Ho sempre avuto una piccola cotta per lui, ma niente di serio.»Ecco, proprio in quel momento mi squilló il telefono.
Era lui, Eren.
«Cosa vuoi?» risposi e Pieck sorrise maliziosamente.
«Ci vediamo a casa tua.» mi disse e riagganciò.
Questa cosa mi stava iniziando a dare su i nervi. Doveva smetterla di giocare con me.
La cosa che mi aveva dato su i nervi era il fatto
che neanche mi avesse salutata e alle mie spalle abbracciava la bella Mina.Pieck entrò in casa con me e come al solito, la sfortuna volle che tutti fossero a casa.
«T/n!» disse la nonna vedendomi e abbracciandomi «Chi è lei? La tua ragazza?» chiese.
«Sono un sua amica.» disse Pieck che venne travolta da un abbraccio.
«Eccola qua la zucchina vivente!»"Oddio" mia zia iniziava con quella storia?
Da bambina giocavo con una bambina e un giorno quando mi ero fatta male lei era venuta a trovarmi e io gli avevo tirato una zucchina addosso, da quel momento mi chiamava così.
«Che ci volevi fare con uno come lei da sola in casa?» mi chiese.
Leggevo l'imbarazzo di Pieck nei suoi occhi e mio padre che sbucava dal corridoio seguito da Eren non era il massimo.
«Ma che sta succedendo?» chiese mia madre scendendo con i capelli bagnati?
«E lui da dove sbuca?» chiese la nonna vedendo Eren stupito.
«Nonna lui è un mio amico.» disse Jean cercando di risolvere la situazione.
«Un burrito?»
Pieck iniziò a ridere insieme a mia zia, la sua risata imbarazzante mi fece sprofondare nella vergogna. Mia zia non rideva, urlava.
«Un amico!» urlò Jean serio.
«Ho dimenticato l'apparecchio in cucina, scusa.» disse tranquilla lei.
«Cosa ci faceva in camera tua?» chiese mio padre serio. Non sapevo cosa rispondere e Jean decise di togliere dai piedi un po' di persone. Dovevo approfittarne per inventarmi qualcosa.
«Dovevamo studiare.» dissi cercando di essere credibile.
«Com'è entrato?» chiese ancora.
«Jean?» domandai cercando con lo sguardo Eren che parve sollevato.
«Se ti trovo ancora lì sei morto.» gli disse mio padre andandosene.
«Hai detto le mie stesse parole.» disse lui facendo un respiro di sollievo.
«Senti c'è la mia famiglia nell'altra stanza, non voglio stare qui con te.» dissi fredda.
«Beh, andiamo.» disse lui tranquillo.[1038 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐞]
STAI LEGGENDO
𝗒𝗈𝗎 𝖼𝗈𝗆𝗉𝗅𝖾𝗍𝖾 𝗆𝖾 . 𝖾𝗋𝖾𝗇 𝗃.𝗑𝗋𝖾𝖺𝖽𝖾𝗋
FanfictionNella nuova scuola, T/n Kirtschtein, una ragazza di 17 anni in cerca della sua vera felicità, conoscerà Eren Jaeger, un ragazzo molto particolare... Ci saranno disguidi, litigate ed incomprensioni ma sarà il cuore a comandare i nostri due protagonis...