(20)

377 15 14
                                    

Vidi Eren venire verso la mia finestra. Avevo un'aria sconvolta e quando l'aprì con forza mi resi conto che c'era che c'era qualcosa che non andava. Mi guardò per un attimo e poi si mise le mani sulla testa.
«Ho fatto una cazzata.» mi disse.
«Ne fai tante, la cosa non mi sorprende.» feci spallucce e posai il libro che avevo in mano. Chiusi la finestra e con le mani sui fianchi lo osservai.
«Ti capita mai di sentirti un idiota e di avere l'improvvisa voglia di schiaffeggiarti da solo?» mi chiese.
«Questa è la tua descrizione.» dissi ridendo.
«Oh T/n, sono uno stronzo!» si buttò sul letto.
«Lo avevo appena rifatto.» lo ammonì, ma non mi diede retta.
«Prese il telecomando e accese la tv. Non riuscivo proprio a capirlo quel ragazzo.
Prima litigavamo, poi stavamo insieme, ci allontanavamo, ci baciavamo, ci consolavamo e poi veniva da me e mi ignorava. Ma cosa dovevo fare con lui?
Sbuffai e presi il mio cellulare. C'era un messaggio di Mikasa. Era uscita con Jean, ecco perché Eren era venuto da me. Non le dissi niente e le augurai buona fortuna. Quella coppia stava andando alla grande.
«Devo andare.» disse con lo sguardo perso nel vuoto, probabilmente aveva qualche strana idea in testa.
Non feci neanche in tempo a salutarlo che già correva nel prato.

Andare a scuola fu un suicidio. Dopo quello che era successo, pensavo di essere diventata qualcosa per Eren, invece mi sbagliavo. Lui e Mina erano appiccicati e non si erano neanche accorti dal mio arrivo. Mikasa era rimasta spiazzata da quella visione e la rabbia era evidente. Annie arrivò da sola e mi sussurrò all'orecchio un «mi dispiace», che mi lasciò stupita.
Ultimamente succedevano cose troppo strane ed io non avevo ancora trovato una risposta a certi comportamenti.
«Che schifo di giornata.» mi disse Colt mettendomi un braccio intorno alle spalle e guidandomi dentro la scuola.
«T/n sei una stronza!» mi urlò ironicamente Pieck «Dovevi aiutare me e Historia con la festa! Te ne eri dimenticata? Vabbè, questa sera saremo senza palloncini.»
Me ne ero completamente dimenticata; avevo perso la concezione dei giorni.
«Scusami!» le dissi abbracciandola.
«Ma se questa sera non vieni hai chiuso.» disse dandomi uno schiaffetto e se ne andò.

Fortunatamente la giornata passò senza imprevisti. Hitch era assente, non c'era traccia di Eren e della stronza di Mina ed i miei amici mi avevano messa di buon umore e, cosa ancora più strana, Annie sembrava tornata quella di un tempo. Per pranzo si unì a noi.
«Cosa metterai questa sera?» mi chiese.
«Non lo so, avevo completamnete dimenticato che oggi fosse il 31 di ottobre.» le dissi.
«Cattiva.» mi disse Pieck.
«Tipico di T/n.» disse Porko.
«State tranquilli, la preparo io e poi vi raggiungiamo.» disse Mikasa guardando Jean, lui le sorrise. Erano adorabili.
La campanella ci interruppe e insieme a Annie e Mikasa mi incamminai verso l'ora noiosissima di matematica.

Come al solito non capii niente della spiegazione, come il resto della classe.
Ad un tratto una ragazza uscì esasperata guardando male il prof.

«T/n, passo da te alle sette, porto tutto io, compreso il vestito.» disse Mikasa quando uscimmo dalla classe.

Come al solito, prepararmi fu un disastro: odiavo tutto quel trucco in viso e quel vestitino bianco mi faceva sembrare una sposa cadavere. Nonostante Mikasa dicesse di invidiarmi io continuavo a non crederle, non mi piacevo per niente, ma avevo acconsentito solo per farla felice e perché non avevo nulla da indossare.
Questa volta come acconciatura, avevo scelto delle trecce che cadevano ai lati delle spalle. Il vestito era con delle spalline poco spesse, stretto in vita ed aveva una gonna un po' più larga. Infine, per non avere freddo prese una mia giacca in jeans; e il rossetto rendeva tutto "perfetto" secondo Mikasa. Lei era ossessionata dal rosso.
Jean bussò alla porta ed entrò subito. Nel vedendomi sgranò gli occhi.
«Che c'è?» chiesi frustrasta.
«Se non fossi mia sorella-» iniziò a dire, ma la fidanzata gli tirò un calcio e lui la tirò a sé.
«Emh...» dissi e loro si voltarono verso di me sorridenti.

𝗒𝗈𝗎 𝖼𝗈𝗆𝗉𝗅𝖾𝗍𝖾 𝗆𝖾 . 𝖾𝗋𝖾𝗇 𝗃.𝗑𝗋𝖾𝖺𝖽𝖾𝗋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora