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𝗲𝗿𝗲𝗻'𝘀 𝗽𝗼𝘃
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Cosa avevo di così importante da dirle?
Beh, innanzitutto la volevo ringraziare per essermi stata accanto nei momenti peggiori, per aver reso la mia vita migliore, per avermi fatto capire cosa conta di più nella vita e un altro miliardo di cose, ma non gliele dissi.

Appena l'avevo vista fuggire da me avevo capito che qualcosa non andava e come al solito stavamo litigando.
Per colpa mia, perché non sapevo dire di no. Se solo mi avesse fatto parlare, le avrei spiegato che di Mina non me ne importava niente, ma che non potevo cancellarla completamente dalla mia vita. T/n era troppo importante per me e rischiare di perderla per queste stupidaggini mi mandava in bestia.

«Niente.» le risposi quasi con un filo di voce. Nei suoi occhi leggevo la rabbia che provava nei miei confronti.
«Va' via Eren, perfavore.» se ne stava andando di nuovo, non potevo crederci.
«Ti prego.» la feci voltare verso di me e le posai una mano sulla guancia «Sii mia.» le sussurrai guardandola negli occhi.
«Ragazzi la torta!» Historia venne verso di noi.

Qualcuno doveva sempre interromperci, stavo iniziando ad odiarli tutti.

Asciugai le lacrime di T/n e prendendola per mano entrammo insieme agli altri.

Stavano già cantando tanti auguri e Colt imbarazzato non sapeva dove guardare, si limitava a sorridere come un idiota.
Era questa la parte divertente dei compleanni. Stavi li fermo mentre futti ti cantavano la canzoncina e non vedevi l'ora che finisse per far scomparire tutta l'attenzione su di te.

«Facciamo una foto tutti insieme» urlò suo cugino. Ci posizionammo tutti accanto a lui ed eravamo cosí tanti che alcuni salirono sulle sedie.
«Cosa sono queste facce?» Jeann venne verso di noi con un bicchiere di spumante in mano.
«Venite a divertirvi!» Sasha ci prese per mano e T/n come al solito se ne andò. Restai per un po' con Sasha e gli altri e riuscì a distrarmi.

Volevo solo chiarire questa situazione e spiegare a T/n come stavano realmente le cose, le volevo dire che ero disposto a provarci.

«Hai visto Porko?» mi chiese Pieck.
«Credo sia fuori, se vuoi ti accompagno» gli urlai all'orecchio.
Lei annuì e la seguii fuori.

Ero talmente in sovrappensiero che non feci caso alle persone che urtavo mentre camminavo, volevo solamente lei al mio fianco.

Porko era appoggiato al muro a fissare il contenuto del suo bicchiere mentre girava e stava ridendo da solo, come un matto, era davvero in condizioni pietose.
«Ehy ragazzi!» barcollando venne verso di noi «Prima T/n era con Levi ed era davvero arrabbiata.» rise e mi puntò un dito contro.
«Vieni dentro.» Pieck lo prese per un braccio.
«Sai che ti odio?» rise ancora «Forse ti amo, ma non lo so, sei così conplicata!»
Aiutai Pieck a sorreggerlo e a portarlo dentro.
«Non ci credo!» disse T/n venendo verso di noi insieme a Sasha.
«Ma come ti sei ridotto?» rise Sasha.
«Zitta brutta ingorda. Tu non sai come mi sent-» fece un singhiozzo.
«E a te ti metto in forno, Porko.» ribatté.

Dopo averlo lasciato nelle mani dei ragazzi presi di nuovo T/n in disparte.
«Allora...» non sapevo esattamente cosa dire.
«Allora»sorrise lei imbarazzata.
«Mi dispiace.»
«Lo so.» abbassò lo sguardo per poi riportarlo su di me.

Ero consapevole del fatto che fossi cambiato, cambiato grazie a lei e mi ero reso conto che dovevo andare fino in fondo a questa storia. Se solo me lo avessero detto qualche mese prima probabilmente avrei riso di gusto, ma adesso, adesso era tutto diverso, ogni cosa era stata stravolta conpletamente. Per la prima volta potevo dire si essere innamorato di una ragazza, così innamorato da farmi schifo da solo, così innamorato da starci male per interi giorni. Mi ci era voluto un po' a capirlo e anche se può sembrare strano ero riuscito a capirlo grazie alle persone sbagliate.

«Io non voglio che tu sia gelosa di Mina o di qualcun'altra, perché non ne hai motivo.»
«Hai ragione, io non sono nessuno per lamentarmi e-» eccola che incominciava con la solita storia. In quei momenti, quando diceva quelle cose con serietà mi domandavo se lei provasse le stesse cose per me.
«Non iniziare a sparare cazzate.» la frenai e lei sgranó gli occhi «C'è un motivo se dopo tutte le stupidaggini che combino torno indietro a chiederti scusa; se ci sto male, davvero male e sono disposto a mollare tutto, non so se tu l'abbia capito o meno.» si morse un labbro e trattenne un sorriso.
«Forse ho troppi dubbi in testa per credere che sia vero.»
«Non mettermi con le spalle al muro.» sorrisi.
«Fare una dichiarazione d'amore non rientra nella lista di cose che sai fare eh?» rise. Adesso era rilassata e i suoi occhi brillavano, finalmente c'ero riuscito.
La stavo rendendo felice e se pensavo che adesso sarebbe stato semplice mi sbagliavo. Non riuscivo a trovare le parole per concludere il mio discorso.
«Ok, ho bisogno di tempo.» mi grattai la testa.
«Hai tutto il tempo che vuoi.» mi posò una mano sulla spalla.
«Ti giuro che avevo preparato un discorso bellissimo» mi portò le mani al collo e sorrise.
«Come iniziava?» mi guardò negli occhi.
«Non avrei mai pensato di innamorarmi di un'acida come te.»
«Davvero?» le mie labbra sfiorarono le sue.
«Il bello è proprio questo, mi ci sono innamorato.» la baciai e per la prima volta la stringevo a me con la certezza che non se ne sarebbe andata, che sarebbe rimasta.

Adesso dopo tutti quei mesi di confusione, nei quali mi sentivo soffocato e oppresso dall'indecisione, con la certezza che non se ne sarebbe andata, che sarebbe rimasta.

Adesso dopo tutti quei mesi di confusione, nei quali mi sentivo soffocato e oppresso dall'indecisione, mi sentivo felice. Mi sentivo come se un grosso peso che avevo dentro fosse volato via e adesso finalmente ci fosse solo la pace.

Era una sensazione indescrivibile. Tutti mi aveva detto di rinunciare, che non ero alla sua altezza che l'avrei fatta solamente soffrire e forse avevano ragione. L'avevo fatto, ma adesso era tutto diverso, ero riuscito a cambiare me stesso pur di averla. Avevo cambiato completamente i miei modi di fare, non ero più lo stronzo menefreghista al quale non inportava niente dei sentimenti della propria ragazza, adesso la cosa più importante era il suo sorriso e la gioia che leggevo nei suoi occhi quando si incrociavano con i miei.

Adesso avevo un nuovo obiettivo, migliore di tutti gli altri, il mio obiettivo era renderla felice.

[1087 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐞]

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Adesso possiamo dire che la rincoglionaggine è quasi sparita. Finalmente il nostro adorato Eren non è più il coglione di prima e T/n è meno cretina (forse) e possiamo dire che finalmente si sono messi insieme (questa volta veramente).
Questo è il penultimo capitolo e poi ci sarà l'epilogo. Domani pubblicherò gli ultimi due capitoli e questo "viaggio"  si concluderà. Sono stra emozionata! Ma anche triste (;´༎ຶٹ༎ຶ')

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𝗒𝗈𝗎 𝖼𝗈𝗆𝗉𝗅𝖾𝗍𝖾 𝗆𝖾 . 𝖾𝗋𝖾𝗇 𝗃.𝗑𝗋𝖾𝖺𝖽𝖾𝗋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora