Nei giorni successivi non parlai minimamente con Eren, ma pensai che la sua idea sul nostro "rapporto" fosse abbastanza chiara. A quanto pare adesso si frequentava con una certa Mina Carolina ed io avevo imposto a me stessa di non pensarci più e andare avanti.
Levi era davvero carino con me ed eravamo diventati davvero uniti, come del resto anche con il mio gruppo di amici. Passavamo quasi sempre i pomeriggi insieme e finalmente mi sentivo felice; forse anche per me era arrivato un periodo di felicità.
Hitch, come punizione, era stata esclusa per una settimana ed era stata screditata dal ruolo di capo delle cheerleader, quindi avevamo di fare una votazione per eleggere quello nuovo.
Sasha ci aveva invitate a casa sua per farlo e quel pomeriggio lo avevamo trascorso insieme. Avevamo eletto Pieck ed ero molto contenta per lei. Da quello che mi aveva detto desiderava esserlo da tanto, ma a causa di Hitch era sempre rimasta al secondo posto.
Il resto del pomeriggio lo passammo tra i pettegolezzi.
«T/n, ma tra te e Levi c'è qualcosa? Vi abbiamo visti tutti in mensa.» mi chiese Mina.
Odiavo quella sua voce fastidiosa e il suo modo di fare.
«Non c'è niente, siamo solo amici. Piuttosto tra e Eren?» sperai tanto che l'acidità della mia voce non si sentisse.
Mikasa mi lanciò un'occhiataccia che io ignorai. Anche a lei Mina non stava simpatica, ma non voleva che la mettessi contro.
«Beh, è molto carino con me e si è già presentato ai miei genitori. Quando siamo andati alla fattoria di mio zio siamo andati nel capannone e beh...» abbassò lo sguardo fingendosi in imbarazzo.
Tutte le sorrisero e le dissero che erano felici per lei, mentre io avrei voluto picchiarla. Da quando avevo istinti omicida? Dovevo odiare Eren, era stato lui a fare il doppio gioco, anzi, non l'aveva proprio fatto; lui aveva giocato con me e adesso con lei. Certo, lei gliela aveva data subito."Povera illusa. Si aspetta che continui a trattarla da principessa?"
«Secondo me vi metterete insieme!» le disse Historia sorridente.
«Ultimamente mi è sembrato distante ed è ritornato a comportarsi da idiota, ma a me piace proprio per questo.» le disse."Non capisci. Presto sarai al mio stesso punto."
Dalla troppa dolcezza decisi a di alzarmi e prendere un bicchiere d'acqua, quando suonò il campanello. Urlai il nome di Sasha e lei mi disse che potevo aprire la porta.
Ovviamente nessuna poteva scomodarsi, dovevano sentire ciò che diceva Mina."Ma da quando in qua mi faccio certi persieri?"
Aprii la porta e mi ritrovai davanti Eren. Avrei voluto piangere per la rabbia che avevo nei suoi confronti, ma cercai di trattenermi. Cosa voleva?
«Cosa vuoi?» gli chiesi lasciandolo passare.
«Chiederti scusa.»
«Chiedermi scusa? Sei venuto fin qui per questo?»
«No.» abbassò lo sguardo.
«Ma certo, sarai venuto per la tua nuova fidanzatina.»
«Non è la mia fidanzatina!» disse alzando il tono della voce.
«Ma ti sembro così stupida!?» gli urlai.
Le ragazze avevano smesso di parlare, probabilmente stavano origliando. Adesso mi ricordai perché odiavo avere amiche femmine.
«T/n io non so più cosa fare con te, mi fai impazzire!» si portò le mani alla testa.
«Sono io che non so cosa fare con te! Prima vieni a casa mia, mi baci, esci con me, mi fai credere che non sia per ripicca ma poi mi tratti di merda. Come la mettiamo, mh? Scusa, ma ti sembro una facile? Te ne vai con una diversa e poi vieni a chiedermi scusa? Non sei normale!» le lacrime uscirono da sole.
Avevo realizzato troppo tardi che le altre avevano sentito tutto e quando Mikasa uscì, chiudendo la porta e venendo verso di noi, capii dalla sua espressione di aver fatto una cazzata. Si avvicinò a suo fratello e gli diede uno schiaffo talmente forte che mi fece sobbalzare.
Eren aprì la porta e se ne andò.
«Mi dispiace.» dissi a Mina che era ormai in lacrime. Lei venne verso di me e mi abbracciò. Sebravamo due cretine: in lacrime per lo stesso ragazzo agli occhi del quale non contavamo niente.
La giornata era stata rovinata ed io avevo decisamente chiuso con lui.Per tutto il pomeriggio e la sera mi rifugiai in camera mia e piansi.
«Perché nella mia vita deve andare tutto storto!? Perché non riesco ad essere felice per un lungo periodo?!» dissi mentre stringevo il cuscino.
«Eren mi ha raccontato tutto.» mi disse Jean mentre guidava per andare a scuola «Ringraziami per non avergli spaccato la faccia, che se la prossima non mi dici la verità la spacco a te.» sorrise.
Io non risposi. Avevo pianto così tanto che gli occhi erano gonfi ed avevo il mal di testa, non volevo iniziare di nuovo.
Ero fatta così: ci rimanevo male anche per una minima cosa. Mi affezionavo subito e poi succedeva questo. Prima o poi mi sarebbe passato.
«T/n ti prego dì qualcosa.» disse mentre si sistemava i capelli.
«Non so cosa dire, sono stata una stupida.» dissi quasi sussurrando. Probabilmente mi avrebbe detto che mi aveva avvertita o cose così, invece non lo fece.
«Ti chiedo solo di non ricaderci di nuovo.» si limitò a dire. Io annuii.
Per fortuna eravamo arrivati. Jean non scese subito, mi guardò e mi abbracciò. Affondai la testa nel suo collo.
«Non dargli la soddisfazione di vederti star male, ti prego T/n.» mi accarezzò la testa, tirai un sospiro e feci un finto sorriso.
«Devo dare una bella lezione a quel deficiente.» dissi e scesi dall'auto seguita dal suo sguardo preoccupato.
Raggiusi gli altri sorridendo.
Avevo un'idea, ma avevo bisogno di un consenso per metterla a termine.
Presi Levi in disparte e gli raccontai tutto. Sarebbe stato il mio finto ragazzo.
«Se non fossi al corrente di ciò che è successo tu direi "scordatelo", ma dato che lo so ti aiuterò.»
Naturalmente solo io, lui e Mikasa eravamo al corrente della verità.
«T/n ti caccerai nei guai, è una pessima idea.» disse la corvina guardandosi intorno.
«Non lo verrà mai a sapere.» disse Levi.
«Sentite, so quello che faccio.»
«Non lo sai, l'amore rende ciechi.» mi disse Mikasa.
«A me non piace Eren.»
«No infatti, ma ne sei innamorata.» disse Levi alzando di poco un lato della bocca.
«Cancellate il mio piano, scemi.»
Sbuffai ed accellerai il passo raggiungendo l'armadietto.
Accanto al mio era appoggiato Porko che mi guardò e mi sorrise. Aprii l'armadietto alla ricerca dei miei libri.
«Ho saputo che tu e un'altra ragazza mirate allo stesso ragazzo.» mi disse.
«Chi, Hitch? E poi a me Eren non interessa.» dissi non guardandolo neanche in faccia.
«Mina. Sappi che non intendo aiutarla, perché lei non fa per Eren. Ma se vuoi posso aiutare te.» mi fece l'occhiolino e chiusi con forza l'armadietto.
«Sappi che non mi importa niente del tuo amico, può anche mettersi con un palo, a me non interessa.»
«Allora scusami, andrò ad aiutare Mina» mi diede un bacio sulla fronte e se ne andò saltellando."Mina si sarebbe messa con Eren?"
Non me li immaginavo insieme, ma a quanto pare il loro rapporto era "più intimo" di quanto pensassi. Dovevo smetterla e tirarmi indietro. Ero decisamente disperata.
Appena entrai in classe fui raggiunta da Historia e Pieck, mi tempestarono di domande riguardo ieri e mi chiesero se fossi gelosa di Mina. Io mentii spudoratamente e per fortuna loro mi credettero.
«Questa sera Reiner da una festa, siete tutte invitate.» disse Mikasa che era appena arrivata.
Io non ci sarei andata neanche morta, non volevo vedere Eren e Mina amoreggiare in pubblico. Neanche pagandomi.Anche l'ultima campana suonò. Era arrivato il weekend. Questo significava che per due giorni non avrei più visto facce indesiderate.
In macchina con noi c'era anche Mikasa. Mi sentivo un po' di troppo, ma quel giorno non mi andava di camminare e rischiare di incontrare quel deficiente.
«Immagino che non verrai.» disse tristemente Mikasa.
«T/n, non puoi restare a casa per il resto della tua vita.» mi disse Jean.Dai, è solo una festa, cosa potrebbe mai accadere?
Di sicuro mi stavano dicendo questo nel pensiero a giudicare dalle loro occhiate. Sbuffai.
Quando ritornammo a casa io e Jean guardammo un film e lui si preparò.
«Sei davvero bellissimo, ti faccio i miei complimenti fratello equino!»
«Ehy! Comunque sicura di non voler venire?» scossi la testa.
«Neanche se venisse Levi?» alzò un sopracciglio.
«Cosa centra Levi?» gli chiesi. Lui mi abbracciò forte e mi sussurrò all'orecchio «Niente, gli piace solo baciarti.» quella frase diceva altro, ma prima che potessi fargli domande arrivò Falco.
«Piacerebbe anche a me venire alla festa e vorrei vedere Mikasa.» strillò.
«Prima o poi verrà qui da noi, stai tranquillo, adesso devo andare.»
«Divertiti anche per me.» gli dissi.
«Ti saluterò Levi.» mi disse ridendo e uscì.Dentro di me speravo solo che quella sera non sarebbe successo niente.
[1478 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐞]
STAI LEGGENDO
𝗒𝗈𝗎 𝖼𝗈𝗆𝗉𝗅𝖾𝗍𝖾 𝗆𝖾 . 𝖾𝗋𝖾𝗇 𝗃.𝗑𝗋𝖾𝖺𝖽𝖾𝗋
FanfictionNella nuova scuola, T/n Kirtschtein, una ragazza di 17 anni in cerca della sua vera felicità, conoscerà Eren Jaeger, un ragazzo molto particolare... Ci saranno disguidi, litigate ed incomprensioni ma sarà il cuore a comandare i nostri due protagonis...