Gennaio volò come una piuma e al contrario di ciò che credevo mi trovai davvero molto bene in squadra con i ragazzi. Io e Eren avevamo smesso di litigare e sembravamo andare d'accordo. Certo, ogni tanto qualche litigata per colpa di Mina e le altre succedevano, ne successe una anche per Marco, ma erano cose futili, non tanto pesanti.
Io non facevo altro che innamorarmi di lui, ma a lui succedeva lo stesso? Eravamo solo due amici agli occhi di tutti e sfortunatamente anche ai miei.
Passavamo quasi tutti i pomeriggi insieme e quel pomeriggio di febbraio ero a casa sua a giocare alla play e a mangiare schifezze come facevamo sempre.
«Dovrei studiare.» mi lamentai.
«Domani nessuno ti interrogherà, non c'è bisogno.»
«Almeno un po'.» dissi alzandomi e prendendo i libri.
«Secchiona.» rise.
«Un giorno lavorerai per me, anzi, mi pregherai per essere assunto.» dissi soddisfatta.Presi i libri e mi sedetti.
Dovevo studiare spagnolo e subito.Aprii quel maledetto libro e lessi qualcosa.
«Oh andiamo T/n!» un cuscino mi colpì in faccia.
«Sto studiando.» dissi trattenendo una risata.
«Vado a cucinare qualcosa.» disse facendo l'offeso.Un bicchiere mi colpì in testa all'improvviso.
"Ahia, ma che-?"
«Hai finito?» mi chiese sbucando dalla cucina.
«No.» risi «Smettila di tirarmi oggetti addosso.»
«Smettila di studiare.» mi tirò il rotolo di tovaglioli.
Feci finta di niente e continuare a leggere.
Guardai l'ora ed erano solo le cinque.Perché il tempo volava così velocemente quando ero con lui?
Questa volta fu un piatto di plastica a colpirmi la testa, accompagnato da una risata che mi contagiò. Raccolsi il rotolo e mi avvicinai alla cucina. Eren stava mescolando qualcosa e rideva. Avanzai verso di lui e lo colpii sulla schiena.
Lui mi guardò e afferrò uno scolapasta.
«Oh andiamo, uno scolapasta?» era troppo divertente e lo scansai.
Lo presi e lo usai come "scudo".Prese dell'uva.
«Eren tua madre ti ucciderà.» mi lanciò un acino.
«Dovresti vederti.» rise «Sei buffa.»
«Io non sono buffa.» gli lanciai lo scolapasta. Prese il mestolo che stava usando per mescolare e si avvicinò.
«Non ci provare.» provai a scappare ma mi bloccò e lo strofinó su tutta la mia felpa.
«Coglione! Tu vuoi morire!» risi abbracciandolo e sporcandolo.Passammo i minuti successivi a tirarci oggetti e a sporcarci con qualsiasi cosa ci capitasse a tiro. Proprio mentre Eren stava per tirarmi un uovo la porta della cucina si aprì ed entrarono Carla e Aaron seguiti da Grisha con delle buste della spesa.
«Ma che diavolo-?» disse sua madre vedendo la cucina e vedendo noi.
«Mamma!» rise Eren con la faccia sporca di ketchup.
«Ti conviene pulire subito.» disse lei divertita sorridendomi «Ciao cara.» mi salutò.
«Se vuoi darti una pulita puoi salire su.» mi disse suo padre. Mi diedi un'occhiata veloce e mi domandai cosa fare. Di certo non potevo tornare a casa così.
«Sali tranquilla, posso prestarti qualcosa di Mikasa.»
«Io ehm...» non sapevo cosa dire, non mi sembrava una grande idea mettere qualcosa di Mikasa considerando il nostro rapporto attuale.
«L'accompagno.» disse Eren mettendomi un braccio intorno alle spalle cogliendo il mio imbarazzo.
«Non puoi entrare in bagno con lei.» disse Aaron che fino a quel momento era stato zitto «Ciao mamma.» disse lui ridendo e salendo al piano di sopra.«Che figura di merda.» dissi seguendolo nella sua camera.
Prese una sua felpa nera con scritto "Jaeger" e il numero 31 e me la lanciò.
«Anche se ti sarà enorme almeno puoi togliere quella cosa.» rise «Gli asciugamani trovi già lì, ti manca qualcos'altro?»
«Va bene così.» dissi sorridendo.Nella mia mente migliaia di pensieri stupidi sul perché mi avesse dato subito la sua felpa si insinuarono nella mia mente, cercai di scacciarli subito.
Utilizzai il bagno di Eren mentre lui andò in quello di Mikasa.
Cercai di essere veloce e fortunatamente ci riuscii e cosa più importante senza fare danni.
Avere la sua felpa addosso era come stare tra le sue braccia.
Quando uscii lo trovai sdraiato sul letto con solo i jeans che messaggiava.
«Non dovremmo scendere?» mi sedetti accanto a lui «Io devo andare.»
Mi buttò sul letto «Che guastafeste.» rise a due centrimeti dal mio collo.
«Poi glielo spieghi tu a mio padre.» risi e mi girai verso di lui.
«Ti accompagno?» mi bació il collo provocandomi centinaia di brividi.
«Sono solo due passi.» dissi.
«Come vuoi.» iniziò a morderlo.
«Eren-» dissi.Mi stava facendo un succhiotto? Seriamente?
Mi morsi un labbro quando tirò più forte.
Si spostò sopra di me.Perché le situazioni normali con lui prendevano un'altra piega?
«Eren devo tornare a casa.» mi morsi di nuovo il labbro.
«Sei una rottura.» mi guardò.
«Sta zitto.» risi e lo buttai giù.Mi alzai dal letto e sciolsi i capelli.
«Ti muovi?» mi lamentai e lui sbuffando mi seguì.
Aaron stava giocando a GTA 5 e neanche si accorse di noi.
«Scusa per il caos.» dissi a Carla che stava già ai fornelli con suo marito.
«Vedendo i libri sul tavolo ho capito subito chi è stato.» guardò Eren con sguardo assassino «Mi dispiace che tu non abbia potuto studiare. Vuoi restare?» mi chiese.
«Non posso i miei mi stanno già aspettando.» dissi.
«Torna quando vuoi.» mi disse sorridendo.
«Ci vediamo.» dissi e li salutai.Eren mi stava già aspettando in macchina e come al solito aveva il riscaldamento al massimo cosí lo abbassai.
Nel frattempo mia madre mi aveva chiamata 15 volte, così la richiamai dicendole che tutto era ok.
C'era anche un messaggio di Colt che mi chiedeva dei compiti, compiti che non avevo fatto per colpa della solita persona.
«Ti odio.» dissi.
«Sei lunatica.» rise e mi guardò con i suoi occhi verdi.
«Non ho studiato niente e sono le nove!» mi lamentai «Mi bocciano.»
«Ti aiuto a studiare domani.» disse serio facendomi ridere.Come al solito in un secondo mi ritrovai a casa.
«Allora ci vediamo domani.» sosprirai guardandolo.
«Non sporcarmi la felpa, è la più bella che ho.» mi spostò una ciocca di capelli.
«Domani te la riporto sana e salva.» incrociai i suoi occhi e abbassai lo sguardo.
«Pensavo che avresti voluto tenerla sempre con te.» sorrise e mi accarezzó il viso.
«Allora non la rivedrai mai più.» risi.
Si avvicinò per darmi un bacio e lo feci anche io. Un piccolo bacio a stampo per sigillare la nostra strana giornata. Non c'era cosa migliore per concludere in bellezza.[1075 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐞]
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Capitolo scritto letteralmente con i piedi... Vabbè dai almeno avete ricevuto una felpa🤪
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𝗒𝗈𝗎 𝖼𝗈𝗆𝗉𝗅𝖾𝗍𝖾 𝗆𝖾 . 𝖾𝗋𝖾𝗇 𝗃.𝗑𝗋𝖾𝖺𝖽𝖾𝗋
FanfictionNella nuova scuola, T/n Kirtschtein, una ragazza di 17 anni in cerca della sua vera felicità, conoscerà Eren Jaeger, un ragazzo molto particolare... Ci saranno disguidi, litigate ed incomprensioni ma sarà il cuore a comandare i nostri due protagonis...