Odiavo il lunedì. Il weekend sembrava un'illusione quando la sveglia suonava e mi riportava alla realtà.
Andaii in bagno e aprii il rubinetto. L'acqua non usciva. Ma ero davvero così sfigata?
«MAMMA!» urlai.
Subito entrò nella mia camera e mi raggiunse.
Le mostrai il problema.
«Puoi usare il bagno di tuo fratello. Oggi chiamerò l'idraulico e risolverà il problema.» mi disse.
«La fai facile la vita tu.» sbuffai.
«Ti conviene darti una mossa piccolina.»
Salii al secondo piano e vidi Jean scendere le scale infuriato. Anche lui era senza acqua.
Era tutto uno scherzo vero?
Scendemmo giù ed entrai nella camera degli ospiti. Per fortuna lì c'era. Feci più in fretta del solito per riuscire ad entrare alla prima ora.
Dovevo prendere il bus quel giorno.Quando arrivai a scuola raggiunsi Marco che stava parlando con Mikasa e gli altri.
«Che schifo di giornata.» dissi col fiatone.
«Cos'è successo?» mi chiese Porko.
«Nella mia camera e in quella di Jean, non so per quale motivo, ma l'acqua non esce dal rubinetto.»
«Puzzona!» rise Marco. Gli lanciai un'occhiataccia e lui mi abbracciò.
«Stavo scherzando!»
Qualcuno ci spinse in avanti. Mi girai e vidi Hitch che corse da Eren e lo baciò.
"Che schifo." pensai.
Si staccarono quasi subito e i nostri sguardi s'incrociarono.
Lo distolsi subito e mi concentrai sulla faccia di Mikasa che era profondamente arrabbiata con me.
«Mi stai ascoltando?» mi disse.
«Eh? Sì sì...» lei sbuffò e Marco rise.
Per mia fortuna suonò la campanella ed entrai in classe. Annie era seduta al suo posto e accanto a lei c'era Hitch. Non le avevo mai viste insieme e mi stupì molto.
Mikasa mi aveva letto nel pensiero. Infatti prese subito i suoi appunti e si girò verso di me.
«Posso ripeterti la lezione?» mi chiese con un piccolo sorriso. Il suo sguardo era triste.
Annuii.
Dovevo cercare di scoprire qualcosa su Annie e anche su mio fratello, visto che erano diventati molto uniti. La lezione incominciò è come tutte le altre della giornata passò molto lentamente. La ricreazione sembrava non arrivare mai e quando finalmente suonò la campanella mi alzai e uscii fuori. In un angolo, Jean e tutti gli altri stavano parlando e stavano anche fumando.
Gli avevo detto di smettere, ma lui non voleva saperne.
«Hey.» mi disse Marco «Va tutto bene?»
«Credo di sì, perché?»
«Hai una faccia strana.»
«Permesso!» disse Hitch passando tra di noi. Raggiunse Eren e lo baciò. Dopo poco arriva anche Annie con alcune ragazze e andò da mio fratello. Guardai Mikasa che sembrava molto triste, quando mi voltai scoprii il perché: Jean e Annie si stavano baciando "appassionatamente". Avrei voluto dare uno schiaffo prima a lui poi a lei.
«Sono l'unico sfigato a non avere la ragazza.» disse Porko poggiando il suo gomito sulla mia spalla. Sapevo di essere molto bassa.
"Ma perché tutti mi usano come comodino su cui appoggiarsi?!"
«Potresti reggermelo?» mi chiese Hitch dandomi il suo caffè. Per poco non mi cadeva. Ritornò dal suo "fidanzato".
«Sta scherzando vero?» chiesi agli altri.
«T/n non sapevo fossi un comodino!» era arrivato anche Colt. Perfetto, eravamo al completo!
«Dovrai farci l'abitudine.» mi disse Porko.
«Io glielo ridò, non sono mica un cameriere!» gli dissi.
«T/n fidati, non ti conviene» mi disse Mikasa. Feci finta di non averla sentita e avanzai verso di loro. Stava baciando il suo bellissimo fidanzatino. Le picchiettai il dito su una spalla e lei si girò, profondamente irritata.
«Cosa c'è ragazzina?» mi chiese.
«Il tuo caffè» feci per metterglielo in mano, ma si scansò velocemente e il contenuto cadde sui suoi jeans e le sue scarpe.
Sentii delle risatine e io rimasi a bocca aperta, non sapevo cosa fare.
Guardai Eren che si limitò ad alzare il sopracciglio e sghignazzare silenziosamente.
«Mi dipiace.» le dissi. Fece per darmi uno schiaffo, ma qualcuno la fermò: Marco.
«Sta' calma Hitch, non è succeso niente di grave.» le disse.
«Niente di grave?! Hai idea di quanto mi siano costati questi in jeans?! Io l'ammazzo!» quella ragazza aveva dei problemi, e anche seri.
«Ti ho già detto che mi dispiace! E poi basta che li butti in lavatrice sai!»
«Mi stai prendendo per il culo!? Eh?» stava per ridarmi ciò che mi spettava ma Marco mi prese e mi portò via da lei.
«Eren difendimi! Dille qualcosa!» urlò Hitch. Non feci in tempo a sentire la sua risposta, che entrai già in classe.Si poteva dire che il tasto "figura di merda" era in modalità ON.
Quando entrò in classe mi fulminò con lo sguardo. Per mia fortuna le lezioni passarono velocemente e poco prima che l'ultima campana suonasse qualcuno bussò alla porta della mia classe. Era Eren.
«Salve professor Shadis, può uscire un'attimo T/n Kirtschtein?» chiese.
"Che diavolo vuole da me?"
Una piccola risata scappò dall'amica di Hitch, che mi stava guardando con aria soddisfatta.
«Jaeger, sto spiegando se non ti dispiace, sbrigati.» fece cenno di alzarmi.
Lo seguì fuori dall'aula, sotto gli occhi di tutti, e quando chiuse la porta si voltò verso di me.
«Mi spieghi per quale motivo devi rompere le palle a Hitch? Cosa ti ha fatto?»Viva la finezza...!
Stava delirando o cosa?
«Come devo farvelo capire che non l'ho fatto apposta? Non c'è bisogno di tutto questo! E poi si è già cambiata.»
«Devi chiederle scusa.»
«L'ho già fatto.»
«Non mi risulta.» disse con un sorrisino da stronzo. Sbuffai e feci per aprire la porta. Mi afferrò per un polso e mi fece ruotare verso di lui. Eravamo vicinissimi.
«T/n finirai in grossi guai, per favore, chiedile scusa.» disse e aprì la porta della mia classe facendomi quasi cadere per terra.
Le mie guance erano rossissime e tutti se ne accorsero.
«Signorina Kirtschtein vuole tornare al suo posto?» mi chiese il prof. Shadis. Annuii e silenziosamente tornai al mio posto dopo aver guardato Hitch malamente.
Dopo pochi minuti la campanella suonò e dopo aver spiegato ciò che era successo a Mikasa, corsi a macchina di Jean.Quando tornai a casa, spostai tutte le mie cose nella camera provvisoria. Decisi di portare poche cose poiché dovevo rimanerci soltanto una settimana e anche perché non mi andava di sistemare le cose al proprio posto. La giornata era stata davvero strana e ripensai a ciò che mi aveva detto Eren.
«Finirai in grossi guai.»
Che significava?
Ero appena uscita dalla doccia ed entrai nella mia camera. Per poco non lanciai un mega urlo da farmi sentire da tutta la città.
«Eren, cosa ci fai qui?» chiesi stringendo ancora di più a me l'accappatoio. Era seduto sul letto.
Mi guardò e sorrise.
«Ma questa non è la camera di Jean?» si alzò e venne verso di me.
«Direi di no...» presi alcuni vestiti «Dovresti andartene»
«Le hai chiesto scusa?» mi chiese. Era ancora fissato con quella storia? Non le avrei chiesto scusa per una cosa che non avevo fatto. Neanche se mi avessero dato di tutto e di più.
«Sparisci.» Lo spinsi verso la porta.
«Fallo entro questa sera» Mi disse ed uscì.
Quel ragazzo era un mistero. Prima mi odiava e poi mi parlava.
Presi il cellulare, c'era un messaggio da Marco.>Ti va se domani ti vengo a prendere per portati a scuola?
>Certo :)
Marco si era dimostrato molto gentile nei miei confronti anche se mi conosceva da poco. Poco dopo mi chiamò. Risposi e iniziammo a chiaccherare un po'.
Subito dopo telefonai a Mikasa. Volevo sapere come stava.«Sto uno schifo... non immaginavo che Annie fosse una stronza e hai visto come ci ha ignorate?»
«Mikasa secondo me c'è sotto qualcosa...»
Non mi covinceva il comportamento di Annie. Inizialmente sembrava una ragazza molto simpatica e gentile, forse l'avevo giudicata troppo in fretta.
La porta della mia camera si aprì di colpo e sobbalzai.«Mikasa ti richiamo tra poco, ciao.»
Non aspettai una sua risposta, avevo riattaccato subito.
Eren rideva.
«Mi spieghi cosa vuoi?!»
«Darti fastidio e credo dici riuscirci anche bene.»
«Vattene o chiamo Jean!» lo minacciai.
Si avvicinò alla finestra e uscì fuori.
«Credo che verrò a farti visita più spesso!» mi disse prima di andarsene.
Rimasi a bocca aperta e corsi verso la finestra. "Non era entrato mica da lì!?"
Mi affacciai.
«Non ci conterei molto!» gli urlai.
Si voltò verso di me e alzò il dito medio. Quel ragazzo aveva decisamente qualche problema serio come la sua fidanzata.[1392 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐞]
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𝗒𝗈𝗎 𝖼𝗈𝗆𝗉𝗅𝖾𝗍𝖾 𝗆𝖾 . 𝖾𝗋𝖾𝗇 𝗃.𝗑𝗋𝖾𝖺𝖽𝖾𝗋
FanfictionNella nuova scuola, T/n Kirtschtein, una ragazza di 17 anni in cerca della sua vera felicità, conoscerà Eren Jaeger, un ragazzo molto particolare... Ci saranno disguidi, litigate ed incomprensioni ma sarà il cuore a comandare i nostri due protagonis...