Lunedì, lunedì, quanto odiavo quel maledetto giorno? Specialmente se dovevo fare un compito di matematica e inglese?
Mi svegliai già correndo, letteralmente, dato che la sveglia non era suonata.
«Eren svegliati è tardissimo e ho verifica la prima ora!» gli lanciai un cuscino.
«Sei la solita.» rise rigirandosi nel letto «E io che mi aspettavo un buon giorno romantico.» mi tirò giù.
«Non c'è cosa più romantica dei miei rimproveri.» risi e gli diedi un bacio.La sua spensieratezza era davvero contagiosa, mi bastava guardarlo per dimenticare le cose che dovevo affrontare e che mi mettevano paura.
Quando finalmente mi alzai, aprii l'armadio e mi misi le prime cose che mi capitarono tra le mani.
«Hai una faccia!» Colt mi mise un braccio sulle spalle.
«Sono esausta!»
«Poverina!» scherzó «Hai una faccia da ebete.»
«Sapessi perché.» risi e accelerai il passo.Entrai in mensa e corsi a prendere un vassoio.
«Tu ora parli.» disse serio raggiungendomi e mettendo il vassoio male sulla pedana «Dove sei stata ieri?» disse aggiustandolo.
«In un posto...» cercai di fare la vaga, adoravo vederlo curioso e scervellarsi per qualcosa.
«Non so, in Colombia?»
«In una casa.» sorrisi e presi il piatto che mi stava passando la cuoca.
«Con chi?» fece lo stesso.
«Con un ragazzo...» stavo letteralmente ridendo.
«Eren.» disse convinto.
«Sei troppo serio, mi metti paura.» mi incamminai verso il tavolo.Jean indossava la divisa da gioco e stava gesticolando e ridendo come un matto mentre Pieck guardava il display del suo telefono.
Mina era seduta accanto a Eren ed il mio stomaco si chiuse di botto ma poi incrociando i suoi occhi mi tranquillizai.«State flirtando a distanza, oh mio Dio.» disse scioccato «Io penso a male.»
«Pensaci pure.» mi sedetti accanto a Jean.
«Non ci credo!» disse il biondo con un sorriso stampato in viso e gli occhi sgranati.
«Cosa?» chiese Annie.
«Dai mi ascoltate?» si lamentó Jean; a quanto pare stava raccontando una delle sue battutacce. Lo ringraziai mentalmente.
«Com'è andato?» mi chiese Levi sedendosi tra me e Colt.
«Cosa?» chiesi confusa.
«Il compito.» disse lui come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
«Bene, come al solito prenderà A.» Eren si sedette nel posto dove prima stava Jean «Secchiona.» rise.
«Non sono una secchiona.» gli diedi un pugno sulla spalla.
«Sembrate una coppietta appena sposata.» disse Colt con un sorrisino malizioso in volto. Questa volta anche a lui arrivò un pugno.Pranzammo tranquillamente e quando suonò la campana andai alla mia penultima lezione, educazione fisica.
Mina, Hitch e Mikasa si erano messe d'accordo con il prof per riunire le cheerleader in vista della partita, così il resto della classe andò fuori a giocare a pallavolo. Io non sapevo minimamente giocare e avendo una pessima mira, colpii in faccia Colt e fui costretta ad accompagnarlo in infermeria.
«Mi dispiace davvero tanto.» dissi abbassando lo sguardo.
«Sappi che anche quando giocheremo a basket non ti passerò la palla.» rise tenendosi il ghiaccio sullo zigomo.L'infermiera continuò a guardarci male e quando la campana suonò, mi disse di andare in classe ad avvisare il prof.
La classe di Colt era la stessa di Jean e di Eren. Con lo stomaco di pietra andai nella loro classe. La porta rossa era di fronte a me e il mio cuore era a mille. Odiavo parlare davanti a classi diverse dalla mia perché tutti non facevano altro che fissarti.
Bussai e non sentendo alcuna risposta entrai. In classe c'era un casino e oltre al prof c'era il coach e una Historia distrutta, in tutti i sensi. Aveva lo sguardo basso e probabilmente aveva pianto, era successa sicuramente qualcosa.
«Mi scusi signorina.» disse il prof vedendomi li sulla soglia della porta. Quasi tutti si zittirono e dalle facce che avevano non era di sicuro un bel momento.
«Colt Grice è in infermeria...» dissi
«Cos'è successo?» mi chiese il prof.
«Ha ricevuto una pallonata e-»
«Ecco, un altro!» urlò il coach «Ci vediamo il pomeriggio, anche tu Kirtschtein.» disse dandomi uno spintone per passare «Pomeriggio tutti in palestra!»
«Vado da Colt prof, sono il capitano e-» Eren si alzò appena il coach mise piedi fuori dalla classe.
«Jaeger quindici minuti, non oltre.» disse il prof.
Eren passò tra i banchi e prendendomi per un polso mi portò fuori.Neanche il tempo di dire qualcosa che già le sue labbra erano sulle mie.
«Mi sei mancata.» disse «Ma adesso pensiamo a Colt.»
«Cos'è successo?» Chiesi
«Hitch ha insultato Historia davanti alle cheerleader e lei è scoppiata. Si sono prese per i capelli e ha abbandonato la squadra.» disse come se non fosse successo niente di importante.In infermeria il coach ci aveva preceduti e stava urlando di tutto a Colt, dicendogli che era un pezzo importante della squadra e che doveva giocare lo stesso.
Non entrammo per evitare altri rimproveri.
Io e Eren passamo l'ora restante insieme, seduti nella scala d'emergenza e come al solito il tempo che passavo con lui volava.
La campanella interruppe il nostro momento e ci costrinse ad andare in palestra, dove gli altri membri della squadra erano già presenti.
Appena Mina vide le nostre mani unite mi lanciò un'occhiataccia.
Andai accanto a Jean che era abbastanza teso.
«Vi do un ultimatum. La prossima volta che succederà una cosa del genere verrete espulsi dalla squadra. Non siete dei bambini e siete qui per condividere una passione, non la vostra vita. Siete solamente compagni niente di più e se pensate che qui dentro tutti siano vostri amici vi sbagliate di grosso. Mi dispiace tanto che Historia abbia abbandonato la squadra ma questo mi fa capire che ognuno di voi è solo un egoista che pensa a se stesso. Volendo potrei cacciarvi fuori in qualsiasi momento. Che non si ripeta più.» disse e si incamminó verso l'uscita sbattendo la porta. Tutti iniziarono a parlare tra di loro e a litigare e nella confusione vidi Historia uscire.La seguii e la vidi entrare in bagno. Stava piangendo ed era davvero orribile vederla così.
«Posso entrare?» chiesi bussando alla sua porta. Sentii la chiusura girare ed entrai nel bagno con lei. L'abbracciai e cercai di rassicurarla per quel poco che potevo fare.
«È uno schifo.» disse sedendosi e asciugandosi gli occhi «Va tutto male e adesso tutta la scuola mi conosce come "quella che ha pianto per colpa di Mina e le sue amiche". Mi sento uno schifo. Per non parlare di come vanno le cose fuori da qui!» si alzò in piedi.In un certo senso potevo capirla Historia. Si sentiva come se tutto le venisse contro e lei, da sola, dovesse affrontare tutto. Mi dispiaceva davvero tanto per lei, perché era sempre stata gentile con tutti e per essere troppo buona ci aveva rimesso e anche parecchio.
«Se continui a fare così gliela darai vinta. Devi reagire e vedrai che presto questa storia se la dimenticheranno.» le sorrisi «E poi non sei da sola» mi guardò con gli occhi un po' arrossati e tirò su con il naso.
«Hai ragione, devo uscirne a testa alta.» disse ed uscì dal bagno.Cosa avesse in mente era ancora un mistero.
[1163 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐞]
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Questa vicenda in futuro potrebbe essere importante🤪
Avete notato che il nostro Eren è un po' troppo gentile? Chissà, magari si è messo la testa a posto.
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𝗒𝗈𝗎 𝖼𝗈𝗆𝗉𝗅𝖾𝗍𝖾 𝗆𝖾 . 𝖾𝗋𝖾𝗇 𝗃.𝗑𝗋𝖾𝖺𝖽𝖾𝗋
FanfictionNella nuova scuola, T/n Kirtschtein, una ragazza di 17 anni in cerca della sua vera felicità, conoscerà Eren Jaeger, un ragazzo molto particolare... Ci saranno disguidi, litigate ed incomprensioni ma sarà il cuore a comandare i nostri due protagonis...