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«Io non ce la faccio più a continuare così, lo vedo felice con lei e mi fa male, T/n io sono innamorata di lui, non è stato indifferente nella mia vita ma io per lui lo sono stata, come Mina adesso! Lo vedo come la guarda, la guarda come guardava me poco tempo prima. Io volevo cambiarlo, fargli capire che potevo essere unica, ma non funzionava così! Ero solo un gioco ed io come una stupida l'ho accontentato. Hai ragione, spesso mi lascio andare un po' troppo con i ragazzi, ma con lui è stato diverso. Quando sei arrivata e tutti si sono spostati intorno a te ho iniziato a temerti. Ma adesso, Mina!» alzò le braccia esasperata singhiozzando più forte «Lei non lo ama nemmeno, sta con lui solo perché è popolare ed è bellissimo. Credo che sia colpa mia. Dovevo essere più menefreghista, ma come potevo esserlo? È dolcissimo T/n. Ogni volta che litigavamo mi portava i fiori, ha conosciuto i miei, non veniva mai in casa mia senza il mio permesso. Cosa è andato storto?» le sue parole mi avevano spiazzata. Mi resi conto di essere anche io una stupida. Lui con me non aveva fatto niente del genere ed io pensavo chissà cosa.
«Ho provato a darti la colpa, ma in realtà è solo di Mina. Oh T/n, quanto ti invidio! Come gli sei sfuggita.» rise amaramente «Adesso cosa posso fare? Mina mi fa pena, verrà scartata quando ne troverà un'altra, ma tu, tu non so cosa gli stai facendo.» si alzò ed indicandomi venne verso di me «Vi ho visti oggi sai? E se so una cosa di Eren è che lui non tradisce, ma allora perché ti ha baciata?» «Sono stata un gioco.» dissi. Anche i miei occhi erano umidi. Avevo ammesso la verità davanti alla persona che odiavo di più. Entrambe eravamo state illuse e ferite. Ed io che mi ero persino fidata di lui raccontandogli di Floch! Ma cosa mi stava succedendo? Era una persona meschina che utilizzava gli altri solo per i suoi scopi.
«Non so come dimenticarlo o cosa fare.»
«Dovresti parlargli, dirgli tutto ciò che hai detto a me.» una lacrima rigò il mio viso.

Hitch sembrava perfida, ma in realtà lo faceva solo per difendersi dagli altri. Lei lo amava ancora e lo aveva lasciato andare.
Ma la parola "amore" per Eren esisteva? E se esisteva cosa significava? Aveva amato solo due persone e mi chiedevo come avessero fatto a cambiarlo così.
«Non posso.» scoppiò di nuovo a piangere e inaspettatamente andai da lei e l'abbracciai.
Io e la mia nemica eravamo nella stessa stanza a piangere per lo stesso ragazzo. Il destino era davvero furbo quando si trattava di farmi certi scherzi. Ma infondo mi stavo sfogando anche io con lei, ma dentro di me erano nate nuove domande alle quali non sapevo dare una disposta.
Se Eren non tradiva perché mi stava usando? Mi faceva sentire uno schifo essere la sua "complice" in questa situazione, ma per lui stavo iniziando a provare qualcosa e mi era difficile stargli lontana.
Dentro di me sapevo che per lui era anche così. Il modo in cui mi baciava e poi si malediva per averlo fatto. Durante la festa di halloween non ce l'aveva fatta. Perché le cose stavano andando così male?

La settimana, tra compiti in classe ed interrogazioni trascorse velocemente, così mi ritrovai a metà novembre senza essermene accorta. Mikasa mi incoraggiava ad andare avanti ma io non ce la facevo più e tra cene di famiglia e cene di lavoro dei miei genitori, ero sommersa nella confusione. Non sapevo come organizzare quel poco tempo libero che avevo.
Hitch era tornata quella di prima e la nostra piccola discussione sembrava non essere mai esistita, non sapevo se questo fosse un bene o un male.
«Ehy T/n aspetta.» mi disse Marco raggiungendomi fuori.
«Hey ciao.» gli sorrisi.
«Volevo chiederti se adesso hai da fare. Mi chiedevo se ti andava di prendere qualcosa con me.» ripensai al nostro ultimo appuntamento, ma mi dissi che era passato tanto tempo e che non c'era più niente.
«Va bene» dissi.

Ci incamminammo verso un bar poco lontano da casa mia e ordinammo due muffin, una cioccolata ed un thé. «Ho saputo che vuoi lasciare le cheerleader.» come risposta annuii.

Non ce la facevo più a frequentare certe persone all'interno della squadra. Sarei andata nel corso di letteratura, ma dovevo aspettare che la mia richiesta fosse stata accettata. Nel frattempo me ne stavo in panchina.

«È un peccato, ma se ne sei sicura. Le cheerleader con te sembravano più simpatiche sai?» sorrise.
«Non ne dubito.» dissi con ironia.
«Però devi continuare a partecipare ai nostri festini.»
«Mi imbucherò volentieri.» rise.
«Oppure potresti entrare nella squadra.» ridemmo insieme, ma dal suo tono di voce capivo che c'era un fondo di verità.
Sarei stata l'unica ragazza lì in mezzo. Se avessi lasciato le cheerleader mi sarebbero mancate le figuracce dei ragazzi e le risate a mai finire.
«Ma non so giocare.»
«Potrei insegnarti e poi farti fare un esame davanti all'allenatore.»

Stavamo avendo davvero quella discussione? Mi stava davvero proponendo di entrare nella squadra?

«Ma si può fare?» chiesi «Intendo... beh io sono una ragazza, anche bassa.»
«Se hai del talento puoi entrare benissimo.» fece spallucce.
«Non mi prenderanno mai.» dissi.
«Scommettiamo?» mi porse la mano ed io l'afferrai «Se riuscirai ad entrare mi offrirai un hamburger.» disse.
«Affare fatto.»
Senza saperlo mi stavo gettando nella fossa dei leoni, ma conoscendomi non sarei mai riuscita ad imparare a giocare. Facevo schifo in tutti gli sport.
«Marco... potrebbe restare per ora una cosa tra noi due?» chiesi un po' imbarazzata.
«Certo, ma dobbiamo iniziare subito.» mi fece l'occhiolino.
«Quando?»
«Domani dopo la scuola?»
«Ci sto, ci vediamo in palestra.»
Chissà cosa avrebbe detto Jean se fosse venuto a conoscenza di tutto questo e chissà come avrebbe reagito Mikasa, lei doveva assolutamente saperlo. Era l'unica persona di cui mi fidavo.

Dopo l'incontro con Marco andai a casa di Mikasa e la seguii fino in camera sua. Rimase a bocca aperta quando le dissi quello che volevamo fare io e Marco.

«Ma se entrerai nella squadra starai molto tempo con Eren.»
«Non entrerò mai.»
«E se ci riuscissi? Negli spogliatoi con i ragazzi!» sospirò con aria sognante.
«Lì ti cederei volentieri il mio posto.»
«Beh, io lo accetterei volentieri, ma come la metti con le ragazze? Saranno spiazzate se ti vedessero con loro.»
«Non mi importa più di tanto, avrebbero comunque da ridire, anche se scegliessi il corso di informatica, quindi la loro opinione non mi da peso. Mi pesa però quella di Jean.» il suo volto si rabbuió per un secondo ma poi tornò quello di sempre.
«Ti vedrà solo in mezzo a tante palle!» rise.
«Ehy!» le lanciai un cuscino ridendo.

Mi piaceva il modo in cui aveva preso la situazione tra lei ed Jean, stava cercando di andare avanti, di prendere una decisione, ma nonostante il dolore non si faceva trascinare giù come me.
Il mio carattere poteva sembrare forte, ma in realtà il mio muro era fatto d'aria e bastava davvero pochissimo per romperlo e farmi stare sotto le macerie.
Speravo soltanto di non commettere errori.

[1214 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐞]

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Qui la situazione sta cambiando eheheh. Ma poi quanto può essere dolce Hitch😩❤️!!

Vabbè, comunque sto cercando di scrivere più capitoli possibili buttando giù qualcosa in quest'ultimi così da darmi un idea per il continuo e così riesco anche ad organizzarmi meglio con la mia ✨vita quotidiana✨. In più ho scoperto di avere il covid yeeee🤠
Baciones a tutti! <33👯‍♀️

𝗒𝗈𝗎 𝖼𝗈𝗆𝗉𝗅𝖾𝗍𝖾 𝗆𝖾 . 𝖾𝗋𝖾𝗇 𝗃.𝗑𝗋𝖾𝖺𝖽𝖾𝗋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora