Un amore inaspettato //Alex amici21

CAPITOLO 8

È da ore che sto dentro questo bagno e non ho intenzione di uscire, non so che ore sono né quello che sta succedendo fuori da questa piccola stanza.

"Ei Amy, ceni?" mi chiede Luca

"Non ho molta fame in realtà"

"Non ti sto chiedendo di uscire, se vuoi puoi mangiare lì dentro"

"Va bene, non riempirmi molto il piatto però"

Dopo cinque minuti sento Luca bussate alla porta, apro appena la porta in modo che il mio braccio possa afferrare il piatto ma LDA non ci casca e spalanca la porta, quello che mi ritrovo davanti però è Alex, rimango spiazzata e con le poche forze che ho faccio qualche passo indietro.

Ha gli occhi gonfi e lucidi, i capelli tutti scompigliati, è messo male anche lui.

"Ti ho portato da mangiare" dice porgendomi il piatto, lo prendo senza dire una parola.
Fa un passo avanti ed entra dentro il bagno, mi abbraccia improvvisamente, cerco di staccarmi ma non ho abbastanza forza così mi lascio cadere tra le sue braccia.

"Scusa" dice stringendomi più forte

"Non è colpa tua, è colpa di Serena"

"Invece la colpa è mia, perché se gli avessi detto la verità non sarebbe successo tutto questo"

"Da quanto tempo sono chiusa qua dentro?" chiedo cambiando discorso

"Quattro ore"

"Cos'è successo?"

"Serena dovrà fare una sfida e se la vince la sua maglia verrà sospesa"

"Vuoi venire in camera con me? Cosi affrontiamo il discorso"

"Certo" risponde abbozzando un piccolo sorriso.

Esco dal bagno e tutti mi guardano, attraverso la cucina e la sala con la testa bassa, non voglio incrociare nessuno sguardo, ma, soprattutto non voglio vedere lei.

"Mi puoi spiegare cosa vi siete detti tu e Serena?"

"Si è dichiarata e poi visto che io sono stato zitto mi ha chiesto se provavo qualcosa per te e ho detto di no, ma ho mentito"

"Quindi provi qualcosa per me?"

"Credo di amarti"

Non riesco a credere che lo abbia detto veramente, i nostri sguardi si incrociano, quei bellissimi occhi marroni stanno fissando le mie labbra, lo conosco poco, ma abbastanza da capire che per quanto voglia non mi bacerà per primo, quindi, lo faccio io.