CAPITOLO 82

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"Amy", mi chiamò Serena dalla cucina

"Dimmi"

"Vieni a darmi una mano perfavore"

"A fare?"

"Una torta"

"Stai chiedendo alla persona più imbranata in cucina"

"Lo so, ma ci sei solo tu in casa"

"Arrivo", mi alzai dal letto lasciando una matita tra le pagine del libro che stavo leggendo.

"Allora, che devo fare?", mi sedetti su uno sgabello

"Schiaccia i biscotti", mi passo la busta e un aggeggio per schiacciarli.

Iniziai a fare il mio lavoro mentre Serena mescolava degli ingredienti.
Fu più difficile del previsto schiacciare dei biscotti, avevo sottovalutato la cosa.

"Ho le allucinazioni o Amy sta cucinando?", disse Alex entrando in casetta

"Scemo"

"Aspetta che ti tocco perché non mi sembra vero"

"Sei proprio un cretino"

"Sei vera, non sto sognando"

"Hai finito?"

"Si, bacino?"

"No, niente bacino ai bimbi cattivi"

"Eddai, non lo faccio più"

"Solo uno però", con un sorriso stampato sulle labbra gli diedi un bacio, lasciò la cucina per qualche minuto poi ritornò e iniziò ad aiutarci.

Com'è finita? Serena ci ha abbandonato e io ero piena di farina dalla testa ai piedi

"Alessandro Rina questa non la passerai liscia", presi il sacchetto della farina e glielo rovescia in testa, tutto.

"Amy Bernardini vuoi svuotarmi un altro pacco in testa?"

"Lo farei se ci fosse"

"Ah si", prese della farina dai capelli e me la lanciò contro, per qualche secondo diventai cieca, appena ripresi a vedere feci la stessa cosa.

Andammo avanti così finché Maria, che se la rideva, ci sgridò ordinandoci di pulire.

Prima di sistemare la cucina dove sembrava essere nevicato andammo a cambiarci i vestiti pieni di farina.

"Questa è tutta colpa tua Alex"

"Sei tu che mi hai rovesciato un pacco di farina in testa"

"Sei tu che hai cominciato", disse ad un centimetro dal mio corpo. Improvvisamente la tensione nella stanza era salita, non sembrava più di essere in cucina a pulire, sembrava di essere dentro la doccia quando lo abbiamo fatto per la prima volta.
Mi baciò il collo e sembrava come se desiderassi quel tocco.

"Dovete pulire o scopare?", ci interruppe Luigi.
Possibile che ogni volta che arriva la parte bella qualcuno ci interrompe.
Alex si staccò dal mio corpo e iniziò a raccogliere la farina da terra, io iniziai a lavare i piatti.

Dopo un'ora la cucina splendeva.

"Riprendiamo da dove eravamo rimasti"

"Dove eravamo rimasti Alex?"

"Qua", mi attaccò al muro lasciandomi una serie di baci, senza mai staccare la bocca dalla mia pelle chiuse a chiave la porta, ci trasferimmo poi in doccia, il resto potete immaginarlo.

Un amore inaspettato //Alex amici21Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora