CAPITOLO 78

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Fui l'ultima a svegliarmi stamattina, la casa era completamente vuota, avevo lezione alle 10 e me la sono presa con comodo.
Diedi un'occhiata al tabellone e purtroppo tra cinque minuti mi sarei trovata da sola con Calma.

Mi preparai il latte e mentre si riscaldava nel microonde andai a mettermi la tuta che avevo preparato poco prima sul letto.
Appena tornai in cucina la porta si spalancò e Marco entrò con la sua chitarra.

"Ciao", mi salutò posando lo strumento per terra

"Ciao", risposi sorseggiando la bevanda calda

"Mi prepareresti del the?"

"Mamma non ti ha fatto le mani?"

"Si, ma visto che non hai niente da fare"

"Ho lezione tra un po', sto facendo colazione"

"Nel mentre che fai colazione potresti farmi del the"

"Tu che devi fare scusa?"

"Niente"

"Allora non rompere, muovi il culo e fatti il tuo the"

"Sclerotica già di prima mattina vedo"

"Con te è facile perdere la pazienza"

"Ma ti ho chiesto solo del the"

"Lascia stare va, fai quello che devi fare io cerco di andarmene il prima possibile"

"Hai risolto con Alex?"

"Per cosa?"

"Eri incazzata con lui ieri"

"Uno non ero incazzata, due fatti i cazzi tuoi"

"Lo prendo come un si, peccato"

"Non iniziare con sta storia Marco"

"Ma non ho detto niente"

"E ti conviene continuare a non dire niente"

"Sennò cosa succede?"

"Non provocarmi"

"Non lo sto facendo"

"Sei insopportabile veramente", mi chiusi in bagno per darmi l'ultima sistemata.
Quando uscì vidi Calma bere il suo maledetto the, tornai in camera presi il borsone e andai a lezione.

"Non mi saluti?", mi chiese Marco mentre aprivo la porta della casetta

"Vaffanculo", ecco il tuo saluto.
Entrai in sala sospirando. Sebastian era già pronto a continuare la coreografia iniziata ieri, e anche io, così cominciammo subito.

Tornai in casetta per ultima, alle 12,30, erano tutti a pranzare.

"Ti ho tenuto della pasta nella pentola"

"Grazie Caro, adesso la prendo", andai in camera, tolsi scarpe e giacca, mi sedetti un attimo sul letto a causa di un dolore al polpaccio.

"Oi Amy tutto bene?"

"Ciao Mary, mi fa male il polpaccio"

"Tanto?"

"Non poco"

"Vuoi farlo vedere?"

"Se è possibile, meglio dare un'occhiata adesso prima di sforzare e peggiorare la situazione"

"Ok, chiamo il medico e ti faccio dire, la tua lezione con la maestra è annullata"

"Ok, grazie"

"Riposati"

"Si"

"Ciao Amy"

"Ciao"

Varcai la porta della cucina, presi un piatto e lo riempì con la pasta al pesto.
Mi sedetti all'angolo del tavolo affianco a Cosmary.
Non conversai con nessuno, non avevo ancora visto Alex, così, dopo aver sciacquato il piatto andai da Luigi.

"Ei Lu"

"Ei, dimmi"

"Sai dov'è Alex?"

"Dovrebbe essere in camera sua"

"Ok, grazie"

Andai nella camera arancione e lo trovai a dormire.
Mi sedetti sul letto di Albe e mi incantai nel guardare il suo viso bello e malinconico anche da assonnato.

"Guarda che ti ho sentita"

"Allora sei sveglio"

"Si, vieni qua", si spostò al lato per farmi posto.

"Tutto bene a lezione?"

"Si, ti sei persa una cosa stamattina"

"Cosa?", chiesi curiosa

"Lorella ha mandato un video a me e Calma, dobbiamo fare un'altra comparata ma stavolta sul mio"

"Beh perfetto"

"Già, a te com'è andata?"

"Poteva andare meglio"

"Cos'è successo?"

"Mi sono fatta male"

"Dove?", chiese preoccupato sedendosi sul letto per guardarmi meglio

"Al polpaccio, non toccarlo che urlo dal dolore"

"Non lo tocco"

"Ragazzi, scusate il disturbo, Amy il dottore è disponibile oggi pomeriggio alle 15, Alex se vuoi andare con lei così sta più tranquilla", ci interruppe Maria

"Si posso accompagnarla tanto non ho lezione"

Salutammo la conduttrice e in un attimo, grazie ai grattini di Alex mi addormentai in attesa dell'appuntamento col dottore.

Un amore inaspettato //Alex amici21Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora