CAPITOLO 79

845 41 5
                                    

"Buongiorno ragazzi volevo informarmi del fatto che, a causa di alcune positività, la puntata è annullata, manderemo in onda una puntata speciale quindi vi chiederei di scrivere come vi siete sentiti appena entrati, delle persone con cui avete legato di più, insomma del vostro percorso, poi lo registrerete, ok?"

"Si", rispondemmo tutti in coro.

Erano circa le otto del mattino quando ci venne data questa notizia, eravamo tutti in cucina a fare colazione, le lezioni dei ballerini erano quasi tutte annullate e avevamo praticamente tutta la giornata libera.
Non ero del tutto spensierata però perché ieri, in compagnia di Alex, ho fatto una visita da un medico a causa di un dolore al polpaccio e oggi mi sarebbe stato comunicato l'esito.
Scansai dalla mia mente questo brutto pensiero e iniziai a scrivere il mio percorso iniziato un settimana dopo quello degli altri.
Scrissi delle mie emozioni prima di entrate in studio, una volta sul palco e quando Raimondo mi ha dato la maglia.
Scrissi di aver notato subito lo sguardo curioso di Alex e poi raccontai il modo in cui mi ha stravolto la vita.
Parlai delle amicizie che ho strinto e di come mi sento adesso.

"Amy, se vai in sala 8 c'è il dottore che vuole parlare con te"

"Ok Mari, vado subito"

"Portati Alex che conoscendoti ti farai prendere dall'ansia"

"Vado a chimarlo"

"Ok, ciao scema"

"Ciao Maria".

In preda alla preoccupazione mi vestì in fretta e furia, come al mio solito pantalone rigorosamente della tuta, e una maglietta viola larga rubata a Christian.
Camminando lentamente per non sforzare il muscolo andai nella stanza arancione.

"Ale, vieni con me che c'è il dottore che ci aspetta?"

"Certo, metto le scarpe e arrivo"

"Ok, ti aspetto di la", la mia voce tremava un po' e sembrò accorgersene.

"Ei"

"Cosa?"

"Vieni qua"

"Che c'è?"

"Calmati, sei talmente in ansia che ti trema persino la voce", disse accogliendomi in un abbraccio.
Respirai profondamente prima di staccarmi e andare in cucina per prendere la giacca.
Poi qualcuno mi prese in braccio.
Capì dal tocco che lasciò sulla mia pelle che era Alex.

"Che diavolo stai facendo?"

"Visto che è meglio se non ti sforzi ti porto io"

"Grazie cavaliere"

"Non c'è di che".

Arrivammo in saletta e il medico ci guardò in modo buffo, come biasimarlo.
Ci accomodammo davanti a lui e iniziò a parlare.

"Allora Amy non ti preoccupare", a quella frasi smisi di stringere la mano di Alex, "Non è niente di grave, hai solo sforzato un po' troppo il muscolo, stai a riposo per tre giorni poi ci rivediamo e se è tutto a posto potrai ricominciare a ballare, potresti farlo anche adesso ma è melgio far riposare il muscolo, d'accordo?"

"Si, grazie dottore", fortunatamente non avevo nulla per cui preoccuparmi, lasciai un sospiro di sollievo e tornammo a casa.
------------------------------------------------------------

"Ballerini è ora di fare la classifica, raggiungete la scuola e dividetevi nelle varie stanze", ci avvisò Maria.

Era ormai pomeriggio inoltrato, raggiungemmo la scuola, andai nella sala 2 dove, su un piccolo tavolino, trovai un foglio numerato da 1 a 7.
Non mi trovai molto in difficoltà nel farla: 1Dario
           2Carola
           3Christian
           4Serena
           5Mattia
           6Alice
           7 Cosmary
Tornai in casetta abbastanza sicura di non essere tra gli ultimi posti.

"Ok adesso che siete tornati tutti facciamo la classifica complessiva allora al primo posto Dario, secondo Amy, terzo Christian, quarto Mattia, quinta Serena, sesta Carola, settima Alice e ottava Cosmary".
Non ero per niente d'accordo della classifica stilata rispetto alle posizioni di Carola e Serena ma non potevo lamentarmi della mia.
Questa situazione andò avanti ancora dopo una telefonata della maestra Celentano in cui ci avvisava che avremmo fatto altre gare di tecnica quante quelle fatte di improvvisazione.
------------------------------------------------------------

Alle cinque venni chiamata per registrare quello che avevo scritto per la puntata speciale.
Dopo vari tentativi, perché o mi impappinavo o ridevo, finalmente, riuscì a registrare tutto.

Si susseguirono gli altri per la registrazione e l'ultimo varcò la soglia della porta proprio quando la cena fu servita. Niente di speciale, una semplice cotoletta.

Con la scusa del mio polpaccio, Alex, si divertì a portarmi a letto in braccio, quando mi infilai sotto le coperte lo vidi correre e tornare ugualmente veloce ma con indosso il pigiama, capì subito che voleva dormire con me e non mi opposi. Ansi mi addormentai beatamente grazie alla comodità del suo petto.

Un amore inaspettato //Alex amici21Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora