CAPITOLO 52

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Mi baciò con foga, come se non gli bastasse mai, assaporando ogni centimetro delle mie labbra. Con le mani perlustra tutta la mia schiena arrivando alla chiusura del reggiseno che slacciò.

Mi staccai dalle sue labbra per assaggiare il suo collo che aveva ancora un segno violaceo, mentre alzai la sua maglietta per toccare il torace poco scolpito.

Ci adagiammo sul letto, lui sopra di me, staccò il collo dalle mie labbra andando a baciare il mio scendendo sul petto coperto ancora dalla maglietta che mi sfilò, rimasi per metà nuda.

Con la lingua disegnò il contorno del mio seno, il suo linguine era attaccato al mio e sentivo una presenza attraverso i pantaloni.

Tolsi la sua maglia e baciai tutto il suo addome, la sua pelle era perfetta, liscia e morbida.

Tornammo a baciarci le labbra, mentre le sue mani sbottonavano i miei pantaloni che, un secondo dopo, mi tolse, mi copriva solo una mutanda bianca di pizzo.

Si mise seduto, io a cavalcioni su di lui, i nostri petti si scontravano mentre le nostre lingue si rincorrevano.

Presi un preservativo dal cassetto, gli sfilai i pantaloni e i boxer neri per poi mettere la protezione sulla sua intimità.

Mi tolsi le mutande e mi penetrò, lentamente, avevo io il controllo e cominciai a fare movimenti lenti continuando ad assaporare le sue labbra bagnate, le mie mani stringevano i suoi capelli, le sue tenevano i miei fianchi aiutandomi nei movimenti.

Continuammo così per svariati minuti, poi prese lui il controllo mettendosi sopra di me, iniziò con movimenti più veloci dei miei, un gemito uscì dalla mia bocca e poi un altro fino a che urlai il suo nome presa dal piacere, venni sporcando il letto. Poi venne anche lui.

Ci staccammo, andai a sciacquarmi l'intimità e lo stesso fece lui, non parlavamo perché lo facevano i nostri occhi mangiandosi a vicenda.

Dopo esserci rivestiti restammo a baciarci per qualche altro minuto aspettando che qualcuno ci venisse a chiamare per la cena.

E, proprio qualche secondo dopo, qualcuno bussò alla porta.

Alex andò ad aprire, non sentì parlare, richiuse la porta alle sue spalle, quando si girò notai che aveva un biglietto tra le mani.

"Cos'è?"

"Non lo so, me lo ha dato Cosmary, ci sono i nostri nomi sopra"

"Che vuole adesso questa"

"Non lo so, leggiamo" si sedette sul letto aprendo le gambe facendomi segno di sedermi in mezzo.

Dopo essermi messa comoda aprì il biglietto e iniziai a leggere.

Comincio col scusarmi con Amy, ti ho insultato senza motivo, non è giusto quello che ho fatto.
Avevo notato subito Alex, appena entrata in studio, vi vedevo molto vicini ma pensavo foste solo amici, quando poi ti ho chiesto se c'era qualcosa tra voi due e tu mi hai risposto che eravate fidanzati non ci credetti e comincia a provarci con lui.
All'inizio sembrava che reggesse i miei giochetti e invece dopo scoprì che era solo il suo modo per non sembrare maleducato.
Quindi vi chiedo scusa per essermi intromessa nella vostra bellissima lezione che magari avrei potuto rovinare.
Alex tutto quello che mi hai detto in sala relax è vero, non devi scusarti per aver alzato la voce perché mi sono resa conto di averti mandato al limite della sopportazione, vi chiedo ancora scusa.
Cosmary.

"Sembra sincera"

"Già, accettiamo le sue scuse?"

"Per ora, ma se poi non è coerente con quello che ha scritto il mio perdono se la può scordare"

"Dai andiamo a dirglielo che accettiamo le sue scuse" disse alzandosi e porgendomi la mano.

La afferrai e ci dirigemmo nella stanza gialla, arrivati davanti alla porta bussammo, ci aprì proprio lei.

"Ciao ragazzi"

"Ciao" rispondemmo all'unisono

"Siamo venuti a dirti che accettiamo le tue scuse" disse lui

"Ah grazie, mi dispiace veramente"

"Non ti preoccupare, tutto risolto"

"Grazie, ora vado a fare la doccia"

"Ok, a dopo", salutammo e raggiungemmo gli altri in cucina.

Un amore inaspettato //Alex amici21Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora