CAPITOLO 76

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Tornammo tutti in casetta, la mia mano era incastrata a quella di Alex, mi stringeva forte, segno di nervosismo, ormai lo conoscevo.

"Ei, che hai?", gli chiesi una volta entrati in camera

"Sono nervoso"

"Questo lo avevo capito, perché?"

"Hai sentito quello che mi ha detto Calma mentre saliva le scale?"

"No, che ti ha detto?"

"1-0"

"Uno a zero per te che hai asfaltato sia lui che Rudi"

"No, non intendeva questo, intendeva dire 1-0 per lui perché mi ha battuto"

"Te l'ha detto a microfono spento perché non ha le palle di dirlo davanti a tutti a differenza tua che te ne sbatti e dici quello che pensi"

"Codardo", come si dice? Parli del diavolo e spuntano le corna, Marco entrò proprio in quel momento nella stanza.

"Chi è codardo?", chiese

"Tu", risposi in modo secco

"E perché lo sarei?"

"Perché a microfono spento gli vai a dire uno a zero vantandoti della tua vittoria", dissi indicando Alex, "e menomale che hai vinto sennò facevi una di quelle figure di merda indimenticabili", continuai

"La figura di merda l'ha fatta lui che era tanto sicuro che non battessi nessuno"

"Questo dimostra che il cervello non lo usi, ha fatto una cosa che era sul tuo non sul suo, ti ci voglio vedere a cantare qualcosa sul suo genere poi vediamo chi perde", silenzio tombale da parte di Calma.

"È così bello vedere la mia ragazza che ti asfalta per la seconda volta consecutiva", disse Alex afferandomi il braccio per portarmi fuori dalla stanza.

Durante la preparazione della cena mi sedetti al bancone di fianco a Crytical che si stava bevendo una tazza di tè.

"Hai spaccato oggi Fra"

"Si?"

"Mado, mi hai fatto piangere"

"Davvero?", annuì, "Peccato che non ti ho visto", gli diedi un colpo sulla spalla.

"Anche tu sei stata brava"

"Grazie"

"Prima o poi capirò il perché di certi tuoi comportamenti"

"Non so, non li capisco nemmeno io"

"Ah perfetto, sei messa bene"

"Già, dai almeno sono simpatica"

"Mmh, ho i miei dubbi su questo"

"Sei molto divertente"

"Lo so"

"Che scemo"

"A TAVOLA", urlò Serena in modo che le persone nelle camere potessero sentirla.

Mi accomodai affianco a Alex e Marco, casualmente, si sedette affianco a me.

Mentre mangiavo tutto andò tranquillo, fu nel momento in cui cominciammo a parlare tutti insieme che Calma mi fece alterare.
Mentre, con Luca e Crytical, decretavo chi fosse il più bravo nelle battaglie freestyle, mi posò un mano sulla coscia e avanzò quasi a toccarmi il linguine.

"Ma che cazzo fai?", gli chiesi mantenendo la calma il più possibile

"Cosa c'hai adesso?", chiese lui incredulo

"Cos'ho? Hai pure il coraggio di chiedermi cos'ho? Mi stavi quasi per toccare li"

"Che cazzo hai fatto?", sbottò Alex

"Cosa vuoi tu? Te l'ho già detto lei è mia, non è più la tua ragazza, non la meriti"

"La devi finire con sta storia, lei non ti vuole, le fai schifo ok? Mettitelo in quella cazzo di testa e non ti azzardare ma più a toccarla", nel frattempo Luigi si era alzato per bloccare uno dei due nel caso succedesse qualcosa.
Prima che Calma potesse ribattere mi piazzai davanti ad Alex, gli presi la mano e lo trascinai via.

"Ti ha toccato?"

"No, ma lo stava per fare"

"Stai bene?"

"Si Ale, tu?"

"Per niente, non posso credere a quello che ha fatto, devi promettermi che quando sono a lezione se fa qualcosa vieni a dirmelo, ok?"

"Si, adesso non ci pensare"

"Vieni qua", aprì le braccia e non esitai a buttarmici dentro.

Un amore inaspettato //Alex amici21Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora