CAPITOLO 77

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Dopo che Alex ricevette la busta che Rudi aveva scritto in seguito alla sfida ci fu una nuova discussione con Calma.
Non mi intromisi, non era un problema mio e lasciai che risolvessero da soli.

Raggiunsi poi la camera arancione nella quale si stava svolgendo un'ulteriore discussione tra Alex e Luigi, questa volta, a parer mio Alex, essendo già incazzato di suo, ha un po' esagerato.
Quando la porta che divideva i due contanti fu chiusa decisi di confrontarmi con lui.

"Non pensi di aver un tantino esagerato adesso? Cosa ti ha fatto Luigi?"

"Non sono affari tuoi Amy"

"Sarai anche maturo ma la devi smettere di prendertela con tutti quando sei arrabbiato", me ne andai dalla stanza per non approfondire la conversazione, non sono proprio in vena di discutere. Sentì Alex chiamarmi mentre mi incamminavo verso la mia stanza ma lo ignorai.
Diedi un'occhiata veloce al tabellone, avevo lezione tra un'oretta.
Decisi di chiamare mia madre.

"Pronto Amy"

"Ciao mamma, come stai?"

"Bene, tu?"

"Bene dai"

"Come sta Alex? Sono felice della tua relazione con lui è una brava persona"

"Anche io sono felice, adesso è un po' arrabbiato, l'ho lasciato in camera da solo perché non volevo litigare"

"Cos'è successo?"

"Ha avuto una discussione con Calma, il ragazzo nuovo"

"È simpatico?"

"Non molto, almeno a me non sta simpatico, come va lì?"

"Qua tutto bene, si continua a lavorare, lì come va? Ti trovi bene coi compagni?"

"Si mamma, sono diventati una seconda famiglia ormai"

"Sono fiera di te", non me lo aveva mai detto, siamo sempre state molto distanti io e lei, non le raccontavo niente e un po' mi dispiaceva.

"Grazie, ora devo andare che ho lezione"

"Va bene, ciao Amy"

"Ciao mamma", chiusi la chiamata e presi il borsone.

Appena varcai la cucina sentì Alex scusarsi con Luigi e Crytical.
Mi infilai la giacca e aprì la porta ma una mano mi impedì di uscire.

"Ei, mi dispiace"

"Non è il momento Alex, parliamo dopo", mi lasciò un bacio sulla guancia e liberò il passaggio.

In sala sei trovai Sebastian seduto su una sedia che ascoltava la base della coreografia che avremmo imparato oggi.

"Buongiorno"

"Buongiorno Amy, come stai?"

"Tutto bene, tu?"

"Bene, grazie, sei pronta?"

"Si"

"Bene, allora inziamo".

Due ore di modern, ballai sulle note di Don't di Ed Shereen.

"Diventi sempre più brava di giorno in giorno", mi disse il professionista prima di salutarmi e uscire dalla porta bianca una volta finita la lezione.
Non feci in tempo a ringraziarlo ma il sorriso che mi era apparso sul volto valeva più di mille grazie

Tornai in casetta e Calma non tardò a infastidirmi.

"Ti ha fatto arrabbiare il tuo dolce fidanzato"

"Marco non iniziare, hai già fatto abbastanza ieri", lasciai la cucina e sul mio letto trovai Alex.

"Ciao"

"Ciao Amy, com'è andata la lezione?"

"Bene, che ci fai qua?"

"Volevo chiederti scusa per prima, ero scazzato"

"Lo so, tranquillo, piuttosto hai risolto con Luigi?"

"Si, tutto a posto"

"Menomale, vado a farmi la doccia"

"Ok, ti aspetto per cena", disse lasciandomi un bacio sulle labbra.

Mi riscaldai con l'acqua della doccia, poco dopo ero già seduta a tavola che assaporavo il pollo.
Appena finì di mangiare Alex mi prese per mano e mi trascinò in giardino.
Si sedette a gambe aperte sulla panchina e mi accomodai in mezzo ad esse appoggiando la mia testa sulla suo petto.
Rimanemmo così per molto tempo, parlammo di tante cose, non mi ero mai sentita così bene, in questo momento capì di aver trovato la mia persona.

Un amore inaspettato //Alex amici21Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora