CAPITOLO 41

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"Pari"

"Dispari"

"Buttiamole giù, 2+7 dispari tuo", così decidemmo io e Carola chi delle due usufruirà della doccia per prima, vinse lei.

Mentre aspettai che il bagno si liberi mi misi sul letto, immersa tra i miei pensieri.

"A che pensi?"

"Che potresti lasciarmi tra una settimana"

"Se io non sono preoccupato non dovresti esserlo neanche tu", disse Alex per poi lasciarmi un tenero bacio stampo.

Si stese comodo sopra di me.

"Non ti addormentare che devo fare la doccia"

"Dobbiamo, vengo con te"

"Cos'è che fai?"

"Mi hai sentito bene signorina".

Mi accelerò il cuore a quella frase, e Alex se ne accorse perché mise su quel sorrisino malizioso.

"Il bagno è libero", uscì Carola dal bagno in intimo.

"Ehm Caro, abbiamo ospiti"

"Cazzo Alex, sempre in mezzo alle palle sei"

"Non è colpa mia se la mia fidanzata è nella tua stanza" sbuffò lui. "Comunaque non ti vedo, se ti vesti veloce magari posso girarmi".

"Ok fatto", disse la ballerina per poi aprire la porta e dirigersi in cucina.

Alex si posizionò davanti alla porta del bagno mentre io presi il cambio.

Quando entrai lui venne con me.

"Che fai?"

"La doccia, con te, mi sembra di avertelo detto prima"

"Pensavo scherzassi"

"Non vuoi?"

"Certo che voglio", sono eccitata all'idea dei nostri corpi nudi a contatto sotto l'acqua bollente.

Posai i miei vestiti sopra un piccolo tavolino di fianco al lavandino, Alex mi prese per i fianchi facendomi girare verso di lui, avanzò attaccandomi al muro, scese con le mani sollevandomi le gambe con cui strinsi il suo bacino.

Cominciò baciarmi il collo, si fermò in un punto cominciando a succhiare, afferrai i suoi capelli tirandoli leggermente.

Mi tolse la maglia e rimasi in reggiseno, non ero in imbarazzo nonostante fosse la mia prima volta, si staccò dal muro e ritornai coi piedi per terra, mi guardò dall'alto al basso prima di baciarmi.

Sollevai la sua maglia e infilai le mani, cominciai a toccare ogni centimetro del suo torace provocandogli gemiti di piacere, poi gli sfilai il tessuto nero facendolo rimanere a petto nudo.

Tornai a baciarlo, e lui mi sfilò i pantaloni, cominciò a toccarmi le gambe scoperte, arrivando sempre più vicino alla mia zona intima.

Abbassò la testa per tornare a leccare il mio collo, sbottonai i suoi pantaloni così che rimase in boxer. Avvicinò il suo corpo seminudo al mio, il contatto mi provocò una sensazione che mai avevo provato.

Senza mai staccare le labbra entrò in doccia e aprì l'acqua.

Il mio intimo bianco, bagnato, diventò trasparente.

Mi slacciò il reggiseno e poggiò il suo petto contro il mio, baciai il suo collo lasciandogli un segno violaceo.

Pretendo dalle mie labbra assaggio tutto il mio corpo arrivando sopra la mia intimità, toccò il mio interno coscia e le mie gambe diventarono cemento.

Mi tolse le mutande con un gesto rapido e osservò il mio corpo nudo, si tolse anche le sue e persi la verginità sotto l'acqua bollente.

Un amore inaspettato //Alex amici21Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora