Mirabel non si era mai sentita così sola. C'era stato un momento, anni dopo la scomparsa di sua madre, in cui si era sentita diversa e incompresa dai ragazzi della sua età per la mancanza della persona che l'aveva messa al mondo e che poi, troppo presto, l'aveva lasciata da sola al mondo.
Poi, però, aveva capito che sua madre non l'aveva lasciata sola al mondo perché lei, sola, non era mai stata. C'erano sempre stati Michael, i Wells e Celeste a condividere con lei il dolore della mancanza delle persone care e a costruirle intorno un cerchio d'affetto e di protezione dal suo stesso dolore.
Adesso, invece, era come se il suo mondo avesse iniziato a girare al contrario e lei avesse perso il senso dell'orientamento, dentro una bolla di vetro, con la testa vuota, mai in bolla, e la terra inclinata come uno scivolo lungo il suo asse. Un giro di vite, di viti avvitate, che era stato solo una conseguenza delle sue azioni scellerate.
Era stata lei stessa, con le sue decisioni sbagliate, a mettersi nelle condizioni di dover evitare le persone più care e di essere, a sua volta, evitata da loro.
Con suo padre Michael parlava poco perché non gli aveva ancora detto la verità su quello ch'era successo con Shady ed era stufa di mentirgli. I Wells erano venuti a sapere la verità nel peggiore dei modi ed era solo questione di tempo prima che Mercy avrebbe vuotato il sacco con Michael.
Celeste poi... lei fingeva proprio di non vederla.Dopo il loro scontro di lunedì fuori dall'ufficio del Preside, Mirabel aveva provato più volte ad avvicinarla per scusarsi con lei di aver difeso involontariamente la persona sbagliata; ogni volta, però, l'era bastato incrociare i suoi occhi neri e rossi per capire che sarebbe stato meglio tornare sui suoi passi. E il solo pensiero che la loro amicizia fosse davvero finita, le procurava sofferenza.
Non era mai successo che ci fosse stato un muro divisorio fra loro, anzi: erano sempre state loro il muro divisorio dal resto del mondo. Senza Celeste al suo fianco, Mirabel si sentiva troppo sola, esposta e scoperta per poter combattere delle battaglie che erano sempre stata di entrambe. Nessun sorriso avrebbe mai potuto cancellare l'ombra che le era calata sul viso.
Infine, c'era lui. Shady. Che era diventato la sua ombra, ma un'ombra oscura che continuava ad allungarsi su di lei. Le girava sempre intorno. Cercava di provocarla. Le aveva perfino infilato bigliettini nei libri per convincerla a parlare di cose che avrebbe continuato a negare.
Era stato nel letto di Becca. E, poco dopo, era stato con lei nel suo letto. Poteva esserci qualcosa di peggio? Perfino Trevor, con le sue minacce da spada di Damocle, le era suonato innocuo al confronto.
Mirabel le diede appuntamento alla casa nel bosco. Era stata il rifugio artistico e spirituale di sua madre, quella casa, e a costruirla per lei era stato suo padre. Di legno, immersa nel silenzio, con un tavolo, quattro sedie, una libreria a parete, una mini-cucina in linea e un soppalco col letto, la casa nel bosco era diventata per Mirabel un mondo suo, un universo riflessivo, un vero e proprio Paradiso del ricordo.
Sembrava che il legno avesse assorbito i sogni di sua madre per restituirglieli intatti nel tempo. C'era l'odore dei suoi capelli e delle sue tempere, là dentro. Un profumo immortale di colori, di miele, di muschio, di neve, di rose, di sole, di resine che si alternavano con le stagioni di una vita che non c'era più, ma che risorgeva sempre.
Un angolo segreto, che Mirabel aveva condiviso solo con suo padre e con lei: Celeste. Lì si erano strette nelle paure, negli abbracci e nei patti del sorriso. Era successo dopo il "coming out" di Celeste, quando Mirabel l'aveva vista impaurita da tutto, perfino da se stessa, e aveva promesso di starle accanto per sempre. Avevano pianto. Riso fra le lacrime. E si erano dette che nessuno al mondo avrebbe mai avuto il potere di cancellare dal loro viso quel sorriso.
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Come un'ombra col sole
Romance[COMPLETA-IN REVISIONE] Mirabel è quella ragazza che porta un raggio di sole ovunque vada. Qualcuno, a scuola, la definisce stramba solo perché ama suo padre, i loro ricordi, il suo paese raccolto tra i monti, il suo vecchio cane Cujo e la sua amica...