Mirabel era depressa.
Shady e Celeste non avevano fatto altro che litigare. Lungo il tragitto verso il centro, dopo che Shady aveva saggiamente rifiutato di accettare la sua mano per camminare al loro fianco, Mirabel era riuscita a tenerli più o meno a bada: lei e Celeste avevano fatto strada sul davanti, mentre Shady - solo perché ignaro di dove stessero andando - aveva accettato di seguirle da dietro, in silenzio, col suo passo dritto e lento.Arrivati al pub, però, la situazione era rapidamente degenerata.
Mirabel - che, in parte, l'aveva previsto - si era seduta fra loro per fare da mediatrice, con Celeste alla sua destra e Shady alla sua sinistra; tuttavia, ci mise poco tempo a rendersi conto che ci sarebbe stato ben poco da (ri)mediare, là in mezzo, e che anzi aveva finito solo per diventare il loro campo di battaglia, la loro rete da ping-pong, il muro senza difese attraverso il quale potersi lanciare continue offese.Al centro della loro gara a chi ce l'aveva più lungo fra Bulla e Bullo, c'era sempre lei, Mirabel; non solo per una questione di posizione al centro del tavolo, ahimè; ma anche perché, da mezz'ora a quella parte, sembrava che il suo nome fosse diventato un sinonimo di "mirino" o, peggio, di "miraggio".
Qualcuno avrebbe potuto trovare lusinghiero il fatto di ricoprire un ruolo da pomo mitologico al centro della contesa e della discordia; non lei, però. Anzi. Quel tirarla da una parte e dall'altra, l'aveva resa più tesa di una corda esausta, più amareggiata di una mela marcia e più pentita di una Eva per aver anche solo pensato di proporre loro un'uscita a tre.
Il peggio venne con l'arrivo del cameriere.
Celeste ordinò una birra bionda che Shady definì "roba da donnette".
Shady ordinò un whisky che Celeste definì "roba da alcolizzati."
Mirabel ordinò un panino con l'hamburger senza senape che, però, arrivò con la senape, il che bastò a scatenare l'ennesima sfida tra chi dei due sarebbe riuscito a farle riavere per primo il panino; e quando, finalmente, uno dei due riuscì a prevalere sull'altro, a Mirabel era già passato del tutto l'appetito.Celeste le chiese se si sentisse bene.
Shady le disse di farsi i cazzi suoi.
Celeste gli rispose ch'era lui a doversi fare i cazzi suoi, perché lei la conosceva meglio di lui.
Shady - col solito sorrisetto da stronzo teso a cancellare ogni sottinteso - ribatté che no, anche se lui la conosceva da meno tempo, la loro era stata una conoscenza "molto più approfondita".Mirabel si mise in mezzo per porre fine all'ennesimo teatrino di cui era stata, involontariamente, la protagonista e, proprio in quel momento, Celeste decise di lanciare addosso a Shady il suo boccale di birra. La birra finì dritta in bocca a Mirabel, che si alzò di scatto dalla sedia, decisa a passare in un lampo da mediatrice di un trattato di pace a dittatrice di un conflitto mondiale.
Puntò un dito sull'una e sull'altro ma, quand'era sul punto di dichiarare loro una guerra lampo, vide Trevor Cooper avvicinarsi al loro tavolo col branco al seguito. Avrebbe dovuto immaginarselo. C'erano solo due pub in centro e, anche se quello dove aveva deciso di andare Celeste non era mai stato il pub preferito dei football-players, fatalità aveva voluto che proprio quella sera i football-players avessero preferito andare nel pub sfigato.
Mirabel era sempre stata sfigata nel fare previsioni; altro che "miraggio" e "nomen omen": se avesse avuto a disposizione un genio della lampada, gli avrebbe chiesto senz'altro il potere della preveggenza.
"Ehi, Emmet... hai deciso di farti uno shampoo col frumento?"
A lei era toccato il genio di Trevor, invece; moltiplicato per i quattro bestioni schierati a bastione dietro le sue spalle; il solo fatto che l'avesse chiamata per cognome, e non "Bella", la diceva lunga sullo spirito battagliero di cui era armato quella sera.
Mirabel rivestì i panni della mediatrice. "È stato un incidente", rispose con un sorriso disteso, prima che qualcuno decidesse di farlo al suo posto. "Ma c'è molta gente che si fa lo shampoo con la birra. Dicono che schiarisca i capelli."
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Come un'ombra col sole
Romance[COMPLETA-IN REVISIONE] Mirabel è quella ragazza che porta un raggio di sole ovunque vada. Qualcuno, a scuola, la definisce stramba solo perché ama suo padre, i loro ricordi, il suo paese raccolto tra i monti, il suo vecchio cane Cujo e la sua amica...