Curati

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Mirabella ricomparve sulla porta del bagno con un muso lungo che lo fece incazzare all'istante. Se lei era tanto brava a fare riassuntini mentali, infatti, lui lo non sarebbe stato certo da meno. 

Ricapitolando.

Lunedì, dopo che lei l'aveva difeso inaspettatamente dalle accusa di Pinky nell'ufficio di Due Basette, lui si era illuso di poter toccare di nuovo le sue tette; poi, però, il suo piano era andato di nuovo in fumo per colpa della gente che non si faceva mai i cazzi suoi e a cui lei aveva preferito credere a prescindere dal suo parere.

Così, dopo due giorni trascorsi a essere evitato come un virus, Shady aveva dovuto escogitare un nuovo piano per rubare il telefono alla sua finta migliore amica, spacciarsi per lei e inoltrarsi nel bosco come un lupo per raggiungere la casa di Cappuccetto Rosso - davvero, ma che cazzo di problemi aveva Mirabella con quella cosa di vivere nella realtà o nell'epoca moderna? 

Ovviamente, si era perso ed era arrivato in ritardo rischiando di perdersi anche lei. Non tanto perché avesse perso il suo fiuto da lupo quanto perché in quel cazzo di bosco fuori dal mondo il segnale del telefono era troppo scarso e lui era sempre stato abituato a orientarsi nella giungla urbana, non in una giungla vera cazzo. 

Per giunta, dopo tutta quella fatica, Mirabella cos'aveva fatto? Si era rifiutata di aprirgli e gli aveva tirato mille domande assurde da congelamento di palle. Cosa ci faceva là. Dov'era finita la sua migliore amica. Cosa voleva da lei. Di cosa voleva parlarle. E bla bla bla. Shady era dovuto arrivare a minacciarla di starsene fuori tutta la notte per convincerla ad aprirgli quella porta.

Poi, una volta entrato, lei cos'aveva fatto? Gli aveva offerto un cestino con pane caldo, burro e miele, forse? No. Aveva visto bene di moltiplicare le sue paranoie come un virus in pandemia - e sì, nella sua testa, continuava a essere lui quel virus. Doveva scordarsi di essere stato lì. Doveva starle lontano. Non doveva guardarla così - mentre lei, chissà perché, sì. 

Non avrebbe dovuto rubare il cellulare alla sua migliore amica né parlare male di lei né parlare di loro, perché su di loro non c'era niente da dire. Lei non si era bevuta cazzate. Era stato lui a dirgliele. Ne era certa, perché a scuola lo sapevano tutti tranne lei. Soprattutto Pinky-Pitbull - che no, certooo, non era innamorata di lei - e Bec-Bec a cui Mirabella aveva preferito credere invece di chiedere.

Più che ingenua, la solita saputella convinta di avere sempre la verità in tasca. 

L'aveva talmente esasperato che, alla fine, Shady le aveva  ripetuto una verità che pensava di averle già detto, anche se, evidentemente, Mirabella non aveva compreso il senso che lui dava alla parola "niente". Lui e Bec-Bec si erano baciati, palpati e stesi uno sull'altro. Quindi?

Quindi a Mirabella non andava comunque bene perché, dopo il "niente" successo con Bec-Bec, Shady ci aveva provato con lei e, a suo dire, l'aveva raggirata con le sue bugie; come se non fosse stata lei quella ad abbracciarlo per prima con la solita scusa della gentilezza.

Più che ingenua, la solita ipocrita che si ostinava a negare un desiderio reciproco che stava provando anche in quel momento a un punto tale da doverlo tenere a distanza per non rischiare di cedere. Peccato che ci fossero stati il suo sguardo e il suo corpo tremante a parlare per lei. 

A Shady era bastato metterle una mano addosso per sentirlo. Eppure, aveva dovuto spingersi oltre, fino a confessarle tutta la verità sulla sua mancata scopata con Bec-Bec perché non aveva fatto altro che pensare a lei tutto il tempo. La voleva come non aveva mai voluto una ragazza in vita sua - era arrivato a dirle quello, e altre frasi del cazzo di cui si sarebbe sicuramente pentito, pur di vincere le sue resistenze. 

Mirabella aveva un altruismo, un orgoglio, una dignità - e una gelosia che, tanto quanto il suo desiderio, non era ancora disposta ad ammettere - che toccavano le stelle. Davvero. Su questo aveva ragione padre con la "M". Mirabella pensava sempre al bene di tutti, fuorché al suo, cazzo.

Come un'ombra col soleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora