Su e giù

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Su e giù.
Così si era sentito Shady mentre se ne stava lì, con Mirabella al suo fianco, a picchiare il mondo fuori da loro. Pacchi di adrenalina che gli erano saliti in picchiata fino alla testa, con picchi simili a impacchi di sangue impiastrato, impaccato, nelle vene, e che poi gli era scesa in picchiata fino ai piedi, con picchi simili a pacche viola da lividi, sicché era crollato sulle tre piazze del suo letto come un guerriero bisognoso di riposo.

Era esausto, cazzo.
Quelle erano state senz'altro le ventiquattrore più intense che aveva vissuto da quando era andato a vivere in quel posto del cazzo. Ore di senso, di sensi, di sesso, di saliva e di sperma a cui lui non era più abituato così come non era più abituato a quei picchi di adrenalina da rissa e da sangue in picchiata nel suo pacco. 

L'aveva sognata, Mirabella, morbida e aperta sotto di lui, mentre lui la dominava da sopra, duro e occludente fino a svuotarsi il pacco dentro di lei. C'era stato anche un momento, al risveglio, in cui si era sentito davvero soddisfatto, sollevato e rifocillato come un guerriero che aveva appena vinto la sua sfida. Il lupo travestito da scoiattolo si era mangiato la pecorella travestita da tigre e ci era riuscito proprio nel momento in cui non aveva pianificato un cazzo. 

Poi, però, a risvegliarsi era stato qualcos'altro e allora - mentre se ne stava lì, sdraiato sul letto, a fissare un soffitto vuoto - si era reso conto che quella sensazione di soddisfazione e di sollievo e di sazietà era stata solo il frutto di un momento illusorio e che, malgrado il lupo guerriero si fosse già sfamato della pecorella senza aver pianificato un cazzo, il suo cazzo non era per niente sazio né ancora soddisfatto e che, anzi, aveva risollevato la testa come un guerriero affatto arreso che di stare a riposo non ne voleva sapere proprio un cazzo. 

Ma quello, se pur infastidito dal morso di un appetito che pensava di aver saziato coi due colpi che le aveva già dato, era il minimo dato che, come previsto, Mirabella era stata un boccone troppo dolce - più del miele - e troppo soffice - più di una rosa senza spine - per darle un colpo solo e anche se, alla fine, di colpi lui gliene aveva dati due, avrebbe sempre potuto dargliene altri tre, quattro, cinque, finché non sarebbe stato finalmente sazio di lei e di quel profumo di rose al miele che, dopo averlo assaggiato sulla sua pelle, sentiva sotto pelle e che presto avrebbe voluto risentire anche dentro il suo letto.

Sempre che, nel frattempo, Mirabella fosse riuscita a uscire illesa dalla sua posizione di figlia unica di un padre solo, ma più delirante di un esercito genitoriale. Shady era preoccupato per lei. Ed era lì che era arrivato il momento peggiore: quando, a risollevarsi, era stata la sua coscienza e lui, da lupo ancora affamato di morsi, si era trasformato in un lupo divorato dai rimorsi.

Padre "M" - di merda - era andato letteralmente fuori di testa, cazzo. Non che avesse avuto torto, eh - non del tutto, almeno. Shady era poco esperto di padri, ma poteva dire con certezza che, se avesse avuto una figlia come Mirabella, si sarebbe comportato nello stesso modo - anzi, peggio - per cercare di proteggerla dai tipi come lui.

C'era, però, che "M", pur non essendo un padre di merda, aveva fatto la merda anche con lui e il suo istinto protettivo da padre con la "M" di "modello" di una figlia con la "M" di "modella" si era scontrato con l'istinto protettivo che Shady aveva sempre avuto nei confronti di se stesso e che, stavolta, aveva rivolto anche a qualcuno fuori da se stesso che poi era lo stesso qualcuno che lui, "M", stava cercando di proteggere da lui.

Era stata "M" figlia a far sorgere in lui quell'istinto da rivolta, a lui estraneo in quanto altruistico, ma altrettanto naturale e quasi territoriale quando si trattava di gente diversa da suo padre. E, sinceramente, Shady non avrebbe saputo dire se quell'istinto fosse stato positivo. Gli era venuto spontaneo difenderla per difendere se stesso - e i suoi interessi - da offese ingiuste che avevano chiamato in causa lei, ma anche lui, e che rischiavano di ledere i suoi interessi; più o meno come un lupo avrebbe difeso la pecorella di cui avrebbe voluto cibarsi in futuro da un altro lupo che avrebbe voluto impedirglielo. 

Come un'ombra col soleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora