Alessio, tra un flash fotografico e l'altro, mi fa fare una piroetta. «Avevi detto che eri una frana, ma in verità non sei affatto male».
«Ho detto che conosco i passi base, non che sono una frana» lo correggo.
«Posso ritenermi fortunato. Sono trascorsi dieci minuti e non mi hai ancora pestato i piedi».
«Grazie per la poca fiducia che riponi in me» rigetto, sarcasticamente. Sollevo lo sguardo oltre lui e smetto di sorridere. «Ludovica balla davvero bene» commento a voce alta.
«Abbiamo preso lezioni di tango insieme».
Guardo Riccardo, i suoi passi sono più precisi rispetto a quelli di lei, ciononostante là sensualità di Ludo supera di gran lunga la mia. Al mio titolare piace molto ballare. Lo so dal primo giorno in cui sono stata assunta alla Fash. Amanda non è riuscita a trattenersi dallo spettegolare di lui e Veronica. Tutti in azienda sanno che ci sono state numerose occasioni nelle quali sono andati a ballare insieme.
Chissà come sta. Ho sentito dire dalle Vipers che se n'è andata dall'Italia. Spero per lei che sia riuscita a farsi assumere in un'azienda londinese. E se mi odiasse anche da così lontano? Chissà se ha smesso di ballare. Lei adorava il tango.
Questo pensiero mi fa tornare alla mente il motivo per cui avevo iniziato a prendere lezioni con Carlotta cinque mesi fa: volevo essere come lei, invidiosa dell'esclusiva che aveva nel ballare insieme a Riccardo. Dio, sembra una vita fa.
La coppia dietro di noi smette di danzare, riducendo così la distanza fra noi e loro. Ludovica mi dà le spalle e Alessio dà le spalle a Ricky, perciò, i miei occhi e quelli di quest'ultimo intraprendono un dialogo silenzioso fatto di battiti di ciglia e sguardi.
Perché balli con Ludovica e guardi me?
E perché tu balli con Alessio e guardi me?
Il pittore parigino mi solleva la gamba. Il ginocchio all'altezza del suo fianco. Non bado tuttavia alle sue movenze sempre più spinte perché la mia attenzione è rivolta a Ludo che decide di approcciare in modo più diretto con Riccardo. Gli allaccia le braccia attorno al collo e inizia a condurre lei le danze. Ora le mani di lui sono tenaglie sui suoi fianchi e io mi ritrovo a mordermi la parte interna della guancia inconsapevolmente. Stringo così forte che mi ferisco. Un sapore ferroso si propaga in tutta la bocca. Bleah, che merda.
Alessio abbassa la testa su di me, percependo la distrazione che ha fatto diventare i miei passi imprecisi. «Sei stanca? Vuoi che ci fermiamo?».
«Restiamo» gli rispondo, mantenendo lo sguardo fisso su Riccardo.
«Come vuoi». Mi fa girare su me stessa e solo ora si accorge della presenza di Ludovica e Riccardo a soli due metri da noi. «Ciao, ragazzi».
Ludovica torce il busto e un ampio sorriso le illumina il volto. «Lasciatelo dire, Ale, il ritratto è sensazionale».
«Grazie, sono contento ti piaccia».
«Un'idea originale» si unisce Riccardo con uno strano tono di voce.
Alessio non commenta questa affermazione e tornando serio in volto, mi prende la mano per ricominciare a ballare. Non so come né perché, ma qualcosa attorno a noi si stravolge. Le posture dei due uomini si fanno più rigide e i respiri più intensi. Si è appena innescata una competizione non ufficiale tra i due a ritmo di Havana di Camila Cabello remixata in stile tango e sia io che Ludovica veniamo strattonate come bambole di pezza.
L'artista aumenta la presa su di me e Riccardo fa lo stesso con Ludovica mentre il ballo si fa sempre più frenetico. Tutta questa situazione mi sta facendo sudare. E non è colpa del ballo bensì degli occhi di Ricky incollati su Alessio e viceversa. I movimenti degli altri due sono coreograficamente migliori delle nostre, è evidente, ma Alessio insiste nell'aumentare la velocità dei passi e di colpo, muovendosi in avanti, mi pesta il piede.
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UNO SPRITZ CON VENERE
ChickLit[COMPLETA] 🌶 Venere Landi è una donna che, in giovane età, ha dovuto affrontare la difficile prova dell'alcolismo della madre unita al suicidio del padre. Grazie alla sua passione per la moda e alla laurea in Storia dell'arte, a ventisette anni tr...